12/28/2009

Il volto del 2009:Neda


La rivoluzione corre sui Social Network .Da Facebook a Twitter la risposta di libertà alla censura della dittatura Iraniana . Link,filmati ricevuti da "stringer" e non da professionisti della notizia.I giornalisti stranieri sono ormai stati tutti espulsi  dal paese, quelli di regime non possono riprendere ne fotografare per i giornali.
 La voglia di libertà corre sulla rete,alimenta speranza e inquietudine.
La guerra per la libertà continua ancora oggi, nel terzo millennio. Neda Soltan la studentessa uccisa nel giugno scorso aveva soli 26 anni. Fu raggiunta da un colpo sparato dai miliziani mentre manifetsava in piazza.
La sua foto e le immagini del suo volto insaguinato riverso sull'asfalto è diventata  un'icona globale.
Mentre la politica internazionale non riesce a trovare la giusta soluzione al problema Iran, i giovani Iraniani sono pronti a sacrificarsi per quello che tutti Noi non siamo in grado di dar loro: la Libertà.

12/25/2009

Ode alla Vita.

Quest'anno vogliO farvi gli auguri con una "perla letteraria". La Poesia di Neruda sotto riportata ci aiuterà sicuramente ad affrontare il nuvo anno con ancora maggiori stimoli e serenità.

Ode alla Vita

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i", piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.


Lentamente muore chi non legge, chi non viaggia, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.


Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.



Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità...

PABLO NERUDA




BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO.

12/24/2009

Aspettando Mose'

Dove sarebbe nato Gesù Bambino ? in una fabbrica presidiata o in una casa dove si è perso il lavoro? tra giovani disoccupati o tra le persone che su un barcone cercano di fuggire dalla miseria, dalla guerra e dalla persecuzione? in una baraccopoli o in un villaggio dove si muore di fame , di malattie e di miseria? Forse si sarebbe accampato vicino a un campo Rom o in prossimità di un cartone dove dormirà anche questa notte un senza dimora?
Di certo non in uno dei salotti buoni dove si brinderà a base di vini costosissimi e nemmeno nei luoghi dove manca l’attenzione all’umano, ai suoi problemi , ai suoi bisogni e alla sua dignità
Oggi Via Mercanti di Salerno era un oceano di persone.I bar con ammiccanti aperitivi  mi richiamano alla mete le feste in casa di trent'anni fa: panini, tartine, olive,frittelle varie, e tanto vino . Altro che aperitivo, un vero cenone di calorie. La musica imperava in ogni posto,nessuna melodia natalizia, ma tanto baccano da discoteca. Mi sono cheisto cosa avesse a che fare tutto quello con il significato del Natale!! Da buon Cristiano ho cercato un momento di fede nella vicina chiesa del Crocifisso: era CHIUSA. Ma come, mi sono chiesto, nel giorno della vigilia della nascita di Gesù, la festa religiosa per eccellenza, la chiesa non manifetsa tutta questa sua gioia a suon di canti e di campane? Abdiga al suo ruolo di protagonosta di questo giorno a commercianti e gente inferocita dalla voglia di spendere e divertirsi?
Aspetto con ansia che Mosè riscenda dall monte, ormai tutti hanno tradito la sua parola per vivere nell'ozio e nel peccato, tra tartine, luci variopinte, frivolezze e ...bollicine. Sarà diffcile riportare la gente a seguire l'esempio di Gesù, a meno che , come allora, non farà sentire in modo tangibile la sua ira!!
In questo blog si parla di impegno sociale e civile, non oso utilizzare  il termine Politica perche sarebbe un sacrilegio verso il suo vero significato. Per capire cosa c'è dietro lo sfascio della politica e quindi della nostra società, bastava recarsi in Via Mercanti  questa vigilia di Natale. Spunti e riflesioni non sarebbero mancati.
A voi tutti un Sereno Natale in pace e serenità.
Vocidipiazza

12/21/2009

La Trippa di...Oggi.



