12/31/2008

Petizione popolare dimissioni Bassolino e Iervolino

Oggi 30 dicembre 2008, alle ore 11 al gazebo in Piazza Dante (altezza statua), i coordinamenti dell'MpA-Alleati per il Sud, la Destra, Lega Sud Ausonia e il Movimento di Insorgenza Civile, hanno indetto una conferenza stampa, dove presenteranno una petizione popolare per "chiedere le dimissioni immediate del Governatore Antonio Bassolino e il Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino".

All'incontro parteciperanno:
Salvatore Ronghi e Carlo Farucci, rispettivamente Portavoce Regionale e componente della segreteria cittadina Mpa-Alleati per il Sud. Bruno Esposito e Maurizio Bruno, rispettivamente Segretario regionale e segretario provinciale de La Destra. Il segretario regionale della Lega Sud Ausonia, Gianfranco Vestuto e il rappresentante del Movimento di Insorgenza Civile, Carmine Ippolito.

12/30/2008

Le foto dell'anno.


Queste, a mio avviso, le foto che meglio esprimono la situazione civica e politica del comune di Vietri Sul Mare in questo momento.

La via Scavata di Raito, la vecchia via del mare, antica e caratteristica stradina espressione della bellezza paesaggistica del nostro territorio, storico itinerario per turisti e residenti che solevano raggiungere la spiaggia nel periodo estivo, ancora oggi percorso preferito per gli amanti delle lunghe passeggiate e insofferenti agli ingorghi della statale 18 dei periodi caldi.
Questa stradina è diventata, da circa un anno, una discarica abusiva di calcinacci di ogni genere.
Piastrelle, igienici e vari rifiuti edili fanno la loro bella mostra lungo il vialone della piccola stradina, cornice indegna e vergognosa di un paese che non vuole neanche più salvare l’apparenza, abbandonata al proprio destino, dove le regole sono lasciate al buon senso della gente, almeno quanto questo esiste.


Un consueto spazio per giochi sottratto ai bambini del posto e, di recente, ai tanti bambini ospiti della colonia estiva nella casa di accoglienza diocesana attigua alla stradina. A guardarli questa estate districarsi tra pietre e calcinacci sembravano essere nella striscia di Gaza intenti a combattere l’Intifada.
A nulla sono valse le segnalazioni agli organi competenti e alle forze dell’ordine. La discarica rimane da un anno senza alcun provvedimento né soluzione. E’ eloquente come si sia preferito deviare il percorso per la posa in opera dei tubi del gas e non provvedere allo smaltimento coatto dei cumuli di detriti e mettere fine a una storia di ordinaria inciviltà.
Nel frattempo, un senso d’impotenza è sopraggiunto nei cittadini residenti che, del perpetuarsi di abusi ai danni della comunità, avvertono in modo palese l’assenza delle istituzioni.
Infatti, si ricorda che il giardinetto che costeggia la stradina con tanto di alberelli in bella mostra, non è altro che frutto dello smaltimento di calcinacci risultanti da lavori privati e costruito abusivamente anni addietro senza alcun intervento da parte delle autorità competenti. Oggi il tentativo di smaltimento sembra lo stesso, se si considera che parte della discarica versi sopra questo muro pronto per essere “edificata”.
Intanto la discarica cresce e definisce, in maniera inesorabile, la miseria civica e politica in cui è caduto il nostro comune, espressa, in modo eloquente, dalla gestione commissariale cui siamo stati costretti e dalle recenti operazioni delle forze dell’ordine.

12/27/2008

Uno stato di necessità.

“Il confronto è diventato tra ordine e disordine, legalità e illegalità, stato e antistato. L’esito raccapricciante dello scandalo dei rifiuti è che in Campania lo Stato come consenso è morto ed esiste ormai soltanto lo Stato come coercizione… In Campania non ci sono ormai più rappresentanti del popolo m commissari, sottosegretari, prefetti e questori, poliziotti in tenuta antisommossa… Il bene pubblico non ha più strumenti a disposizione se non la forza e lo Stato non ha altra strada se non attaccare militarmente chi gli resiste. Ogni margine di mediazione e di consenso sembra finito… E’ il tunnel della democrazia…”
Paolo Macry:

12/26/2008

Le lobby e lo scandalo rifiuti in Campania: è questa l'Italia del futuro?






Non sottovalutiamo quanto sta accadendo da 14 anni in Campania: non commettiamo l’errore di considerare lo scandalo rifiuti un fenomeno locale. E’ stato ed è un affare di Stato, o meglio dei governi nazionali di turno a loro volta “ben visti” dalle lobbies più potenti che hanno beneficiato, tramite i vari Commissari di Governo, come ancora adesso avviene, dei poteri speciali, previsti dalle legge istitutiva del servizio di protezione civile nazionale (legge 225 del 1992), per spendere i soldi pubblici al di fuori delle leggi ordinarie.
Se un sindaco spendesse i soldi pubblici come fa il Commissario di Governo verrebbe punito. Basta vedere chi ha eseguito le varie e costose opere per individuare gli artefici principali di questa lunga “messinscena”: le lobbies che contano in Italia grazie ai governi nazionali succedutisi dal 1994 che hanno diligentemente ascoltato i loro desideri avvalendosi di significativi consensi omertosi nelle amministrazioni locali e di indispensabili collaborazioni da parte di organizzazioni locali “non democratiche ed esplosive”.
Parte lesa sono i cittadini campani, troppo distratti e troppo abituati a sopportare amministratori di basso profilo e ancora in parte increduli a riconoscere come “azione non esemplare” dello Stato l’”operazione monnezza", vero e proprio saccheggio spietato del territorio regionale e delle risorse finanziarie pubbliche attuata con una efficace, sia pur fragile, copertura giuridica (legge 225 del 1992).

Ma quali sono i micidiali e ingegnosi caposaldi della “operazione monnezza” in Campania che possono essere esportati a scala nazionale?

L’intuizione efficace e micidiale che ha avviato lo “scandalo rifiuti” è individuabile nell’esaltazione di un cronico problema regionale rappresentato dalla inadeguata amministrazione pubblica che ha sempre avuto difficoltà a risolvere la raccolta e smaltimento dei rifiuti.

I rifiuti sono stati trasformati per legge in una situazione emergenziale di tale gravità da innescare l’applicazione della legge 225/92 che prevede l’uso di poteri speciali da parte di un commissario di governo, all’uopo incaricato dal Governo nazionale, senza limiti di tempo, finchè perdura lo stato emergenziale.

La ricaduta più efficace di tale intuizione è rappresentata dalla possibilità di affidare incarichi di progettazione ed esecuzione lavori direttamente a soggetti ben referenziati senza rispettare le leggi che regolano la spesa pubblica: in tal modo il Commissario di Governo di turno ha avuto ed ha un potere insindacabile di tipo “dittatoriale”.

Con tale potere, volendo, può agire in modo trasparente per il bene di tutti i cittadini ed ha la possibilità di risolvere rapidamente i problemi; se però non vuole risolvere le varie difficoltà nel minor tempo e con costi limitati, ha la possibilità di “deviare dalla retta via” favorendo (consapevolmente o inconsapevolmente) persone e imprese indipendentemente dalla qualità delle prestazioni. Numerose indagini della magistratura scaturite dalle attività amministrative commissariali, alcune ancora in corso che vedono coinvolti alcuni Commissari di Governo e collaboratori di primo piano, indicano che l’incredibile perpetuazione dell’emergenza rifiuti per oltre 14 anni è classificabile più come “operazione non esemplare” da parte di un apparato pubblico creato apposta per favorire una stravagante e allegra spesa pubblica.

Chi ci ha guadagnato? Le lobbies che contano di livello nazionale hanno avuto modo di usufruire, grazie a trattative privilegiate, di consistenti appalti per realizzare opere che non hanno risolto l’emergenza.

Una parte significativa di amministratori e politici nazionali e locali ha goduto di privilegi di vario tipo. La criminalità organizzata ha usato la situazione in tutti i modi essendo inserita anche nei posti di comando.

La giustificazione del malgoverno prolungato è stata attribuita spietatamente ai cittadini campani dipinti come sporchi e cattivi e per di più sottomessi alla malavita organizzata, e all’incapacità delle amministrazioni locali.

Vista l’abnorme durata dello scandalo rifiuti, i governi nazionali succedutisi dal 2004 si sono resi conto che lo Stato poteva continuare a tenere in vita il “sistema monnezza” solo con una crescente protezione giuridica e una militarizzazione senza più accentuata indispensabile, si dice e si diceva, per fare bene e presto spendendo i soldi pubblici senza andare troppo per il sottile (come sta avvenendo in questi mesi con gli appalti di ben tre inceneritori), coinvolgendo persone e imprese adeguate e ben referenziate.

