2/18/2011

Sindacato all'attacco della Vietri Sviluppo.

Decisa e pesante la nota della UIL trasporti fatta pervenire al Sindaco Benincasa e all'intero Consiglio Comunale. La vicenda si arrichisce di fatti e notizie che purtroppo non depongono a favore del nuovo CdA Aziendale e rende molto discutibile la scelta politica in tal senso.
Per il motivo di non volere assumere posizioni di parte, o peggio, di emettere sentenze ancor prima di giudicare i fatti, rimane la lettura critica di una gestione che  non ha saputo dare spiegazioni convincenti sul suo operato, ma assunto un atteggiamento autoritario e imponente, dimenticando che l'Azienda è pubblica e il CdA deve dare atto del proprio operato all'intero consiglio comunale e non soltanto alla maggioranza che lo sostiene.
Alla maggioranza la principale colpa di voler difendere ad oltranza le proprie scelte politiche anche davanti ad evidenze che non lasciano spazio a dubbi. Proprio perchè si tratta di argomenti delicati e di notevole importanza sociale è auspicabile che si abbandoni questo clima di caccia alle streghe e si trovi una soluzione politica condivisa che possa rilanciare le aspettative di crescita di questa realtà aziendale locale.
Vocidipiazza

2/16/2011

Consiglio Comunale per la Vietri Sviluppo.

I Consiglieri Comunalei di minoranza hanno richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere sulla gestione della Vietri Sviluppo alla luce delle recenti disposizioni disciplinari a carico di alcuni dipendenti che tanta tensione hanno generato nel contesto lavorativo. Il grave incidente sul lavoro accorso a Felice D'orso rappresenta l'epilogo di una situazione che riteniamo vada chiarita a livello politico se si considera  il comune  unico azionista della stessa.La  mia richiesta al Sindaco Benincasa, come riportata nel precedente post sull' argomento, comprendeva l'istituzione di  una commissione pro-tempore che definisse , in modo neutrale, le vere problematiche relazionali e comportamentali in seno alla società  allo scopo di riportare un clima di serenità propedeutica alla sua produttività.
Al momento la mia richiesta non ha ricevuto un minimo di risposta, come sempre accade. Per lo meno i documenti rimangono e, visto il grave incidente dell'altro giorno, forse qualcuno  dovrà interrogarsi sulla possibilità di poterelo evitare.
Vocidipiazza

2/11/2011

Sacrificare lo sport...democraticamente!

Una vera apoteosi di democrazia la riunione al Comune di ieri sera.

La consulta dello Sport e quella del Commercio chiamate a concordare con l’Amministrazione comunale l’utilizzo del campo sportivo di Marina alla luce della precaria situazione che i lavori del PUE hanno determinato per la sosta delle auto.

Evidente l’imbarazzo degli sportivi che non hanno potuto e voluto difendere il diritto allo sport sempre più marginale e precario rispetto agli interessi economici del territorio.

L’utilizzo promiscuo della struttura tra campo di calcio/parcheggio è quanto emerge dalla proposta del Sindaco Benincasa e “obbligatoriamente” condivisa per ragioni di buon senso civico e morale dei partecipanti messi davanti alle strette necessità economiche e commerciali.

La soluzione era al monte del progetto PUE. I promotori del progetto hanno avuto modo e tempo di verificare come questo intervento avrebbe ridimensionato il parcheggio delle auto e quindi prevedere soluzioni in tempo utile. La fine di una morte annunciata del campo di calcio in attesa che si realizzino veri parcheggi . Alla fine a pagare sono sempre i più deboli, in questo caso i ragazzi di Vietri  che per potere giocare al calcio nel loro paese si devono accontentare di farlo (a loro rischio e pericolo) in un parcheggio adattato a campo sportivo.
Mi preme sottolinerae come quanti si adoperano per le politiche giovanili, dal presidente Pagano al vicesindaco Borrelli, nessuno dei due abbia  partecipato alla riunione. Il Presidente Pagano intento a promuovere la sua Carta Europea non ha inteso che fosse alle stesso modo importante sostenere  l'impegno per garantire il diritto allo sport per tutti i giovani Vietresi. Mi astengo da ogni considerazione che ritengo abbia il vice Sindaco Borrelli sui  giovani vietresi.
Comunque per i migranti sportivi vietresi la card sicuramente favorirà lo sconto per accedere alle strutture sportive accreditare dei comuni limitrofi che meglio si adoperano per i giovani e per lo sport.
Democraticammente , qualunquemente e , eccezionalmente, sportivamente per Voi......

