10/28/2010

Le politiche giovanili.


Per tutti i giovani che vogliono lottare con tutta la forza per dare un senso compiuto alla loro vita, magari dando una decisa svolta di cambiamento se necessaria.
Per tutti quelli che amano farsi assistere come bimbi in fascia e aspettano che siano altri a trovare la soluzione migliore per la loro vita.
Per tutti quelli che hanno chiare le idee sul loro futuro.
Per tutti quelli che non sanno nenche immaginare un proprio futuro.
Per tutti quelli che non amano scorciatoie ma vogliono arrivare nel rispetto delle regole.
Per tutti quelli che conoscono solo scorciatoie e ti calpestano senza regole.
 Per gli adulti che parlano di politiche giovanili senza essere stati mai giovani.
Per i giovani che parlano di politiche giovanili e sono già.... vecchi.

Per i giovani.

Vocidipiazza

10/19/2010

Le Politiche Assistenziali.

Cliccando sull'immagine ogni giovane capace di navigare in internet sarà in grado  di avere ogni informazione ed orientamento per accreditarsi presso il servizio civile nazionale.
Avvisi,bando, presentazione di domanda e quant'altro si voglia conoscere su questo percorso di volontariato civile.
Il sito http://www.serviziocivile.gov.it/ fornisce inoltre notizie regionali e nazionali sul Sevizio Civile.

Il sito del Comune di Vietri riporta una entusiastica comunicazione dell'Assessore ai Servizi Sociali Borrelli Sentite come definisce questo semplice processo:
"”Garantire informazione specifica e specializzata – dichiara Antonio Borrelli ViceSindaco del Comune di Vietri sul Mare con delega all’InformaGiovani – è essenziale per i giovani del nostro territorio, il nostro InformaGiovani svolge un ruolo importante per la gioventù vietrese, nel corso degli anni è diventato un vero punto di riferimento per la programmazione comunale inerente le politiche per i giovani. Lo stesso è da anni al primo posto, insieme al Centro di Cava, in provincia di Salerno ed ai primissimi posti in Regione Campania”.

Il fido Presidente di Informagiovani gli fa eco con la dichiarazione:
"“Riteniamo importante – dichiara Vincenzo Citarella Responsabile del Servizio InformaGiovani del Comune di Vietri sul Mare – offrire un servizio di orientamento specifico sui bandi del Servizio Civile per garantire la massima diffusione e conseguente partecipazione dei giovani del comprensorio del 52° Distretto”.

Mi sa tanto che il tanto decantato servizio Informagiovani continua a rappresentare un vero riferimento per i meno abbienti all'uso del personal computer o per quelli di scarsa scolarità. La prego egregio Assessore di non scambiare i giovani veitresi con i veccchietti che con tanta parsimonia accompagna alle terme. Servizi presi in sub-appalto dalla rete non si possono propinare con tanto entusiasmo.L'informativa spetta di prassi agli organi competenti decentrati, quale il Comune, che dovrebbere meglio pubblicizzare attraverso manifesti e organi di stampa e TV.
Non mi entusiasma questa solita litania del consenso e della presa in giro di tanti poveri malcapitati, specie se giovani in cerca di notizie più concrete del semplice volontariato sociale. Risposte che riguardano la loro occupazione nel mondo del lavoro, per tanti solo promesse da marinaio(elettorali).
Mi auguro che i suoi decantati giovani realmente si diano una vera svegliata e riconoscano nei professionisti del consenso la principale causa della loro "cronica attesa" di quel treno del lavoro che ormai sembra avere abbandonato la stazione Vietrese. Perchè, le ricordo,  che l'Assistenzialismo spinto con cui intende la gestione delle politiche sociali in genere, non possono trovare riscontro nei giovani che invece attendono dai governanti lo sviluppo del territorio  dove potersi inserire a pieno titolo e senza sottomissione baronale.
La politica assistenziale Vietrese rappresenta, a mio avviso, una principale piaga sociale che frena lo sviluppo economico e sociale del paese.Fino a quando i giovani cadranno in questo "equivoco" per legittima necessità, verrà sempre meno quella importante spinta e vigoria di ideli sociali necessari per un concreto cambio di rotta.
Vocidipiazza

10/14/2010

Il ritorno del "Mostro".

Alla luce degli ultimi eventi che riaprono dolorosamente la vicenda del Fuenti, per la quale Italia Nostra sin dagli anni ’70 profuse sforzi meritori per sollecitare dapprima le autorità competenti e successivamente gli ambienti giudiziari perché venisse salvaguardato il paesaggio della Costiera, Italia Nostra Campania evidenzia che in occasione della Conferenza dei Servizi svoltasi a gennaio 2004 l’associazione fu ammessa a partecipare, come da essa richiesto, ai sensi della l. 241/90, congiuntamente ad altre associazioni di tutela, ma senza diritto di voto.
I rappresentanti di Italia Nostra, nell’occasione, dichiararono il loro dissenso in relazione al progetto di ripristino ambientale dell’area, sostenendo le proprie ragioni non soltanto esponendo genericamente le esigenze di tutela del paesaggio, evidentemente non condivise dalle autorità all’uopo preposte, ma anche esponendo (in una relazione ampiamente argomentata sottoscritta e allegata al verbale della CdS) il preciso contrasto con gli articoli 10, 17, 22 e 23 della Legge regionale n. 35/87 (approvativa del Put), nonché con le norme tecniche di ingegneria naturalistica approvate con Delibera G.R. del 12.7.2002, n. 3417 di cui al DPGRC n. 574 del 22.7.2002 e successiva Del. G.R. del 20.9.2002, n. 4084. Le motivazioni giuridicamente argomentate non furono, con ogni evidenza, tenute in alcuna considerazione, anzi evidentemente non condivise dalle autorità ivi rappresentate che approvarono ugualmente il progetto, ravvedendone una presunta conformità alla normativa urbanistica e paesaggistica vigenti, né dalle altre associazioni presenti.
Lo stesso intervento approvato nella CdS del 2004 avrebbe poi subito ulteriori varianti, consistenti – da come si evince dagli organi di informazione - in opere e destinazioni diverse da quelle approvate nel già discutibile progetto, comprensive anche di attività di tipo residenziale. Appare pertanto del tutto comprensibile e opportuno l’intervento della magistratura. Grazie ad essa, Italia Nostra confida possa assicurarsi il ripristino della legalità palesemente violata, determinando l’effettivo recupero paesaggistico in conformità, in primis, alle chiare prescrizioni della citata Legge regionale n. 35/87.