Il mancato completamento entro i termini previsti dell’inceneritore di Acerra, iniziato proprio con una dura repressione quattro anni fa in un’area non idonea e con un progetto sbagliato che è stato necessariamente modificato, non è imputabile alle azioni sovversive dei cittadini. E’ lo stesso “sistema monnezza” che è andato autonomamente in tilt! I poteri speciali hanno garantito, finora, l’impunibilità per gli attori principali e incrementato la militarizzazione del territorio per proteggere e nascondere gli errori ed imporre soluzioni inadeguate controllando gran parte dei mass media diventati, in prevalenza, diffusori di veline inoffensive; hanno ridotto la partecipazione democratica in Campani.

Non c’è che dire! I risultati sono incoraggianti! Si può fare di più?

L’esperimento Campania ha ingrassato le lobbies parassitarie consolidandone la posizione di comando su scala nazionale avvalorata anche dal controllo quasi totale dei mass media che contano.

Chi ha pagato e chi è stato danneggiato?

I cittadini campani e l’assetto socio-economico regionale. Attenzione! In assenza di una democratica opposizione politica a scala nazionale il “modello Campania” può aprire una via in discesa (condivisa dalle lobbies che appoggiano l’attuale opposizione, in attesa di diventare maggioranza) per il comando totale della lobbycrazia e per la restaurazione di un modo di vita, non molto democratico, dove chi comanda sono i potenti e chi governa lo fa essenzialmente per i loro interessi.

Non ricorda un regime già sperimentato in Italia? O ci siamo già dentro?

* Franco Ortolani è ordinario di geologia, Università di Napoli Federico II

11/30/2008

In udienda da Benedetto XVI


Quale gioia quando mi dissero andremo alla casa del Signore”




Eravamo circa 6 mila i fedeli della diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni che, guidati dall’arcivescovo mons. Orazio Soricelli, che hanno partecipato al pellegrinaggio diocesano sulla tomba di Pietro e all’udienza speciale che il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso all’arcidiocesi, in occasione dell’VIII centenario della traslazione del corpo di Sant’Andrea apostolo da Costantinopoli ad Amalfi. Tra questi non poteva mancare la comunità parrocchiale di Raito e Albori che, come di consuetudine, ha dato dimostrazione di fede e di consolidato attivismo religioso.
L’emozione di incontrare il Papa, per tanti unica, si leggeva sui volti di giovani, adulti e anziani che, nonostante la sveglia nelle prime ore dell’alba, erano gioiosi, impazienti dello “storico rincontro”. L’appuntamento al “bivio” è ormai una consuetudine, la mattinata fredda e piovosa ha creato qualche disagio nel ritrovo. La partenza è scandita dalle parole di Don Mario che invita ad una breve preghiera. I ragazzi, come il solito, nei posti in fondo al pullman, si preparano ad un viaggio che lascia prevedere un ben altro “ silenzio religioso.
Si parte. Il viaggio è alquanto sereno e senza acuti, tranne quelli del coro Ave Gratia Plena di Raito che, dopo mesi di prove congiunte con altri cori della diocesi, continua a provare i canti che da lì a poco dovranno eseguire. Finalmente è prossimo il grande evento, quello di cantare nell’aula Paolo VI al cospetto del Santo Padre.

Stranamente i ragazzi sono rimasti tranquilli e senza esibirsi nei soliti cori o slogan da stadio. Anche per loro il viaggio ha un significato particolare che manifestano con un atteggiamento pacato, un misto tra emozione e meditazione.
Finalmente in Piazza S. Pietro invasa dai pullman provenienti da ogni parte della diocesi. Il cappellino giallo il nostro identificativo, il cartello della nostra comunità la guida tra la folla.
Dopo i controlli di sicurezza, l’immenso salone si spalanca davanti a noi. Da lì a poco si riempirà quasi del tutto, uno spettacolo di fede che non è sfuggita al nostro Mons. Soricelli che, nel suo intervento di presentazione all’evento, ha sottolineato la bellezza di quel colpo d’occhio vissuto dal palco, una presenza massiccia di fedeli, tanto da decretare come “”storico l’evento di quella giornata.
L’improvvisa uscita del Papa, senza alcun cerimoniale, tanto da costringere la brusca interruzione di un sacerdote che forniva dati organizzativi, ci ha colti quasi di sorpresa prima del lungo applauso di benvenuto.
Il cerimoniale, poi il suo discorso, spesso interrotto degli applausi, di cui forse pochi hanno colto il significato, così come è successo a me. L’emozione di essere a cospetto con il Santo Padre mi ha generato un momento di profonda riflessione e di insolita serenità d’animo. Non ricordo i particolari, ma di certo avrò percorso in lungo e largo la mia psiche, dove solo gli applausi, automatici e continui, mi rappresentavano nell’aula.
Il tutto in un attimo, per me unico, importante, indimenticabile.
Il resto è cornice, autorità con figli e nipoti ai seguito che in prima fila rispettano a memoria il cerimoniale. I saluti riservati per pochi ma soddisfazione per tutti per avere vissuto attimi di fede intesi.
Ci ricompattiamo all’uscita complice il cappellino giallo e via alla volta dell’Istituto delle Suore Francescane che ci ospitano per una “due giorni” di fede e di svago.
La visita a chiese e basiliche, completa la missione romana. Tanti i momenti di relax e divertimento. Il girovagare per strade e piazze del centro storico che, nonostante conosciute, non si stanca mai di vistare. Poi i negozi di Via Condotti. Questa un’altra storia. Sebbene inaccessibili ai “comuni mortali” rappresentano il fascino e l’attrazione per appassionati di moda all’ultimo grido.
Anche se “vedere non nuoce”, quelle vetrine declinano il significato di un lusso “di casta” che stride con il significato di fede vissuto pochi istanti prima.
I momenti di comunità dalle suore mi hanno ricondotto, per un giorno, alle gite scolastiche.
L’atteggiamento di repressione e controllo applicato dalle anziane ma energiche sorelle non ha evitato le scorribande notturne lecite e prevedibili dei ragazzi che, in questi frangenti, esprimono il meglio della loro “vitalità adolescenziale”.
Il viaggio di ritorno diventa “un attimo” presi da giochi, barzellette e canti vari. Ma la storia del cane “ Adelaide” ve la risparmio, anche se credo che il nome dell’amica Mariantonia sarà destinato ad allungarsi ancora………..

11/18/2008

Il "Silenzioso frastuono"

Pensavo alle “convergenze parallele” che Aldo Moro coniava nel 1970 quale ossimoro per raffigurare una situazione politica di avvicinamento tra la DC e il PCI, noto anche come compromesso storico.
Ho pensato a descrivere la situazione Vietrese di questa fase pre-elettorale come “silenzioso frastuono”, un modo per esprimere il dissenso verso un continuo frastuono di notizie, ammiccamenti e dichiarazioni che si rincorrono e definiscono un quadro sempre più caotico e mortificante. L’ ambiente ideale per mediocri, millantatori, pettegoli e spregiudicati dell’intrallazzo.
Il tutto in una silenziosa, integrante, misteriosa, avvincente “trama” che alimenta la suspense degli attenti lettori, tutti disposti ad anticipare e declinare ipotesi sul finale avvincente di questo ennesimo giallo d’autore.
Non mi sembra che questo periodo sia molto diverso da quelli che hanno preceduto le passate elezioni amministrative, forse addirittura peggiorato, se si considera che, nonostante le pessime gestioni amministrative degli ultimi anni, sembra che nessuno sia disposto a spargersi la testa di cenere e dimostrare onestà nel farsi da parte per lasciare spazio e tempo a nuova linfa e nuove energie. Al contrario, la volontà accecante di mantenere ben saldo il timone del potere locale, apre a riflessioni politiche e morali per niente edificanti per taluni personaggi.
Inoltre la disgregazione politica dei grandi partiti ha aperto ad una miriade di aggregazioni che, sotto diverse denominazioni e tipologie, forma un vero arcipelago di una “falsa socialità”. E’ alquanto irritante come taluni personaggi, dopo decenni di amministrazione con scadenti risultati, si rimettono in corsa attraverso questi sistemi meschini, mossi da ragioni lontane dai bisogni della collettività, con l’aggravio di voler rappresentare “il nuovo” solo perché si è riuscito a coinvolgere ignari, “condizionabili” baldi e seri giovanotti, di pura e candida immagine e altrettanta verginità politica.
La mediocrità, tesa a riproporre modelli e schemi che hanno visto la fortuna politica di tanti furbetti del quartierino, ma che mortificano gli attenti cittadini, tanti, che si dichiarano disgustati da tali atteggiamenti che sottendono a non dichiarabili giudizi di causa.
Spero che tanti, io compreso, faranno il possibile per sopravvivere in mezzo a questo “silenzioso frastuono” magari vivendo un po’ meglio sapendo che oltre le nubi c’è il sereno….come nel testo video di questo brano. Tanti strateghi militari che giocano alla guerra senza trovare la soluzione del conflitto, alla fine la soluzione la trovano al fronte, i militari che stanchi di rischiare e vogliosi di rivedere i propri cari, decidono l’armistizio e decretano la fine del conflitto.