n.B. La foto al post è uno dei tanti campetti vicini a noi accessibile a pagamento...
Vocidipiazza

Carta Giovani EYCA

Il Comune di Vietri Sul Mare adotta la Carta Giovani EYCA (European Yuoth Card Association).
Nella nota allegata che mi ha fatto pervenire il Presidente del Consiglio Comunale Mario Pagano viene illustrato il progetto che intende promuovere il comercio cittadino e fornre ai giovani agevolazioni commercialinei settori di loro interesse.
Continua l'impegno del Presidente Pagano, titolare della delega alle Politiche Giovanili, nell'affrontare il non facile compito di promuovere iniziative che riescano a migliorae le condizioni sociali giovanili anche nel nostro Comune.
Vocidipiazza

2/06/2011

Prima Vota, poi rifletti!

E dopo il libro il film! Se in precedenza avevo rimesso tutto nelle mani della speranza, dopo avere visto questo capolavoro di Albanese, forse abbandono anche questa e mi rimetto messamente al "PdP=Partito du Pilu".
Manifesti, gazebo in tutti Italia attribuiscono al Partito di Albanese un 3,5_4% di consenso se si andasse a votareo oggi. Molto più di Fini, Rutelli, Mastella, Casini e adltri del terzo polo se presi singolarmente! Grandioso.
Amici di piazza, vi consiglio di vedere questo film e magari daremo più credito e saremo più benevolenti anche con i nostri amministratori locali! TUTTI UGUALI, QUALUNQUEMENTE!
Faremo meno storie, denunce, battagle sociali, ma principalmente quanto tempo sprecato recupariamo!vedremo con la giusta comprensione le tresche e le combine Vietresi, gli daremmo una "giusta" ragione, e saremmo finalmente "al passo con i tempi". Perchè ci sforziamo tanto a volere rappresentare, noialtri Vietresi, una eccezione nazionae?.
I casi della Vietri Sviluppo, parcheggi,   Ceramica, inqunamento, stabilimente, PUE, ecc. ma cosa saranno più dopo la splendida rappresentazione che Albanese fa del significato della politica?
Sentite (e vedete) il discorso dell'unico, vero politico degno di tal nome : Cetto La Qualunque.

Cari amici elettori e ammucchiabilmente amiche elettrici col 2010 si è concluso un anno eccezionale, un anno in cui la fantasia è diventata realtà. Abbiamo finalmente trasformato l'Italia da inutile Repubblica democratica a club esclusivo e il superfluo parlamento in un privè. Ci siamo fatti l'Italia ora ci facciamo gli italiani.
(poi rivolto al pubblico: "Libertè, egalitè, stabilitè, tanta stabilitè e comunquemente e sempremente, i have no dreams. But i like pilu, più del panettone).
Cari amici elettori e fatturabilmente amiche elettrici, il 2010 è stato un anno eccezionale pieno di novità, prima tra tutte un decesso eccellente: dopo lunga e penosa malattia è infatti morta la morale. Soffriva, soffriva e alla fine, l'abbiamo abbattuta. (brusio in studio, applausi).
Così la smettete con i lamenti "Ma non si può fare", "Ma non è costituzionale". Rassegnatevi, è finita, l'avete capito che agli italiani non importa niente di escort, scandali, festini? si nne futtono.
Cadute le barriere della moralità siamo entrati nell'epoca delle egalitè, siamo tutti uguali, amministratori e amministrati, maggioranza e opposizione, guardie e ladri, mogli e amanti, cornuti e figli di buttana, tutti uguali.
Cari amici elettori e orizzontalmente amiche elettrici, abbiamo finalmente unificato le due Italie. E' ora di finirla con i pregiudizi, il Sud è anche altro. Non solo disprezzo delle regole, pizzo, minacce, caporalato, malasanità, abusi edilizi. Cosa sia esattamente, però, non lo so.
Insommamente nel 2010 gli italiani sono diventati tutti come me, hanno capito che la legge si aggira, sempremente.Che rispettare il codice della strada è grave segno di omosessualità, che al di sotto di una quarta di reggiseno non è vera passione politica, gli italiani hanno capito insommamente che non sono le donne che devono entrare in politica ma la politica che deve entrare dentro le donne. E hanno capito che fottere il prossimo è una cosa che dà soddisfazione. Il Paese è cotto, ma c'è un solo modo per dargli il colpo di grazia: le elezioni.
Cari amici elettori e posteriormente, amiche elettrici, se mi votate sono contento, se invece pensate di non votarmi, se proprio non andate a votarmi, se davvero non volete votarmi a nessun costo, voglio consigliarvi caldamente un posto dove andare in alternativa: (urlato) dint'u culuuu,  culuu.