13.10.2010

il presidente Raffaella Di Leo
il segretario Luigi De Falco

10/13/2010

Preparasi al dialogo.

A: Sindaco del Comune di Vietri Sul Mare

Cc: Presidente Consiglio Comunale

Presidente I Commissione Consiliare (avv.Raimondi) Capigruppo Consiliari

Segreteria Generale.


Con la presente si richiede la modifica/integrazione del Regolamento del Consiglio Comunale con introduzione dell’art.6 bis : Interrogazioni a mezzo Question Time.

La presente richiesta segue quella precedente del 21 luglio 2010 di pari oggetto e positivamente recepita dall’Amministrazione Comunale come da comunicazione del Presidente del Consiglio nel corso del consiglio del 23 settembre 2010 .

Si allega pertanto la proposta di regolamento da sottoporre al vaglio della specifica commissione comunale per la sua definitiva approvazione.

Vietri Sul Mare, 11 ottobre 2010

Il Consigliere Comunale

Dott. Salvatore Giordano

10/08/2010

Democrazia a rischio.

"'da circa un anno che la discussione sulle interrogazioni rappresenta un vero ostacolo politico e istituzionale al normale e civile proseguimento dei lavori del Consiglio Comunale. La loro discussione spesso ha degenerato in violenti battibecchi con conseguenti comportamenti poco consoni al ruolo istituzionale del Consiglio. Questo inasprimento del dibattito in aula ha spesso determinato lo slittamento di altri importanti punti all'ordine del giorno con conseguente ritardi sulla gestione amministrativa.
Poiché questa situazione sta diventando una costante che si ripresenta a ogni Consiglio con aggravio dei lavori e dell'immagine Istituzionale del Consiglio, in qualità di Consigliere Comunale e membro della Commissione Regolamento e Statuto, sottopongo alla vostra attenzione la seguente modifica dello Statuto del Consiglio Comunale, con la richiesta d’introduzione del Question Time."

Il 21 luglio scorso presentavo la richiesta di cui riporto sopra le principali motivazioni.
Ieri sera l'ennesima conferma del'incapacità di dialogo tra il Sindaco Benincasa e la minoranza consiliare.
In questo caso vengono meno i presupposti essenziali dei principi democratici che regolano le pubbliche assemblee. Mi viene da pensare che non esistano le facoltà, meglio l'idonietà, a svogere le funzioni di cui si è stati chiamati a ricoprire.
La minoranza stà svolgendo un ruolo civile e decoroso, senza particolari animosità, se si esclude alcune situazaioni , lasciando lavorare nel migliore dei modi questa amministrazione.
La minoranza è parte essenziale dell'assemblea e per la governabilità tanto che mi sembra molto grave il tentativo di deligittimarla e ridiminsionarla a mera presenza passiva.
Il Sindaco Benincasa continua a mostrare insoferenza per ogni interrogazione o richiesta di chiarimenti amministrativi che provenga dalla minoranza dimostrando, nonostante la sua linga milizia politica, dei limiti di moderazione che si richiedono alla figura del Sindaco, per un decorso dell'assemblea che trovi, in un civile scontro dialettico, lo sviluppo dei punti all'ordine del giorno e quindi garantire la regolarità e il funzionamento amministrativo.
Ieri sera l'ennesima sceneggiata tra il Sindaco e i Consiglieri Sciortino e Marciano che nasce, a mio avviso, da preconcetti   del Sindaco che ogni volta lo induce a credere che dietro ogni quesito vi siano attacchi alla sua persona o alla maggioranza e pertanto, invece di limitarsi ai meri contenuti della domanda per eleborare una risposta plausibile e concreta, lo porta ad "arringare" a modi comizio elettorale e arrivare alle solite conclusioni entusiastiche e promozionali per la sua maggioranza.
Un atteggiamento colorito,spesso non richiesto dal copione , a volte stizzoso oltre misura,quando sarebbe utile e opportuno essere concreti e diretti nelle risposte.
L'abbandono dell'aula  da parte dei Consiglieri della Minoranza non ha alcun fondamento politico, ma frutto dell'ennesimo litigio da bar dello sport che, a differenza di questi ultimi che trovano almeno motivi di  fede calcistica, mostrano l'estremo disinteresse per i problemi del paese pur di salvaguardare la propria immagine e onore politico.
Caro Franco, il Sindaco questo non se lo può permettere perchè, dall'alto della tua blindata maggioranza,hai il dovere di recuperare e valorizzare alla causa amministrativa quanto di meglio possa esprimere anche la minoranza. Te lo richiede il ruolo, i vietresi che la minoranza rappresenta,ma principalmente lo richiede il profondo principio democratico cui si deve ispirare la gestione delle nostre assemblee.

Salvatore Giordano