Che ingenui gli abitanti di Roccasecca. Con la loro umiltà prestavano il fianco ai parlatori da palco che consci della loro ignoranza, si dilettavano a prenderli in giro con discorsi vuoti e tante inutili promesse.
Che delusione quando Antonio La Trippa scopre la verità. Quasi la gente e dispiaciuta, incredula. In fondo credere a quei signori vestiti di giacca e cravatta che sapevano parlare tanto bene da non essere compresi era bello, li faceva sognare una vita diversa. A queste umili persone bastava anche la sola speranza di vaghe promesse.
Tanto tempo è trascorso ma le cose continuano a essere quasi le stesse. Il palcoscenico è lo stesso, la platea anche, ma forse meno ingenua e più attenta. Oggi sul palco sono tutti d'accordo, un coro unisono di voci, tutti insieme contro il nemico (politico). I falsi problemi, solo il pretesto per ben altri obiettivi, propaganda ignobile senza alcun rispetto per i cittadini.
Antonio La trippa sul palco oggi non ci starebbe bene, sarebbe una voce stonata, dichiarato folle e traditore, oscurato nelle sue nobili intenzioni di dichiarare la verità. In fondo La Trippa di oggi non sarebbe neanche tanto stimolato a una simile performance, perché le verità neanche la gente di oggi le vuole più sentire.

12/13/2009

Panta Rei....

« Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va. »



(91 Diels-Kranz)


Un saluto agli amici di piazza. Non sono sparito e mi dispiace che in questi giorni impegni mi hanno portato lontano dal nostro paese.
Ho la fortuna di "staccare la spina" molto spesso e questo mi consente di guardare le cose anche da altre prospettive.
Ricevo la comunicazione di una interessante iniziativa che si pone l'obiettivo di vivacizzare il centro di Vietri in questi giorni che precedono il Natale. Le tradizioni culinarie Vietresi abbinate all'artigianato ceramico e alla riscoperta dei luoghi e borghi del centro mi sembra un progetto molto apprezzabile e per questo degno di sostegno e di partecipazione. Il Sistema Vietri ha bisogno delle idee e di collaborazione di TUTTI per valorizzare al meglio il tesoro naturale in cui viviamo per poterlo proporre con competitività e qualità. Altri comuni vicini stanno già da qualche tempo investendo in questa direzione. Vietri non può perdere questo treno.
La mia attività amministrativa è rivolta essenzialmente alla tutela e riqualificazione del territorio dal punto di vista urbanistico come momento fondamentale di sviluppo Vietrese. Il recupero del nostro patrimonio naturale sarà per queste associazioni di cittadini impegnati nel sociale una chiave di volta per meglio valorizzare ogni iniziativa turistica, sociale e culturale.
Questa la ragione principale che mi vede lontano dalle posizioni degli altri Consiglieri Comunali di opposizione a riguardo al progetto PUE di Marina. Questa mia posizione è nota e manifesta e avrà indotto nella scelta di tenermi fuori dalla protesta di piazza. Lasciando perdere giudizi sui comportamenti relazionali che non attengono alla politica, ci sono altre ragioni che mi vedono lontano dal condividere l'iniziativa degli amici Amministratori:
1) Ho rispetto della gente e dei cittadini, per questo ragione, prima di chiamarli a raccolta per protestare su questo e quel problema, si deve avere l'onestà intellettuale e politica di avere condotto ogni sforzo di risoluzione nelle sedi competenti. A parte il sottoscritto con una delegazione della Democrazia Cristiana, non mi sono riunioni e tavoli tecnici, né richieste in tal senso, che vedesse maggioranza e opposizione insieme a ricercare le migliori soluzioni per sopperire a piccoli vizi procedurali. Recuperare carte e documenti tecnici che potessero provare mancanze e deficienze normative, mi sembra essere nel ruolo della minoranza, ma l'utilizzo delle stesse in modo strumentale con il rischio di vanificare il progetto mi sembra non appartenga al ruolo amministrativo.
2) Piaccia o no, quando si monta una protesta politica verso un problema, è necessario non appartenere personalmente a quel problema. Si chiama "conflitto d’interessi". Oggi questo termine è noto perché colpisce la figura del Presidente Berlusconi, ma da sempre motore della politica a ogni livello.
E' un discorso di credibilità, per questo andava demandato a chi dello schieramento fosse esente da questo conflitto. In modo diretto e indiretto, sul palco almeno il 50% era in questa condizione.
3) Fare opposizione sui problemi e non attaccare indistintamente la maggioranza, o peggio chi la rappresenta.
Non appartiene al progetto di cambiamento che la Democrazia Cristiana di Vietri si auspicava per la ripresa del nostro territorio, ma che si trovi con amarezza a verificare. Senza questa essenziale premessa nessun progetto politico ci vedrà collaborativi. Mi dispiace per quanti ci hanno sottovalutato e creduto di coinvolgere nella solita politica "di bottega".
Mi auguro che questa nostra chiara e trasparente posizione possa rappresentare un riferimento per quanti vogliono contribuire a migliorare Vietri e rimanere fuori dai vecchi giochi d’interessi e personalismi che hanno contributo a creare un contesto degradato nelle più semplici espressioni civili e sociali.
Inoltre voglio ufficialmente esprimere i miei auguri alla PDL Vietrese, finalmente costituitasi in modo ufficiale. La presenza del Presidente Cirielli, l'importante vidimazione. Mi sia consentito di evidenziare la caduta di stile politico non invitando la Democrazia Cristiana alla manifestazione d’inaugurazione della sede. Ricordo che questo partito ha contributo con coerenza e lealtà al successo della PDL alle ultime elezioni provinciali. Il sottoscritto può certificare di avere contribuito con 425 voti, cosa che nessun neo dirigente locale potrebbe farlo con tale precisione.
Sottolineatura che conferma i limiti di una politica locale che utilizza un proprio protocollo, speso basato sulle persone, per questa da sempre abbandonata a se stessa dai partiti, come nelle ultime elezioni amministrative, perché ritenuta troppo locale e di scarso interesse politico e di consenso.


