1/30/2011

Il diritto alla salute.

Siamo all'inizio della programmazione (almeno spero esista) della stagione estiva 2011 e rimangono i soliti problemi amministrativi di sempre che nessuno vuole realmente affrontare.
Voglio mantenere per una volta da parte i lavori del PUE di Marina, con tutti i relativi problemi annessi alla stato di avanzamento degli stessi e il conseguente ridimensionamento del numero dei posti auto.
Invece voglio segnalare la diffida della  Provincia di Salerno al Comune di Vietri  nel mantere in essere lo scarico in mare delle acque reflue ,mediante condotta sotomarina, senza autorizzazione , in violazione delle leggi vigenti. La diffida chiarisce inoltre che non è stata mai richiesta autorizzazione in tal senso da parte del Comune di Vietri Sul Mare.
Ne consegue che la salute del nostro mare, in particolare nella zona est del fiume Bonea è altamente inqunata e considerata di qualità pessima dal decreto regionale n'1008 del 30(01/11 con al necessità da parte del Comune di provvedere agli interventi che salvaguardino la salute dei cittadini.
Inoltre i campioni analizzati continuano a rilevare livelli di Cadmio e Piombo che non rientrano nei limiti di legge. Entrambi questi elementi provengono dagli scarichi dell'industria ceramica.
Infine l'osservatorio sulle patoligie tumorali rivela per il nostro territorio una percentuale di incidenza molto elevata per tutte le forme.
Salvaguardare la salute dei cittadini non rapresenta una opinione . Significa applicare le normative vigenti in termini di prevenzione , sia esa sanitaria che ambientale e del territorio, in un programma integrato di interventi che favoriscano il benessere della salute .
Ad oggi si continua a barcamenarsi nel tentativo esclusivo di mantenere salve le adempieneze quali fossero delle  formalità amministrative , incuranti dei risultati che si raggiungono. Quando si parla di salute pubblica, nessuno è avulso dai rischi, allora desumo che all'incapacità amministrativa subentri l'incoscienza e la pazzia umana, quella stessa che isprò il nazismo nel suo disegno criminale antisemitico.

Vocidipiazza

1/23/2011

Vietri Sviluppo: tra politica e morale.

Viviamo l’epoca dell’impunità. E’ questo il messaggio forte che trasmettono fatti e vicende che si susseguono sui media. I nostri governanti, presi dall’impegno di difendere la loro onorabilità morale e politica a seguito di continue vicende personali, devono necessariamente trascurare gli impegni per cui sono stati eletti. La sodoma e gomorra degli anni duemila la nuova rivoluzione culturale che indegnamente siamo riusciti a generare. Se qualcuno mi desse del nostalgico della prima repubblica o peggio, del medievale, oggi mi farebbe un grande complimento.
La vicenda della società Vietri Sviluppo sembra anacronistica rispetto a tale premessa .
Infatti in si essa si definisce il criterio della “facile punibilità” messa in campo dal Presidente nei riguardi esclusivi di alcuni dipendenti. Problemi  di normale gestione che in genere si risolvono nelle periodiche riunioni interne, diventano in questo caso momenti di tensione tali da degenerare in provvedimenti formali, in contrasto con una gestione manageriale che invece deve orientare la gestione aziendale verso la motivazione e produttività delle risorse umane.

Ritornando alla cultura “veliniana” dell’impunità di chi governa e della caparbietà di continuare a difendersi anche in situazioni estreme, forse l’accusa di avere elargito tessere di favore a compari ed amici è stata troppo palese quanto cruenta tanto da violare l’autonomo principio di “immunità di funzione” e scatenare la prevista reazione con tanto di codice “dell’impunità” alla mano.

La vicenda, al limite del grottesco, ha raggiunto ormai livelli tali da richiedere l’intervento dell’amministrazione comunale che ha il dovere morale di intervenire nella vicenda e favore ogni procedimento che vada migliore soluzione per il futuro della società.

In tale direzione che si colloca la mia richiesta di sospensione del Presidente e consegnare la gestione pro-tempore ad una commissione straordinaria che si faccia carico di gestire ogni conflittualità e verificare la fattibilità del piano d’impresa a seguito della riduzione dei posti auto a Marina, l’annosa questione dell’utilizzo del campo sportivo a questi scopi, l’assenza di un piano parcheggi organico all’intero territorio comunale.

Il filosofo Protagora diceva che tante verità non creano conflitto se si sceglie  tra quelle che rimandano alla maggiore utilità. La mia proposta ricerca la verità che maggiormente rimanda alla definizione di una società in house stabile e produttiva.

Vocidipiazza

1/22/2011

Le vie brevi.


Ragazze che invece di andare davanti ad Arcore col forcone a chiedere diritti vanno dentro Arcore in minigonna a chiedere quattrini, ma vi assicuro che la molla che le spinge è proprio la stessa. Lui è il pezzo grosso, lui è il responsabile in fondo della mia situazione, lui deve provvedere. E’ chiarissimo questo pensiero sottostante.

Quando un’intera generazione di giovani viene privata di qualsiasi prospettiva ne succedono di ogni, per dirla in tema. I più acculturati protestano e progettano rivoluzioni, tutti gli altri cercano di sfangarsela con ogni mezzo a disposizione, e la raccomandazione, il leccaculismo, le cene sexy sono solo alcune delle tante strade che un giovane disperato può intraprendere per cercare di aprire qualche porta. E siamo solo alle prime battute: quando capiranno che non hanno futuro comunque, che è tutto comunque una lotteria, che la prostituzione fisica o intellettuale non porta a nulla, quali altre e più drammatiche opzioni sceglieranno?

E no, al momento non scommetterei sulla rivoluzione