11/15/2008

Libro d'Arte contenente 6 incisioni del Maestro Cargaleiro



Il Laboratorio/Le Edizioni di Vittorio Avella di Nola ha realizzato un libro d'arte in 75 copie numerate con sette poesie del Poeta italiano Mimmo Grasso, tradotte anche in portoghese, e sei incisioni del Maestro Manuel Cargaleiro, il quale ha disposto che ulteriori dieci copie del libro, numerate con lettere da a/l a l/l fossero destinate a finanziare la Fondazione di Vietri sul Mare.Tanto premesso, si partecipa che è possibile acquistare il libro d'arte di cui si tratta versando 1.000,00 Euro sul conto della Fondazione, che provvederà all'invio gratuito ed assicurato dello stesso..

11/12/2008

Compleanno in....Piazza.




VOCEDIPIAZZA COMPIE UN ANNO!

Il primo post a novembre dello scorso anno dal titolo: Un balcone sulla costiera: Raito.

Un omaggio al mio stupendo paesino, una prima frecciatina politica in stile di...piazza.

Voglio evitare ogni discorso retorico e riflessivo e quindi esterno la mia soddisfazione per un' iniziativa che non credevo potesse suscitare tanto interesse (15339 contatti ad oggi) e tantia interattività.

Grazie di vero cuore a tutti quelli che hanno visitato il blog, che hanno commentato i post, inviato mail .Grassetto

Grazie per avere alimentato questo mio inetersse civico e sostenuto questa iniziativa che, ormai, appartiene al mio codice genetico.


"Non avere paura di difendere le tue idee. A volte è meglio avere ragione da soli che torto in compagnia."


Salvatore Giordano

11/11/2008

Miriam Makeba artista anti-apartheid


Aveva appena finito di cantare, e insieme agli altri artisti salutava il pubblico. Poi, mentre tutti applaudivano, lei ha taciuto. Ha chiuso gli occhi ed è svenuta. Miriam Makeba è morta pochi minuti dopo in ospedale, per una crisi cardiaca. È successo a Castel Volturno (Caserta), dove la cantante sudafricana simbolo della lotta all'apartheid, l'artista nota nel mondo come Mama Africa, aveva accettato di esibirsi. Sebbene stanca e malata, non ha voluto dire di no agli organizzatori del concerto di solidarietà a Roberto Saviano. Soprattutto perché si sarebbe tenuto nel paese dove meno di due mesi fa sei innocenti ragazzi ghanesi, sono stati trucidati dalla camorra. Miriam Makeba aveva 76 anni. Dal 2005, dopo aver condotto una trionfale tournée in tutto il mondo, aveva cominciato a soffrire di gravi problemi fisici che la costringevano a muoversi in carrozzella.
Anche ieri mattina, durante la visita al centro d'assistenza Fernandez, si era presentata su una sedia a rotelle, accompagnata da sua nipote e da una badante. Aveva la febbre. In serata il concerto, e la sua esibizione che, verso le 21.30, seguiva in scaletta quella di Maria Nazionale. «Ha cantato davanti a poche decine di persone — racconta Jean Milongo, mediatore culturale del Fernandez — e lei sembrava infastidita. Parlando in inglese ha detto: mi avete fatto aspettare troppo tempo, e adesso non c'è più nessuno». Sebbene debilitata, la Makeba ha voluto ugualmente onorare il suo impegno. Stringendo il microfono tra le mani giunte, immobile su una sedia, ha cantato tre pezzi. Poi si è di nuovo rivolta al pubblico, composto quasi solo da africani che vivono nei ghetti di baracche e vecchie case cadenti sulla foce del Volturno: «Voleva andarsene, ma l'hanno trattenuta — aggiunge Milongo —. Hanno invocato "Pata Pata", e lei non ha saputo dire di no». Poi, poco prima che sul palco improvvisato calasse il sipario, il malore: «Erano tutti in piedi, c'era Idris che ringraziare. Io l'ho vista svenire mentre qualcuno cercava di sorreggerla. Mi sono avvicinato, ed ho sentito che urlavano: un medico, chiamate un medico.....

11/10/2008

La prima e seconda repubblica.


Conoscete la storia dell’uccellino che andò a beccare per terra le briciole di pane tra il bue e il carro? Potrà sembrare strano ma, anche da una storiella così in apparenza leggera, si possono trarre degli insegnamenti profondi.
Un agricoltore dopo aver portato il suo raccolto al mercato, nella via del rientro vista la giornata afosa, decise di fermarsi sotto un albero e di rifocillarsi. Seduto nel cassone incominciò a mangiare un tozzo di pane. Mentre mangiava, delle briciole caddero per terra, tra il carro e il bue che faceva da traino. Un uccellino si accorse di ciò e infilatosi sotto, saltellando incominciò a beccare quelle briciole. Improvvisamente l’agricoltore fu preso da repentino bisogno fisiologico e frettolosamente scese dal cassone e andò a cercarsi un luogo appartato. Per una ragione misteriosa che ancora non si riesce a spiegare, anche il bue sentì analogo bisogno, e una montagna di escrementi rovinò addosso al povero uccellino, seppellendolo. Una volpe che passava da quelle parti aveva osservato la scena e subito si precipitò sul luogo dell’accaduto.


“Oh, povero uccellino”, disse la volpe mentre girava, annusando, attorno a quella montagna, “dimmi dove sei che ti tiro fuori”. L’uccellino cercò di urlare, ma dalla gola gli uscì un suono strozzato, ma sufficiente alla volpe per individuare dove fosse. Con la zampa lo levò dalla cacca. “Povera creatura”, disse con fare quasi amorevole mentre lo ripuliva, “hai visto che ti ho tirato fuori da lì?”. L’uccellino fece per ringraziare ma non fece a tempo perché la volpe, completata la pulizia, lo divorò in un sol boccone. Questa favola ha una morale: non sempre chi ti mette nella merda vuole il tuo male, così come chi te ne tira fuori non vuole il tuo bene. Tutto questo a beneficio di coloro che continuano a ritenere che la prima repubblica ci abbia messo nella merda e la seconda ce ne abbia tirati fuori o almeno ci stia provando. Lo stesso dicasi per la nostra situazione Vietrese.Tanti i sostenitori del cambiamento per tiraci fuori dalla merda amminstrativa degli ultimi decenni.Ma attenzione alla volpe, spesso è in agguato in mezzo a loro!

Iniziativa Sociale..



Informagiovani di Vietri informa che è disponibile in rete il sito ufficilae http://www.inforvietri.it/


Inoltre segnala e promuove una importante iniziativa siociale denominata "La Banca del tempo" di cui si allega il manifesto esplicativo.


Ai ragazzi del punto Informagiovani di Vietri un saluto ed un "in bocca al lupo" per ogni iniziativa tesa a migliorare il contesto civile e sociale del nostro paese.


Vocidipiazza

11/05/2008

Lezione di democrazia.



Dai giornali alcuni spezzoni di titoli per Obama. In neretto ho sottolinetato alcune parole chiave.
Voltare pagina, tanti alle urne, valori di solidarietà, secelta storica, certezze, progetto, percorso,amore per la democrazia.
E' proprio vero che il vero cambiamento, se realmete voluto e sentito, lo decida il popolo.L'America è stata capace di una scelta unica nella sua storia, in modo netto e perentorio.
In altri paesi,dove la democrazia è solo una parola astratta, priva di significato, vincitori e vinti continuano la sfida elettorale anche dopo le elezioni, senza ritegno del proprio ruolo, senza pensare ai problemi della gente. Succede in Italia con Veltroni e Berlusconi. Il voler delegittimare in ogni occasione poteri e decisioni di chi governa al solo scopo politico e lontano da quelli reali .
In America chi vince governa per quattro anni e basta, nel bene e nel male, proprio come hanno fatto con la gestione Bush per ben otto anni. Adesso hanno deciso di cambiare, la vera democrazia ha deciso; niente giochetti, ne piazzate con bandiere e striscioni. Il conto si presenta alla fine. Prendiamo atto e riflettiamo sul vero significato di democrazia.