2/05/2011

La Cricca.

La cricca della Repubblica.Un bel libro di Sergio Rizzo autore ormai noto per le sue inchieste sulla classe politica italiana.
Rizzo conferma che la gente è consapevole che la politica  oggi è un vero conflitto di interessi, dove quelli personali prevalgono su quelli della gente. Le rivoluzioni armate non appartengono a questa epoca, il disagio si manifesta con nuove modalità, principalmente sulla rete internet, assenteismo al voto, disinteresse generale. Difficile che possa nascere dal basso una forma di protesta che riesca a  frenare questo stato di cose. Comunque una cosa è certa: non è possibile continuare senza che succeda qualcosa.....nel frattempo bisogna sperare.
Agli amici di piazza confido che leggendo questo libro pensavo alla situazione del nostro comune e avevo la conferma di quanto fosse complicato rimettere in sesto, dal punto di vista morale e civile la gestione della nostra minuscola comunità, in un contesto generalizzato di interessi personali che si intrecciano con la gestione della cosa pubblica. "Arroganza e ingordigia" come dice Rizzo esprimono bene anche la nostra situazone locale.
Confidare nella speranza è l'ultimo atto di fede possibile per chi ama il nostro territotio, considerando che, sempre come si esprime l'autore, " il lupo perde il pelo ma non il vizio". Infatti ,ad oggi, sussultano nell'aria solo voci di congiure di palazzo con regie occulte (ma non troppo) e con un solo esclusivo movente:abbattere una cricca e sostituirsi ad essa nella gestione del potere.
Ad ogn'uno la propria cricca..per i miracoli bisogna attrezzarsi.....
Vocidipiazza


2/03/2011

Il post precedente sulle Citta della ceramica non poteva lasciare indifferente il Presidente dell'Ente Ceramica Vietrese, Nicola Campanile.
Da molti anni a capo dell'ente che rappresenta la quasi totalità dei ceramisti vietresi e profondo conoscitore delle settore, Nicola ha avviato da tempo un ambizioso progetto che pone al centro la regolamentazione del comparto ceramico e la cooperazione che consenta la sfida alla globalizzazione dei mercati.
In particolare ha voluto sottolineare come L'Ente che rappresenta è molto attento e sensibile ai problemi dell'ambiente tanto che ad ogni socio viene aggiornato periodicamente circa le normative in materia e le modalità per mettersi in regola (modulistica, scadenze, controlli, ecc).
Il Presidente Campanile  mi conferma che il ruolo  della politica è fondamentale per questo processo di regolamentazione e come l'approccio clienetelare e di parte abbia contribuito negli anni alla lenta e inesorabile perdita di immagine e prestigio delle nostre botteghe artigianali favorendo improvvisazione e illegalità.
Lo esprime in chiare lettere anche nella interessante conferenza stampa svoltasi il 15 gennaio scorso in occasione della Mostra di ceramica organizzata dall'Ente.
Mi viene conferamta, inoltre, la necessità di fare chiarezza in merito alle città che hanno diritto di fregiarsi del marchio AICC. Sono diverse quelle che non ne hanno diritto , tra queste anche Cava dei Tirreni,poichè non titolari di un disciplinare che ne attesti la produzione artigianale.
La presente questione è stata sollevata in una lettera al Sindaco di Vietri con la proposta di autosospensione del Comune di Vietri Sul Mare dall'Associazione Città delle Ceramiche fino a chiarimenti in merito.
L'Ente è seriamente impegnato a definire entro quest'anno il reale impegno che ogni componente interessata (ceramisti, amministrazione, enti pubblici e privati) pone in essere per rilanciare il comparto ceramico vietrese in maniera strutturale. L'intento è quello di gettare solide basi  per un futuro di speranza per le nuove generazioni.
Voglio esprimere al Presidente Campanile il mio plauso per l'impegno e la passione con cui guida l'Ente dei Ceramisti , ma principalmente perchè pone la legalità quale pregiudiziale essenziale per la riuscita del suo progetto.

