5/24/2009

Vietri feudale e l'Europa.

Ciao amici di piazza,
la campagna elettorale entra nel pieno della competizione senza fugare tanti dubbi e perplessità sul futuro amministrativo del nostro paese.
Pochi gli spunti programmatici, tanto  clientelismo a dettare le ragioni del consenso. Ingiurie, insinuazioni, personalismi dettano i temi principali del contendere il voto, una vera povertà civica e sociale che si apre davanti ogni volta mi trovo a dover rispondere di sindaco delinquente, non vietrese, obeso, che andrà via per atri obiettivi, ecc, ecc.Altro tempo di discussione non ne ho, ma neppure sembra interessare più di tanto. Il basso profilo richiesto nei comizi dal candidato Benincasa si evidenza tutto nella sotanza delle cose che vengono enunciate.Ancora programmi realizzati in serie , fiumi di inchiostro sprecati, nessun serio progetto concreto .
Molti hanno ancora il coraggio di andare il piazza, incuranti di decenni di malgoverno che ci ha relagati nella povertà più assoluta. Altri, più furbescamente, si defilano e lavorano sottobanco, come loro solito fare da anni. tecnica che vince non si cambia.
Il pericolo è la diffidenza, la rassegnazione, il disinteresse della gente. "Tanto sono tutti uguali appena vanno al comune!!" La frase celebra un disarmante vuoto di culltura civica  alimentato e sostenuto da decenni di politica amministrativa di stampo familiare e clienteleare.
Uscire da questo sistema sarà molto difficile. Mancano i veri presupposti per una vera rivoluzione del cambiamento. Principalmente manca la libertà!!La miseria economica e la precarietà nel lavoro, aumentata a dismisura negli ultimi anni, consegna ai politici giovani, e famiglie disposte ad ogni compromesso pur di trovare una fonte di reddito che consenta di vivere. L'equità, la giustizia sociale, il bene comune, la viabilità, ecc. passano tutte in secondo piano davanti ai problemi di bilancio personale.
Le idiologie lasciano il posto al clientelismo spinto, spesso ingannevole, illusorio, vero sciacallaggio delle libertà e della dignità dell'uomo.
Alle prossime elezioni da una parte voteremo per l'Europa, la globalizzazione dell'economia, abbattimento di barriere etniche e culturali, sviluppo e progetti sostenibili per ambiente e lavoro.
Sul'altra scheda, quella comunale , la voglia di uscire da da una politica feudale, abbatre conflitti , divisioni e cambattre arretratezza sociale e culturale.
Due schede, una distanza abbissale, che elabora in un pensiero tutta la nostra diversità, la nostra storia, le nostre radici , la nostra evoluzione, ancora tanto distante per definirci cittadini europei.
L'immagine del villaggio indù che resiste ai tempi e ai processi di civilizzazione mi passa in mente per definire Vietri e l'Europa. Due schede, due colori diversi, quanto tempo sprecato e, specie per i giovani, la sola possibilità di andare via dal villaggio e trovare integrazione nelle città del nord per sperare in un futuro con maggiori possibilità di lavoro e quindi di libertà.
Io perseguo, specialmente per Vietri, il concetto di Tocqerville, che divide la politica in due parti:
Una fissa e un'altra mobile.
Quella fissa è rappresentata dalle teorie, dalle leggi e dalle regole che necessariemente devono governare una comunità.
La parte mobile è quella pratica, la voglia di lottare tutti i giorni in un'esercizio di governo che affronti le comuni difficolta e problemi della gente.
Queste due parti non si devono separare mai!!!
Senza una visione nel luongo tempo, senza ideali si rischia di proceder a tentoni, di barcollare nel buio.Senza la concretezza e la praticità non si fa molta strada.
Vocidipiazza

5/16/2009

Esperienza di vita...