Dai giornali:

Chiaro e senza dubbi il titolo del Sole 24 Ore: ''Vince Obama, l'America volta pagina'', con un ''Da un secolo mai cosi' tanti alle urne'' nel sommario. Ma e' nel commento che segue che si legge quello che un po' tutti i commentatori indicano come il motivo, forse principale, della vittoria del democratico: la drammatica crisi finanziaria. Il voto a Obama va ricercato, scrive il Sole, in quei ''valori di solidarieta' necessari per superare una catastrofe finanziaria ed economica che ha precedenti solo nella Grande Depressione''. Non c'e' dubbio quindi che per il quotidiano economico ''l'elemento chiave per la svolta di Barack Obama e' stata la crisi economica''.

Il Corriere della Sera apre con un indicativo ''La lunga notte di Obama''. Altrettanto significativo l'occhiello: ''Casa Bianca, scelta storica''. Nel fondo di Massimo Gaggi si parla del ''Roosevelt nero, l'uomo che puo' salvare l'America dal tracollo con un altro 'new deal'''. Obama, spiega, ''ha raccolto larghi consensi tra i lavoratori e i ceti medi usciti impoveriti dal quarto di secolo dell''era Reagan'''. Ma ha tifato per lui ''perfino il mondo della finanza. Smarrita dalla crisi, l'America di oggi ha fame di certezze, ha bisogno di vedere un progetto, un percorso''.

La Repubblica titola: ''Obama verso la Casa Bianca'', con l'occhiello che spiega che ''Le proiezioni assegnano al candidato democratico gli stati chiave. Code record ai seggi: oltre 130 milioni di elettori rallentano lo spoglio''.Vittorio Zucconi, nel suo pezzo rileva che ''''il disastro della presidenza Bush'' e' ''la vera grande sconfitta di queste elezioni 2008 sconvolte dalla recessione''. L'America, con la vittoria di Obama, ''e' tornata ad innamorarsi della propria democrazia, che e' cambiata anche per noi, che le arranchiamo dietro''. Indicativo il titolo dell'edizione on line, evidentemente aggiornata: ''Obama presidente. L'America cambia pelle''.

11/04/2008

Le scelte importanti si fanno a mente sgombra.



Spesso mi capita trovarmi a parlare di politica, sia essa legata i grandi temi d’interesse nazionale che quella più spicciola e pragmatica del nostro comune.
Sembra che le due cose siano senza collegamento con interessi chiaramente divergenti. Parlare dei problemi di attualità politica, come ad esempio quelli della scuola piuttosto di quelli dell’università, a finire a quelli dell’economia, sembra non appartenere alla nostra realtà. Diventa invece prioritario ogni argomento attinente alla politica locale, il toto sindaco e tutte le varie tattiche e strategie in vista delle elezioni comunali, quasi una sfida, un rompicapo a chi azzecca la notizia vincente.
I problemi delle comunità, come ad esempio il buco finanziario nel bilancio comunale e le scellerate manovre in materia finanziaria dell’ultima amministrazione comunale, passano in secondo piano. A nessuno sembra interessare, nessuna discussione o altro che apra dibattiti e tribune.
Al momento ogni interesse è rivolto alla ricerca della combinazione vincente che consenta di sbancare il campo a ogni concorrente e lanciarsi in una nuova, avvincente, avventura amministrativa.
Una vera avventura attende i prossimi amministratori vietresi, ma sono convinto che tanti, presi nel gioco, neanche se ne rendano conto. Un comune fallimentare e con importanti nodi da risolvere, come ad esempio quello della società Vietri Sviluppo, della gestione del personale, del ripristino dell’area demaniale, e ancora, la raccolta differenziata da avviare e per finire al non meno importante, problema della viabilità. Tanti altri ancora per una lista lunghissima e impossibile da elencare.
La politica segna il passo al vissuto di paese. Importanti problematiche di primaria importanza per la comunità trovano ostacoli insormontabili, non per divergenze politiche, com’è da attendersi, ma esclusivamente per incompatibilità relazionali tra le persone. Screzi, antipatie, risentimenti e piccole vendette diventano argomenti prioritari nelle discussioni e ostacolano il vero corso della politica.
Una rappresentazione antica e bigotta di relazionarsi, frutto di un retaggio sociale e culturale che ancora si riesce a esprimere ai giorni nostri. A nessuno sembra interessare la crisi economica del comune, il suo indebitamento, la difficoltà di garantire servizi di base, il tornare a uno incipit di legalità e democrazia. Pochi sanno che il federalismo fiscale non consente alcun ripiano di debiti frutti di gestioni scellerate, ma stringe tutti i cittadini in una morsa fiscale insostenibile e senza possibilità di uscita. Allo stesso tempo riduce i servizi e limita anche quelli più legittimi per una comunità.
Amministrare in questo scenario non è una moda, uno sfizio, una forma di ostentazione sociale per i meno abbienti. Rappresenta una vera responsabilità che non ammette qualunquismo e incompetenze, ma una vera scelta di vita e di responsabilità civile e morale.
Mi risulta, a oggi, che non vi sia una siffatta presa di coscienza, e tra ignoranza e superficialità, si continua con i soliti vecchi retaggi e preconcetti a illudere e promettere privilegi e prebende al fine di un sostegno elettorale.
Il ripiano della situazione finanziaria fuori controllo in una comunità per buona parte “dichiaratamente indigente” e quindi riluttante a ogni forma di tributo, il vero aspetto nodale delle prossime gestioni amministrative. La nuova legislazione in materia fiscale non lascia scampo, il fallimento di alcuni comuni, la dimostrazione. L’altra soluzione che a pagare i debiti siano i nostri figli, nipoti e pronipoti, su cui ripartiamo, come eredità, un debito sociale, un mutuo a vita senza averne mai conosciuti il motivo né le ragioni.
Come dice il mitico Alberoni, le scelte più importanti si fanno a mente sgombra. La soluzione è sotto i nostri occhi, a portata di mano, ma nessuno la vede, perché distolti da stimoli, interessi e personalismi che ci portano sulla strada sbagliata.



I vecchi politici hanno questo limite, perché la loro mente è offuscata da meccanismi di potere che li rende avidi e senza la necessaria lucidità di trovare le giuste soluzioni.
In più, questi personaggi hanno determinato ,nel tempo, dei veri modelli a cui tendere , delle logiche del fare e del pensare che, nonostante il degrado in cui ci hanno relegato, ancora affascinano e addirittura fanno proseliti.
Auspicarsi un vero ricambio di persone e d’indirizzo amministrativo significa avere uomini al timone con la mente libera che, se capaci e competenti, hanno maggiore possibilità di vedere la soluzione ai nostri tanti problemi. La soluzione, per certi versi, è a portata di mano. Basta prenderla con coraggio e convinzione.


10/27/2008

La Piazza...Ufficiale.


La rubrica "Comunicato Stampa" è indirizzata a quanti volessero pubblicare su questo blog documenti ufficiali di partito,associazione, ecc, per renderli fruibili ai frequntatori di questa piazza telematica Vietrese.
Lo spunto viene da un comunicato stampa che la Democrazia Cristiana, sezione A. De Gasperi di Vietri ha inviato per la pubblicazione.

10/26/2008

Discorsi di .......Piazza.