Vocidipiazza

12/03/2009

Credo fare cosa gradita all'amico Gianluca Solimene pubblicando , come in precedenza, il nuovo comunicato che gentilmente ho ricevuto via mail:

Sabato 5 dicembre ore 12.00 apertura sede ufficiale gruppo PDL misto - Giovane Italia

C.so Umberto 82 Vietri sul Mare (SA) di fronte Bar Centrale

Relazione sui temi attuali che riguardano la nostra comunità e analisi dell'operato della amministrazione Benincasa
relatori:

avv.Michele Sarno
capogruppo PDL Vietri sul Mare
cons. Carlo Sciortino
cons. Cesare Marciano
capogruppo Progetto Vietri
cons. Ciro Pica

l'occasione è gradita per porgerVi disitinti saluti

Gianluca Solimene
presidente Giovane Italia Vietri

12/02/2009

Caduta di stile, assenza di Valori.

Erano quattro amici al bar dopo lo sfascio del vecchio Psi e l'esilio a Hammamet di Bettino Craxi, poi si sono riorganizzati e hanno trovato asilo sicuro in Forza Italia (prima), e nel Pdl (dopo), e oggi formano una piccola galassia con tanti pianetini all'interno del Popolo della Libertà.
Questa la storia recente del Partito Socialista Italiano tanto da non capire le reazioni del Sindaco Benincasa, prima ironiche e poi decise ed energiche come nel suo stile, quando il Consigliere Marciano ha pubblicamente comunicato il suo passaggio nel PDL.
La risposta di Mancini. Un nome legato alla storia del PSI, dopo il suo passaggio nel PDL:

