10/10/2008

Ma chi paga il crack dei mutui?

La roulette dei prodoti finanziari "DERIVATI" ha rappresentato una vera beffa per Regioni, Province e tanti piccoli comuni.Sono 529 enti locali esposti con le banche per avere acceso prodotti derivati senza avere la capacità di monitorare i rischi.Le conseguenze sono ormai catastrofiche per le casse di questi Comuni.
Quello di Valledoria, per esempio, un piccolo comune di 3713 anime per avere sottoscritto un prodotto finaziario "derivato" o "swap", solo dopo due anni e mezzo ha maturato una perdita di 114 mila euro.L'origine è un mutuo a tasso fisso con il Banco di sardegna al tasso di 3,9% rinegoziato a tasso variabile con massimo di interese al 7,35% per ventanni. Si è calcolato che il comune potrebbe avre nel periodo al massimo un vantaggio di 66mila euro, nel peggiore ,però, la perdita di un milione di euro, circa 269 euro per abitante.
Questa la "ruolette dei derivati, accesi dal comune di Napoli, col rischi, quasi certo, di rimetterci 30 milioni di euro.
Sapete chi ha contrattato questi prodotti finanziari in Regione Campania per conto di un importante Istituto Finanziario Italiano? Facile a dirlo, il figlio del governatore Bassolino!!!!!!
Con tutta questa liquidità che passa dagli enti pubblici e privati alle banche italiane, c'è da giuare sulla loro solidità.....

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