La Politica in piazza. Già,uno slogan che mi ritorna familiare, ma questa volta a pronunciarlo è, nientemeno, che il capo dell'opposizione Veltroni davanti a milioni di persone accorse al Circo Massimo, in una iniziativa popolare che, per partecipazione,rappresenta una vera vittoria della Democrazia Italiana.
In quella piazza tutte le incertezze, le paure, i timori di un presente e di un futuro pieno di nubi.
In quella piazza tanta volgia degli italiani di rimettersi in cammino verso una ripresa necessaria, forse possibile con grande sforzo e sacrificio.
In quella piazza tanta demagogia populistica degli ex-comunisti che confermano come l'opposizione sia il loro ruolo principe, ma che quando al governo, anche di recente con Prodi, hanno contribuito a quel disastro economico e sociale che oggi è davanti ai nostro occhi.
Quella piazza, non tanto diversa da quella che vide padroneggiare Berlusconi nel 2006 a Roma in Piazza S.Giovanni,un simile populismo che inneggiava, dall'opposizione, al taglil delle tasse, alla ripresa dei salari, a posti di lavoro. Un discorso simile e partecipato come quello di Veltroni di oggi, quei discorsi che disorientano, troppo uguali e tanto diversi, discorsi che allontanano la gente a credere nelle politica, nelle parole, nei discorsi, nelle bandiere.
Vi ripropongo quel discorso,tenutosi in un asfissiante "regime" di tassazione a cui ci sottopose il governo Prodi quale unica strada per uscire dalla crisi economica.Quella politica fiscale opprimente che, annunciava la crisi economica di oggi e che dava a Berlusconi il "placet" per la vittoria elettorale con sostegno di impiegati e operai.

10/22/2008

Eutanasia Politica: tra etica e morale.


Che l’amministrazione di Vietri Sul Mare fosse malata, si sapeva da molto tempo. La malattia si è tenuta nascosta a molti, come si fa per i grandi personaggi e autorità. Tanti i medici accorsi al capezzale, specialisti vecchi e nuovi, luminari e …veggenti. Tanti a nascondere la malattia che aveva attecchito quest’amministrazione sul nascere, anzi ancora prima.
Quando non si sono più avute notizie ufficiali circa il suo stato di salute, (assenza di trasparenza) si è capito che le cose andavano per il peggio. Le dimissioni del sindaco, qualche mese fa, un estremo tentativo di rianimare questo malato terminale, che invece, è piombato in uno stato di come profondo.
A questo punto, l’assistenza forzata per mantenere in vita quest’amministrazione ha aperto un importante dibattito sull’etica e morale dell’eutanasia politica. Nonostante che l’amministrazione non avesse fatto sfoggia di questi due importanti valori umani, dimostrando, al contrario, immoralità diffusa, qualunquismo e disinteresse per i problemi del cittadino.
Il paragone mi sembra eccessivo, forse irriguardoso per un problema importante e serio come quella della libertà di vivere, ma se riflettete bene, questi signori comatosi, hanno staccato la spina a noi cittadini da un bel po’, il guaio è che nessuno, fino ad oggi, si è mai opposto a questa morte sociale, (illegalità, assenza delle istituzioni, degrado economico e sociale, truffe, ecc).
La vera morale civica sarebbe che queste persone chiedessero scusa pubblicamente a tutti i cittadini Vietresi per averci lasciato morire lentamente, giorno dopo giorno nell’indifferenza generale. Sarebbe “morale”lasciare la tanto “amata sedia” del potere e liberare finalmente forze nuove, giovani, che siano realmente dentro i problemi di questo tempo e quindi capaci di esprimere reali potenzialità e capacità della gestione.
Questo un auspicio, forse un sogno. La realtà ci lascia prevedere uno scaricarsi di responsabilità e un falso moralismo che rimetta in piedi l’ammalato, addirittura che ricominci a camminare e lottare per continuare il suo gioco di potere. Un vero miracolo, continuare a vivere dopo avere staccato la spina!
Se riproducibili in natura, questi miracoli risolverebbero i veri problemi dell’eutanasia e ogni diatriba sull’annessa etica e morale.
In realtà sono solo artefatti della politica, che non trovano spiegazioni scientifiche, né tantomeno etiche e morali, che Vietri esprime in modo “cattedratico” tanto che, al prossimo ennesimo risveglio dal coma, per tutti loro e pronta la laurea a “DISHONORIS CAUSA”.

10/18/2008

Conclusa la Petizione Popolare


Si è conclusa con successo la petizione popolare "mandiamoli a casa Noi!" proposta dalla Democrazia Cristiana di Vietri.
Vocidipiazza ringrazia tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita dell'iniziativa firmando la petizione on line.
Riporto di seguito
l'articolo pubblicato il 17 ottobre 2008 sul quotidiano Il Nuovo Salernitano inerente a questo argomento.

10/14/2008

Cercasi leader per rinnovare la politica.



I veri leader si circondano di persone motivare e capaci.Mentre i gelosi e gli egoisti tagliano le ali a chi lavoro con loro.
La leadership nel lavoro come in politica non si ottiene con i voti, ma con la capacità del leader di far crescere le persone che lo circondano.
Possiamo affermare che a Vietri, per quello che io possa ricordare,tranne qualche persona capace, non ha mai avuto la fortuna di avere un vero leader politico. Tanta volglia di arrivare al potere e poi,tra egoismo e gelosia, la lotta a conservare la posizione senza curarsi, anzi evitando,che qualche altro si allargasse oltre il dovuto.
I mediocri non affrontano i problemi,non decidono,chiacchierano, promettono, rinviano. Assolutamente non delegano, offuscati dall'idea che qualcuno possa rubare il loro posto.
Chi si preoccupa allora di fare crescere i suoi, di formarli, di farli diventare dei capi? Solo chi si sente tanto forte da poter aiutare gli altri, solo chi pensa più all'istituzione che a se stesso e si considera uno strumento per orientarla ad inventare cose buone e che durano nel tempo. E comprende che, se si circonda di persone motivate, valide e capaci, alla fine ne avrà meriti e riconoscimenti.
Questo una delle cause che ha generato a Vietri una solida gerontologia amministrative trentennale e creato il vuoto intorno che oggi, nella necessità di dovere riformare la classe dirigente,emerge nella sua drammaticità e pochezza.

10/11/2008

Il crack annunciato della Regione Campania

Chi governerà la Regione Campanioa dopo il 2014 avrà da gestire un debito di 126 milioni di euro.Costo pagato per l'operazione 28 mialirdi di euro.Si chima "implicito" nel senso che il debito c'è ma nessuno lo vede, ne viene riportato in bilancio.

Ma chi paga il crack dei mutui? terza parte

Sentite come risponde all'inchiesta l'assessore al comune di Napoli.
In pratica non rispone poichè non è capace a farlo.
comune di area metropolitana!!!!

10/10/2008

Ma chi paga il crack dei mutui?

La roulette dei prodoti finanziari "DERIVATI" ha rappresentato una vera beffa per Regioni, Province e tanti piccoli comuni.Sono 529 enti locali esposti con le banche per avere acceso prodotti derivati senza avere la capacità di monitorare i rischi.Le conseguenze sono ormai catastrofiche per le casse di questi Comuni.
Quello di Valledoria, per esempio, un piccolo comune di 3713 anime per avere sottoscritto un prodotto finaziario "derivato" o "swap", solo dopo due anni e mezzo ha maturato una perdita di 114 mila euro.L'origine è un mutuo a tasso fisso con il Banco di sardegna al tasso di 3,9% rinegoziato a tasso variabile con massimo di interese al 7,35% per ventanni. Si è calcolato che il comune potrebbe avre nel periodo al massimo un vantaggio di 66mila euro, nel peggiore ,però, la perdita di un milione di euro, circa 269 euro per abitante.
Questa la "ruolette dei derivati, accesi dal comune di Napoli, col rischi, quasi certo, di rimetterci 30 milioni di euro.
Sapete chi ha contrattato questi prodotti finanziari in Regione Campania per conto di un importante Istituto Finanziario Italiano? Facile a dirlo, il figlio del governatore Bassolino!!!!!!
Con tutta questa liquidità che passa dagli enti pubblici e privati alle banche italiane, c'è da giuare sulla loro solidità.....

Ma chi paga il crack dei mutui? Seconda parte

E adesso ascoltate bene come vengono gestiti i soldi pubblici dai nostri amministratori.
Prima che un Sindaco dichiara di non avere messo le mani nelle tasche dei cittadini,sarebbe necessario rendere trasparenze l'attività principale del comune: la gestione della finanza locale.


10/09/2008

CITTADINI....