Vocidipiazza

2/02/2011

Le città della Ceramica.



L’Associazione Italiana Città della Ceramica (A.I.C.C.) è stata costituita nel 1999, con sede a Faenza, non ha fini di lucro e ha per scopo la creazione di una rete nazionale delle città ove storicamente è venuta a svilupparsi una significativa attività ceramistica.
A tal fine l’Associazione opera per la valorizzazione della ceramica italiana, promuovendo un patto di amicizia fra i centri di antica tradizione ceramica.
E' ancora precedente il Decreto Ministeriale istituito con Decreto del Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 26 giugno 1997 (G.U. n° 153 del 3/7/1997) che istituisce il Marchio CAT (Ceramica Artistica Tradizionale).
Per potersi fregiare del marchio CAT l'azienda artigianale deve soddisdfare precise regole di lavorazione(materiali utilizzati, auitorizzazioni e controlli), di vendita (codice di comportamento) e, ovviamnete rispondere ia requisiti di legge in merito al sito di lavorazione .
Tutto quanto è nei particolari riportato nel Disciplinare dellaCeramica Artistica e Tradizionale che regolamnete tutte le città affiliate all'AICC.
Il Disciplinare per quanto concerne il comune di Vietri Sul Mare risale alla delibera della Regione Campania n. 2928 del 21 giugno 2002. La Delibera poteva rappresentare l'inizio di un percorso che avrebbe potuto avviare la regolamentazione del comparto e ridare visibilità e prestigio al marchio "Vietri" nel  mondo. Sono passati circa nove anni e tutto è rimasto un atto formale.
Non vi è stata la capacita/volontà  degli operatori della ceramica vietrese di trovare una soluzione che, oltre ad affermare un marchio, potesse  rilanciare un settore in crisi. Inoltre è mancata negli anni la capacità degli amministratori locali di favorire questo processo, ma preferendo la solita politica clientelare e personalistica che ha generato una vera giungla da cui difficilmente oggi si potrà uscire.
Un modo per ripartire è senza dubbio realizare un reale "registro dei produttori di ceramica artistica e artigianale di Vietri". Il censimento è stato di recente sostenuto dall'Ente Ceramica Vietrese nell'ottica di trovare la strada per la regolamentazione del comparto e il rilancio del marchio CAT.
Non sembra che l'idea sia stata sostenuta dall'attuale amministrazione che continua a tergiversare e sembra volere continuare a brancolare nel buio(di comodo politico).La recente diatriba tra il Sindaco che in una manifestazione natalizia ha confermato il potere assoluto dell'amministrazione di decidere sulle scelte da farsi, e quella del Presidente Campanile che provocatoriamente chiede l'uscita del nostro Comune dall'Associazione AICC conferma le gravi difficoltà di dialogo. Ancora una volta aspetti di legalità e trasparenza amministrativa rappresentano l'evidente barrira su cui s'infrange ogni processo di sviluppo.
E' evidente che regolamentare il comparto ceramico non sarà possibile senza una vera volontò politica. Infatti questo  passa attraverso tante piccole imprese che operano in totale mancanza dei requisiti previsti. Noi cittadini vediamo questi risultati dai campioni di acqua del mare e dell'aria. Quindi, regolamnentare il settore ceramico sarebbe importante anche dal punto di vista ambientale e della salute di tutti i cittadini.
Nel frattempo il Comune di Cava si freggia del marchio "Vietri" e  ci invia, attraverso il Bonea, tanti metalli pesanti, quasi come una artiglieria, per liberarsi completamente della nostra scomoda vicinanza.



Vocidipiazza