Cari amici di piazza un  saluto a tutti voi.
Sono diversi giorni che non riesco a postare e forse le ragioni sono intuibili. L'inizio della campagna elettorale è risultata devastante!! Usanze e abitudini ormai consolidate, come quella di scrivere sul blog sono saltate come un kamikaze, in modo cioè improvviso e violento.
La candidatura provinciale richiede presenze e incontri ufficiali tipici dei ministri di governo.I partiti dettano dei tempi rigidi e sempre più stretti. Potrà sembrare un gioco, ma vi assicuro che non lo è..
E ppure la Democrazia Cristiana non è un apparato in stile militare come ho constatato essere il PDL, non oso immaginare come se la passi un loro candidato. Ma questo attivismo è stimolante e ,senza dubbio, una esperienza unica che ti fa vivere fino il fondo l'appartenze ad un partito. Nel mio caso, questa elezione ha un sapore diverso se si pensi che la Democrazia Cristiana ritorna a Vietri ,in una competizione elettorale dopo circa quindici  anni di assenza. L'orgoglio e la passione di avere riportato un simbolo storico in cui si crede è motivo di orgoglio e soddisfazione ineguagliabile.
Libertà e giustizia sociale mischiati con valori cattolici e popolari,  quelli della nostra origine, sono l'essenza dell'essere Democristiano. La necessita di omologarsi in un unico simbolo, polo, ecc, non potrà mai conformare questi valori che sono il frutto della nostra storia.
Le elezioni comunali sono tutta un'altra storia. La politica lascia il posto, almeno a Vietri, ad un situazione ambientale che mi ricorda la "caccia al tesoro".Avrei voluto fare una campagna elettorale diversa, di comunicazione grande contenuti, ma evitando il "porta e porta" sempre utile ma che nella mia interprtedazione risulta invadente della libertà di pensiero altrui. Forse ci arriveremo a rispetare di più gli elettori. ma al momento l'assalto sembra essere inevitabile.
Mi candidai al comune nel lontano 1980, quasi trent'anni sono passati, ma a guardare i concorrenti sembra proprio che il tempo non sia mai passato. Sono gli stessi di quel tempo, incredibile!!!
Io ho speso una vita per la mia realizzazione professionale, fatta di impegno, sacrifici e tanta meritocrazia, la stessa che diventa ricorrente nei comizi di Michele Sarno. Questi signori a botta di incarichi comuinali hanno realizzato la loro vita contenti di essere arrivati, in qualche caso, a portare la  borse a sconosciuti onorevoli locali, oppure avere la regenza della loro segretria,fotocopie incluse.
Sono portatori e cercatori di voti di professione. Sarà molto dura spuntarla. La gente più li odia e li detesta e più li vota. Sembra un paradosso, ma il sietma è infallibile, altrimenti non si rimaneva cosi longevi amministratori.
Io farò la mia battaglia politica contro questo "regime" politico Vietrese e per un cambiamento radicale che ci faccia rinascere da una condizione indecorosa. Lo farò con il mio stile, attento a salvaguardare la mia dignità e credibilità, volori di vita che ho fortificato nel corso di questi trent'anni, mentre i miei concorrenti se li sono giocati a tresette, felici e contenti  di continuare a galleggiare nell palude delle loro meschinità.
A presto.
Vocidipiazza

5/05/2009

Cava la Dc presenta Salsano e Giordano

“La Democrazia Cristiana appoggia il candidato del Pdl in corsa per la presidenza della provincia di Salerno. A Cava de' Tirreni sarà rappresentata da Giovanni Salsano, consigliere comunale candidato nel collegio Cava 1 e da Salvatore Giordano, segretario cittadino della Dc di Vietri che correrà nel collegio Cava 2. Noi non vogliamo recuperare i fasti della Dc perché sarebbe antistorico, ma mantenere vivi i valori della chiesa rimodulandoli sui tempi”. E’ con queste parole che il segretario provinciale della Democrazia Cristiana Luigi Pizza, ha presentato, nell'aula gemellaggi del comune metelliano, i candidati dei collegi Cava 1 e Cava 2 della Dc al consiglio provinciale di Salerno. “E’ importante infatti –ha argomentato Pizza- lavorare sulla solidarietà e sulla giustizia sociale dal momento che, viviamo in una ‘società liquida che genera disequità’. Dobbiamo recuperare un percorso interrotto da diverse circostanze per essere all’altezza dei tempi. L’unico partito di centro destra che non si è sciolto è la Dc. Avremmo potuto far parte del Pdl ma abbiamo conservato la nostra identità in una società in cui i partiti assumono ‘forma d’acqua’. Appoggiamo quindi, il candidato Edmondo Cirielli”. “Viviamo –ha proseguito Pizza presentando il programma della coalizione - in una contingenza difficile in cui gli enti locali soffrono. Rimarchiamo le responsabilità della provincia a cui è mancato un disegno strategico per lo sviluppo del territorio. La provincia di Salerno non ha fatto molto per le politiche ambientali, ha organizzato solo convegni non operando però nessun intervento per l’erosione delle coste. In questo modo sono stati messi a repentaglio aspetti sociali e turistici. Noi lavoreremo invece, sulle potenzialità delle reti telematiche, sui trasporti e sulle politiche scolastiche. Immaginiamo un percorso per verificare la staticità delle scuole ma anche la realizzazione di laboratori che non chiudano alle ore 12,00. Non punteremo ad uno sviluppo di tipo ‘monovocazionale’ ma ci occuperemo della tutela dell’impianto industriale con la creazione di ‘zone franche’. Cercheremo di costruire un welfare all’altezza dei tempi con più asili nido ed una rete sanitaria”. “Siamo legati al territorio e quindi alle possibilità di sviluppo locali –ha precisato Giovanni Salsano, consigliere comunale di Cava de’ Tirreni e candidato per il collegio Cava 1- Ci attiveremo per dare propulsione all’aspetto economico ed edilizio istituendo corsi di formazione per artigiani. In questo modo potremo potenziare la microeconomia”. “Ho riportato a Vietri lo scudo crociato –ha dichiarato Salvatore Giordano segretario cittadino della Dc di Vietri e candidato per il collegio Cava 2 - Allo scudo crociato non si appartiene per caso, è qualcosa che si ha dentro. Sono stato candidato all’epoca della prima repubblica ma poi ho scelto una strada diversa rispetto alla politica. Ora però, sono tornato alla politica e vivo questo momento con entusiasmo. In un comune ‘disastrato’ come Vietri, occorre un intervento speciale. Sono candidato anche al consiglio comunale e penso quindi, ad un connubio tra azione locale e provinciale perché c’è la necessità di un rappresentante della città costiera in consiglio provinciale”. “Ci teniamo ad essere presenti in provincia –ha concluso Carmine Salsano, referente cavese della Democrazia Cristiana - Affermeremo così i principi che hanno contraddistinto la nostra storia”.
andrea pellegrino