Un proclama alla Cittadinanza scarno e senza alcun contenuto, un metodo che richiama alla mente il periodo dell’assolutismo fascista. Una breve ma grave premessa in offesa ai principali valori democratici di libertà e democrazia a seguire un’imponente autoreferenzialità, una lista di cose che racchiude in se il fallimento di questa classe dirigente e di questo sistema di amministrare lontano anni luce dalla realtà di questi tempi.
Un manifesto dopo quattro anni di amministrazione.
Se è vero che la comunicazione definisce il nostro tempo non in senso accessorio, ma in senso sostanziale e rappresenta l’evoluzione della politica in senso generale, basta per definire “fuori tempo” questa politica Vietrese.
Ogni partito e amministrazione, che si possa definire tale, fanno della comunicazione uno dei momenti fondamentali. Seminari, incontri, congressi, tavole rotonde definiscono forme di comunicazione e coinvolgimento della gente verso i problemi più disparati del nostro tempo, influenzano la politica, ne definisce i programmi futuri.
A Vietri non esiste questo essere civile e democratico. Il proclama del sindaco e dei suoi seguaci la conferma di voler mantenere potere e privilegi sociali e politici, mantenere uno status quo e un modus operandi neolitico com’è tale la loro militanza amministrativa.
Vi fosse stata una regolare trasparenza negli atti amministrativi, quella di un vero paese democratico e civile, si sarebbe realmente valutato IL lavoro dell’amministrazione in termini economici, e tanta baldanza sarebbe stata mascherata da un fallimento amministrativo di cui si cerca ancora di coprirne il disavanzo. Altro che non avere intaccato le tasche dei Vietresi.
Questa falsa, ipocrita e assolutistica politica che bisogna rigettare, un estremo tentativo di mantenere in piedi il fortino che ormai e circondato da un esercito di cittadini inferociti. Siamo ai limiti della rivoluzione violenta per riportare libertà e democrazia nel nostro comune.
Il massimo dell’auo-refernzialità si esprime nel richiamare una parte della cittadinanza attiva definendola “pseudo politica
Una terminologia spesso in uso quando un potere consolidato è disturbato da una parte di cittadini che rivendicano i loro diritti mettendo in discussione l’operato di chi amministra.
Vorrei chiarire al sindaco o chi ha scritto il manifesto, che « L'uomo è per natura un animale politico » (Aristotele) .I politici sono tutti quei cittadini che, non ricoprendo alcuna responsabilità di governo, contribuiscono alla progettualità culturale e civica della comunità. Spesso in questo contesto si formano uomini e donne che assurgono a cariche amministrative e politiche di responsabilità. Il termine “pseudo” o “falso” politico credo che si addica esclusivamente al Sindaco e i suoi seguaci che, nonostante abbiano ricevuto l’investitura politica a “honoris causa” per circa i trent’anni di amministrazione pubblica, non sono riusciti a dare a Vietri quella svolta economica e sociale che immancabilmente pagheremo tutti in questo periodo storico di recessione economica e politica.
Il conto che avete presentato in tanti anni e che ancora continuate, imperterriti, a presentare ai CITTADINI VIETRESI è troppo caro, gonfiato a dismisura in ogni sua voce di spesa, ma la cosa più importante e che non abbiamo più risorse per pagare. Sono stati tutti veri eroi a vivere questo stato di cose, e come dice la canzone di Caparezza:
“ sono un eroe perché proteggo i miei cari / dalle mani dei Sicari / dei cravattari ..
io stringo sulle spese / Goodbye Macellai
non ho salvadanai da Sceicco del Dubai
mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a Snai
io sono il pane per gli usurai ma li respingo
non faccio l’Al Pacino / non mi faccio di Pachinko
non gratto / non vinco / non trinco / nelle sale Bingo
man mano mi convinco che.....
sono un eroe...




10/04/2008

Eroi del nostro tempo...



Quanti sono gli "EROI" come quelli Caparezza canta nel video?
Tanti, tantintissimi, eroi del nostro tempo, eroi della vita quotidiana,eroi che sopravvivono a questa società...
Ma dove saranno i veri EROI, quelli delle rivoluzioni, quelli che destituiscono regimi e dittature, impostori e malgoverno?
I miti degli eroi narrano le imprese di esseri straordinari, dotati di capacità prodigiose, a volte veri e propri semidei. Gli eroi vivono al tempo delle origini, quando le comunità degli uomini non sono ancora organizzate da leggi civili.....
ho bella!!! di queste comunità esistono ancora esemplari, ma di eroi non si ode traccia, anzi, forse si!!

9/30/2008

La Signora di Lourdes.



La soria di una bella Signora verso la quale si nutrivano i più disparati sentimenti,
odio e amore, rispetto e disprezzo,che alla fine della storia ha dovuto accettare la corte del suo peggior nemico.Un matrimonio senza amore, una lezione di Democrazia,con la preghiera a Don Abbondio di lasciare perdere l'Innominato.
Quei matrimoni che nascono male e finiscono peggio!Ma sà da fare,per Lucia e per l'Italia!!

9/27/2008

Il nuovo linguaggio dei giovani.

Per i giovani un messaggio di un loro fan che mi stuzzica tanto per la sua voglia di mettersi in discussione, di lottare contro ogni conformismo, ma principalmente il suo senso di libertà e nessuna paura di cambiare.
Per quanti, poco vicini ai giovani di oggi, potrebbe sembrare un leggero guascone, in realtà affronta i problemi di questo mondo da un interessante punto di vista, toccando problemi fondamentali di quest'epoca: la convivenza dei giovani in famiglia, la libertà economica e la questione sociale . Per me uno spaccato di vita giovanile che mi aiuti meglio a capire questa generazione e mi faciliti il compito nell'affrontare il mestiere più difficile del mondo: il genitore

9/25/2008

Questi Fantasmi.


Eureka (o heureka, dal greco ηὕρηκα) è una parola che significa " ho trovato ". È una famosa esclamazione attribuita ad Archimede quando, secondo la tradizione, scoprì che si poteva calcolare il volume di un corpo di forma irregolare misurando il volume dell'acqua che veniva spostata quando il corpo veniva immerso.
Non so cosa abbiano scoperto di nuovo i sostenitori dell’Associazione Vietri 360°, la fazione del Partito Democratico che si contrappone a quella denominata “Terra e Libertà” degli ex DS.
Una disputa in un Partito fantasma spesso citato, pubblicizzato, cui tanti dichiarano di avere aderito ma che, in buona sostanza, a Vietri non esiste.
Anche in questo caso, si ricorre alla parodia di un gioco, quello del calcio, per denunciare il trasformismo degli ex DS nel tentativo di azzerare fatti e misfatti per apparire candidi e vergini agli elettori Vitresi. Ci vorrebbe anche una maschera, oppure un maquillage alla Berlusconi, perché a Vietri ci conosciamo tutti e tutti sappiamo la storia degli ultimi decenni, ma principalmente i danni provocati dalla gestione affaristica degli ex comunisti.
C’è poco da scoprire, ma anche inutile mascherasi. La storia e i fatti non si cancellano cambiando il simbolo del partito. E poi, che tristezza quel simbolo e quella denominazione! Con un po’ di fantasia si poteva denominarlo “ Destrezza e Sfacciataggine”, almeno si conservavano le iniziali DS e si cancellava finalmente il suffisso “ex” davanti, inutile invocazione a qualcosa che non c’è più.
Dalla caduta del muro di Berlino i comunisti hanno vissuto un vero calvario politico, una via Crucis che li ha portati, in Italia, a diventare una Quercia (forza), poi un Ulivo (pace), adesso, solo a Vietri, Terra (morte), naturale conclusione di un ciclo politico che dura da cinquant’anni.
E allora speriamo che, come Archimede, anche noi Vietresi possiamo gridare EUREKA alla scoperta della formula magica che possa restituirci una vita civica “ regolare”.
Se è vero che le grandi scoperte avvengono almeno ogni cinquant’anni, vedete che con i tempi ci siamo!

9/21/2008

Omertà civica.



Si può condividere o no una petizione popolare, sostenerla o no, libertà di pensiero che apre comunque dibattiti, discussioni, ne decreta l’importanza civica per una comunità.
Questo non vale per quanti, da circa un anno hanno avuto da parlare e discutere su questa piazza.
In un certo periodo storico si faceva a gara a chi riusciva a buttare più fango possibile sulla politica vietrese e i suoi principali attori “storici” ritenuti responsabili della nostra caduta civica verticale. La veemenza dei commenti è arrivata al limite della decenza a tal punto da rischiare querele e denunce varie.
Voi tutti dietro acronimi e anonimato a screditare questo e quello, fare proposte e discorsetti che a volte mi sembravano anche seri e veritieri. Spirito tutto nostrano di manifestare senza avere il coraggio di apparire.
Ipocrisia, tanta, tantissima, il resto vuoto assoluto. Come quella di qualche amministratore che solo poche settimana fa screditava questa politica a tal punto da organizzare manifestazioni e sit-in di protesta. Per coerenza politica questa piazza ha sostenuto queste iniziative con convinzione e puntualità.
Mi sembravano veri, sinceri. Ho creduto che realmente volessero aprire una breccia in questo squallore politico. Era solo impressione. Tutto rientrato nelle regole del vogliamoci bene, alleiamoci insieme che ti darò la sedia promessa.
La mia è delusione mista a rabbia. E ' possibile che non si riesce a reagire a tanto degrado civico e morale. Ancora si spera, ma a chi? A che cosa?
A Vietri siamo in piena emergenza civica, manca il coraggio di manifestare ogni evidente disagio, una vera e propria omertà sociale, espressa evidente su questo blog, quando coperti dall’anonimato, si è sfogata la rabbia di tanti vietresi, ma che poi, al momento di metterci “la firma”, un semplice assenso di quanto esprime il proprio animo, si preferisce salvare quello che ormai non c’è più. La faccia.
Il parallelismo con la lotta alla camorra è spontaneo. Tutti a indignarsi dopo strage e omicidi ma pochissimi a manifestare contro, anzi, se ne diventiamo vittime, alimentiamo con la nostra omertà questo fenomeno malavitoso.
Dove sono finiti gli amici di piazza. Proprio dei begli amici hanno frequentato questo spazio civico, quelli che al momento di dichiarasi, girano l’angolo e non li vedi più.
I miei più sentiti complimenti per la vostra voglia di cambiamento espressa a più riprese su questo blog.
La petizione “Mandiamoli a casa Noi!” un vero test civico che mi consente di affermare con piena cognizione di causa che questa “organizzazione politica” si proporrà con nomi nuovi, tra essi tanti di quelli che scrivevano sul mio blog, una continuità che ci porterà, nel breve, a competere con i comuni dell’interno casertano e napoletano circa assistenzialismo e illegalità. C’è sempre la possibilità di abbandonare tutto e migrare al nord prima possibile.
Voi giovani sarete sempre vittime in mano a questi inetti, scaltri, spregiudicati e insignificanti avvoltoi, forse meritatamente, mentre Noi genitori non possiamo più caricarci l’onere di battaglie sociali e civili che, per il bene del vostro avvenire, spettano solamente a voi.

8/31/2008

PETIZIONE POPOLARE









Ho il piacere di comunicarvi che Vocidipiazza partecipa, quale blog ufficiale, alla petizione popolare "Mandiamoli a casa Noi! promossa dalla sezione politica della Democrazia Cristiana di Vietri Sul Mare.
Questa petizione "ONLINE" affiancherà quella tradizionale per offrire una ulteriore possibilità di partecipazione popolare.
Per partecipare basta compilare la scheda che troverete in fondo al post oppure cliccando sull'immagine in alto a destra. Alla fine dell'operazione inviate la scheda (Submit),quando l'operazione è andata a buon fine vi comparirà la scritta di conferma (data added successfully) e riceverete, in automatico, una email conferma dell'avvenuta sottoscrizione.
Nel chiedere il sostegno a tutti gli amici di piazza, mi auspico che diventiate sostenitori attivi "ONLINE" attraverso la diffusione dell'iniziativa, via email, a tutti i vostri amici e conoscenti vietresi.
Chiunque voglia farsi promotore della normale raccolta delle firme, i promotori dell'iniziativa metteranno a disposizione il volantino e la scheda ufficiale per le firme.




Per informazioni potete inviare email al seguente indirizzo:

vietri@democraziacristianaonline.com



Ai sensi dell'art.10 della legge 675/96 sulla Tutela dei Dati Personali,
La informiamo che i dati raccolti con il presente modulo
verranno utilizzati esclusivamente dalla Democrazia Cristiana
e saranno custoditi con la massima riservatezza.

8/30/2008

I cento giorni.


Berlusconi ha programmato per il suo governo delle importanti azioni da realizzarsi nei primi cento giorni .Interessante iniziativa popolare che realizza una forte immagine e attivismo politico.
A Vietri invece si programmano gli "ultimi cento giorni" poichè nei tre anni e passa precedenti i nostri amministratori avevano ben altri problemi a cui pensare.
Adesso tutti di fretta a voler realizzare programmi "smart" sia maggioranza che oppoisizione, tutti a voler dare un segnale di presenza popolare.In verità serve a garantire una continuità politica che dura da oltre trent'anni e si rigenera sempre allo stesso modo nell'indifferenza generale.
Mi chiedo se possano bastare cento giorni per risolvere problemi procurati in trent'anni? Giochi e giochetti di potere che si ripetono monotoni ma che hanno lasciato un segno indelebile sulla nostra comunità civile.La speranza? Non deve mai morire, magari alimentarla tra ragione e illusione.
"La lotta al cambiamento politico per Vietri deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità ".

(da una mia libera interpretazione di una indimenticabile frase di Paolo Borsellino che si riferiva alla mafia.....)

8/27/2008

Lezione Giorgia Meloni (III Parte)

Lezione Giorgia Meloni (II parte)

Lezione di Giorgia Meloni.



Interessante è la domanda chietsa al vice presidente della camera dei deputati che ha appena 31 anni.
Perchè un giovane dovrebbe iscriversi ad un partito o movimento politico in un'epoca in cui la politica rigetta la partecipazione popolare?
Buon ascolto

Lezione Politica (2 parte)

8/26/2008

Lezioni di politica


Le lezioni di importanti personaggi della cultura e della politica servono ai giovani ma anche a quanti volgliono capire l'evoluzione della nostra società.
Il ministro Bersani si rivolge ai giovani con il linguaggio e la responsabilità dei politici seri e competenti.Queste lezioni van bene sia a quelli di destra che di sinistra se servono a risvegliare nei giovani il senso vero della politica.

Il vero socialismo.


Questo video del socialista Sandro Pertini in ricordo del Dr.Vessicchio,socialista Vietrese di vecchia generazione da poco scomparso. Niente a che vedere con i socialisti Vietresi di più recente formazione che hanno fondato le loro fortune politiche sui cittadini che non possegono una vera libertà favorendo privilegi e diseguaglianze sociale.

8/25/2008

La strada maestra.




L'altro giorno Antonio D'Amato sul suo giornale spiegava che la salvezza di Napoli e della campania sta nel salto di qualità della sua classe dirigente. Come mai il lavoro fatto da Bertolaso e Berlusconi per ripulire Napoli non è stato fatto prima ed evitare la vergogna nazionale che ha fatto il giro del mondo? Quale macigno ha smosso Berlusconi che le classi dirigenti locali non sono riuscite? Silenzio assoluto. Un silenzio che da ragione ad Antonio D'Amato.

Non basta individuare le inadequatezze della classe dirigente se non si individua le condizioni perchè essa possa fare quel salto di qualità auspicato.

La prima condizione è che la politica, il cui primato resta insostituibile,torni a selezionare derwiniamente idee ed energie. Per farlo occorre un confronto tra uomini e donne di ogni età, in uno spazio comune cioè capace di diventare una fucina di idee per i dirigenti. Per dirla in breve il rilancio dei partiti e della loro vita democratica.

Siamo da quindici anni invece, soffocati da partiti personali in cui la cooptazione ha preso il posto della selezione e l'ubbidienza quella della discussione.

Siamo in un disastro democratico di cui nessuno parla e che affonda anche quelle energie valide sul piano personale, ma che nella palude dell'ubbidienza cieca, tacciono e si perdono

Riscoprire il gusto di una politica democratica fatta di discussioni collegiali e di collegiali decisioni

Questa l'unica strada per offrire una risposta all'auspicio di Antonio D'Amato.Una strada impervia che non ha, però, alternativa se non il cortile della squaiatezza e la banalità di ridicole ed inutili dichiarazioni, come quelle sentite in questi giorni nel consiglio comunale di Vietri.

Questo il concetto di "alleati per Vietri",questo il significato di " liberiamola di nuovo". Gli slogan sono validi solo se sostenuti da idee e fatti concreti.Al contrario diventano solo bolle d'aria, come quelle che da anni volano e poi si dissolvono nel cielo Vietrese. Vocidipiazza rilancia le sue ambizioni per una battaglia di coscienza civica e morale.
















8/24/2008

I Giovani e la Politica.



La partecipazione è un’arma formidabile nella battaglia per il cambiamento di una realtà spesso insulsa, insoddisfacente, dominata da avidità e sete di potere.
Nella mia determinata convinzione sulla necessità di un radicale cambiamento politico e culturale per determinare una necessaria inversione di tendenza in un paese alla deriva sociale e democratica, inizio un percorso che si rivolge in particolare ai giovani, anello fondamentale di questo processo, ma anche a quanti della comunità civile, presentano quel germe civico per comprendere la necessità di dare una “scossa” epocale a questa nostra ridente ma asfittica comunità.
Un modo per cercare di far comprendere l’importanza e la difficoltà di iniziare un percorso politico serio e responsabile. Comprendere i rudimenti della politica è essenziale per i giovani che vogliono avviarsi in questo percorso. Comprendere questo con l’aiuto di quanti hanno fatto della politica la loro vita professionale, veri cultori ed intellettuali, ma anche tanti giovani che hanno della politica una visione moderna e di rilancio della nostra società.
In questo ambizioso intento, con le mie ricerche dalla rete, cerco di elaborare un percorso di sensibilizzazione dei giovani alla politica, quella vera. La politica della solidarietà, della collettività, del bene comune, della legalità del sacrificio.
Da questa visione, magari con i dovuti approfondimenti in materia, avvicinarsi alla politica rappresenta un momento di profonda riflessione, che lascia il posto alla semplicità e troppa faciloneria con cui vi si approccia nei nostri comuni. Spesso l’intima gratificazione, la voglia di protagonismo, la cooptazione per interesse personale,l’ingenuità , la presunzione e spesso l’ignoranza di quanti pensano che basta un buona idea, tanta buona volontà e ottimi principi per determinare un percorso politico.
Il termine “improvvisazione” misto di inesperienza e superficialità, è quello che da anni ispira tanti giovani alla politica, specie negli ultimi anni, dove l’assenza di organismi storici preposti alla loro formazione, intendo i partiti e le parrocchie, sono venute meno .
L’improvvisazione che palesemente emerge nella gestione di questa ultima amministrazione Vietrese, che si è manifestata in tutta la sua espressione negli ultimi mesi. Il timore che si possa continuare a perseverare in questo filone è grande e reale, un rischio enorme per le generazioni future e per i giovani di oggi.
La presa di distanza dalla politica è la chiara risposta dei giovani che da questa politica auto referenziante continuano a ricevere segnali negativi e di rigetto. Il pessimismo è generale e tanti preferiscono restarne alla larga. Quando poi decidono di avvicinarsi, magari partecipando a qualche consiglio comunale, ho timore che i metodi e le procedure in uso, le idee, il modo di esprimersi di taluni consiglieri comunali, la lentezza, le demagogie, finiscano per sortire l’effetto contrario: quello di allontanare i giovani ancora di più dalla politica.
Per quanti hanno assistito al teatrino messo in scena a Vietri negli ultimi consigli comunali, il concetto della politica risulta aberrante e fortemente distorto dalla vera realtà.
Pensare di fare questa politica significa allontanarsi da quella voglia di cambiamento che i giovani desiderano, ma cadere nella rete di una politica che illude, usa e butta via le potenzialità dei giovani.
Mi snto di allegare un articolo di Piero Calamandrei sulla Costituzione Italiana del lontano 1958 ma tanto attuale anora oggi, forse ancor più drammaticamente se si attiene ai giovani e la politica.

8/20/2008

Bentornati



Bentornati a tutti gli amici di piazza.Devo ammetter che la piazza mi è mancata tanto, ma in compenso la vacanza è servita a smaltire le tossine accumulate in precedenza.
Dedico i primi post agli aspetti più salienti che hanno particolarmente segnato questi giorni di relax. La politica, Vietri e quanto più vicino a Noi è troppo lontano da questi profondi sentimenti e riflessioni estive.

Gandhi

Il video di Gandhi il mio più interessante spunto estivo di lettura e di riflessione.
Non è possibile eliminare la violenza uccidendo coloro che la compiono, ma eliminando le ragioni per cui gli uomini sono portati a compierla..

Il video pubblicizza l'audio di un discorso di Gandhi ritrovato in questi giorni.Oggi più che mai, una riflessione di tutti.

8/16/2008

Padre Pio

In occasione del quarantesimo anniversario dalla morte di Padre Pio è stata riesumata la sua salma e resa visibile a tutti i fedeli nella chiesa di S .Giovanni Rotondo. Una tappa estiva che mi ha profondamente toccato l'anima.
Vedere questo video nella solennità della vista ha rappresentato un momento di grande partecipazione emotiva.
Inutile dirvi della folla di fedeli giunti in quel luogo sacro da ogni parte del mondo..

7/24/2008

Arrivederci a presto.



Dopo otto mesi di commenti, opinioni, proposte e tanto lavoro, anche Vocidipiazza ha deciso di prendersi una meritata vacanza. Le cifre totalizzate nei contatti sono stati oltre ogni mia rosea previsione. Grazie a tutti voi il contatore ha totalizzato più di 11.600 pagine viste per un totale di oltre 7.000 visitatori.
Forse il merito di questo blog è stato quello di rigenerare nei cittadini, specie i giovani, la voglia di ritornare a parlare del nostro paese, dei suoi tanti problemi e favorire una partecipazione attiva.

Ovviamente le tante avversioni da parte di quanti traggono benefici dall'inezia della gente, pertanto hanno identificato in queste pagine di libertà e democrazia una seria minaccia per i loro, poco edificanti, propositi. Tanti altri sentimenti avversi(invidie, gelosie,presunzione,ecc) sono leggittimi, specie a Vietri, dove chi si propone con nuove idee, viene guardato in cagnesco dai gestori del qualunquismo locale.
Giudizi, considerazioni , ma specialmente suggerimenti, li lascio a Voi poichè non sono prorio la persona più indicata per parlare di Vocidipiazza, il mio diario pubblico a cui sono particolarmente legato.
Tornerò verso gli inizi di settembre deciso e determinato come sempre, certo del vostro sostegno e collaborazione. Magari con qualche novità!
Non mi resta altro che salutarvi, ringraziarvi di cuore e soprattutto augurarvi :

7/22/2008

Il dilemma estivo....


Il mare è di destra o di sinistra?
Non me lo chiedo, ma di certo è democratico.
Tutti lì con stesse pose, panze, trucchi per sfoggiare il bicipite, ringalluzzire il gluteo, brillantinare il femore.
L’occhio languido del tampinatore-finto-distratto che sgomma dalle curve della consorte, uguale appunto nella sorte mentre fa boccuccia al gallo.
E sì, diciamocelo, tra tante bocche e becchi c’è un po’ di confusione.
E anche le parole si adeguano: “in media, sotto l'ombrellone scappa una battutaccia ogni 15 minuti dato che il 37% degli intervistati considera l'estate la stagione più favorevole al genere”. Gasp! E poi la musica: sapore di mare, vamos a la playa, un’estate al mare, voglio andare al mare, abbronzatissima, mare mare… Insomma, è arduo sottrarsi alla gravitazione di quei tre o quattro baricentri marini, e noi lì, in apparenza tutti uguali, e ognuno col suo mare dentro il cuore che, si sa, ogni tanto gli fa sentire l'onda…
Beh, buone vacanze.

7/21/2008

La società "Liquida"



Ritengo l'editoriale di Alberoni sulla "Società liquida" degna di riflessione . Si deve a Zygmunt Bauman il concetto di società liquida.Conferma la necessità di una revisione politica amministrativa sulla base delle competenze e capacità individuali.
Conferma la necessità di una mobilitazione civica , indispensabile anche per Vietri, una vera guerra civile, per smuovere le coscienze verso un cambiamento politico e culturale che ci sollevi dal baratro della recessione.
Il federalismo fiscale, ormai alle porte, non perdonerà amministrazioni inette ed incapaci. I cittadini pagheranno con tributi le scelte scellerate e clienterali che metteranno a nudo le pochezze di tanti amministratori pubblici.
Il rischio per i comuni del profondo sud, schiavi di sitemi feudatari, che ritornino i moti popolari per rivendicare i beni e servizi pubblici di base.
Per diventare "solidi"ci servono amministrazioni pubbliche snelle, un sistema giudiziario rapido, un sistema fiscale equo, una informazione seria, una educazione rigorosa, una scuola e una università che producano altissime competenze. Occorre dare opportunità ai capaci, incominciando dalle donne oggi ancora discriminate. Dobbiamo creare una mobilitazione come se fossimo in guerra, per cui tutti fanno meglio, lavorano di più, studiano di più, inventano di più. Non ci sono più margini per i chiacchieroni, i fannulloni, i ritardatari, i cinici..

7/19/2008

LA NUOVA GIUNTA AL LAVORO.



Dopo mesi finalmente eseguita la delibera comunale:
VIETRI BLOCCA I TIR SULLA SS 18


(QUALE ALTRO TITOLO DARESTI A QUESTA FOTO? )