Era una sinistra in cui militava De Martino, Pertini, Saragat. Non certo Di Pietro, Marco Travaglio e Sabina Guzzanti. Se la sinistra è questa, io sono di destra. Ritengo però che il mio percorso sia coerente: siamo in un sistema bipartitico, non bipolare, e per un socialista è coerente stare dalla parte di chi fa le riforme e non da chi alimenta i livori di piazza.
Pur non ritrovandomi nel percorso politico del Consigliere Comunale Cesare Marciano, era doveroso che dal Consiglio Comunale arrivasse un attestato di stima e di rispetto per la decisione politica, ma principalmente per una persona che da anni è presente nel ambiente politico locale.
Il rispetto della persona e delle proprie idee non è di destra né di sinistra, ma è legato alla sensibilità culturale, etica e cattolica di ogni essere umano. Questi valori non sono stati espressi dalla maggioranza consiliare in questa circostanza.

11/29/2009




Quando nasce, un giornale bisogna gioire perché rappresenta un piccolissimo ennesimo parto di democrazia e libertà.


Il Vietrese si presenta. L’ho immaginato proprio come l’avete visto. Enorme è stato l’impegno per materializzare questo progetto. Adesso siamo contenti e soddisfatti. Speriamo che possa essere apprezzato, almeno per l’impegno e le finalità che lo strumento si prefiggono. Voglio ringraziare quanti hanno collaborato per la sua realizzazione.
Il Vietrese è parte integrante del processo di cambiamento politico che avevo immaginato. Per questa ragione rappresenta uno strumento di tutti i Vietresi. La voce di quanti vorranno manifestare disagi, formulare proposte e segnalazioni nei più svariati indirizzi, per quelli che vogliono fare apprezzamenti per un impegno pubblico rispettato.Notizie in libertà, alimento del dialogo democratico per  favorire un senso di collettività svanito, forse mai esistito.
Nessuna presentazione ufficiale. L’ingresso in punta di piedi in una comunità che subisce da troppi anni promozioni civiche che hanno celato ben altre finalità.
Abbiamo voluto idealmente consegnare la prima copia al Presidente del Consiglio Comunale, dott. Mario Pagano, al Sindaco Avv. Franco Benincasa in un incontro”non ufficiale” tenutosi sabato 28 novembre 2009 presso il Comune di Vietri in un clima di serena cordialità. All’incontro erano presenti l’Assessore Giovanni Di Mauro e il Consigliere Comunale Luigi Avallone.
L’incontro, richiesto dalla Democrazia Cristiana-Unione di Centro di Vietri, aveva anche la finalità di affrontare alcuni problemi del nostro paese, ma principalmente è servito a richiedere chiarimenti sul progetto PUE di Marina, tanto discusso e chiacchierato in questo momento.
Il Sindaco Benincasa con estrema disponibilità ci ha illustrato i vari passaggi del progetto nei suoi aspetti nodali con l’ausilio di documenti tecnici pertinenti, specificando nei dettagli le modifiche intervenute con le prescrizioni dell’Autorità di Bacino in ottemperanza alla dlg che ridisegna l’urbanistica del territorio sui rischi di calamità naturali. Nonostante questi sopraggiunti obblighi di legge, il Sindaco Benincasa si ritiene soddisfatto delle modifiche apportate che mantengono in piedi la finalità del progetto, in altre parole la riqualificazione della frazione Marina, ma soprattutto salvaguardano le attività lavorative preesistenti.
Il Sindaco riferisce inoltre che piccole modifiche al progetto saranno evidenti anche dalle tavole tecniche. Questo consentirà una lettura definitiva e meglio evidente degli sforzi prodotti per evitare ogni forma di contenzioso sia esso legittimo che speculativo da parte dei privati imprenditori.
Dopo circa due ore d’intensi colloqui, ci riteniamo soddisfatti dell’incontro e delle informazioni ricevute dal Sindaco. Questo vuole rappresentare il modello di fare politica del nostro Partito, il dialogo per favorire le legittime attese dei cittadini e non alimentare atteggiamenti pretestuosi e di contrasto, spesso legati a motivi d’interessi personali e di partito a scapito della comunità.
Senza una vera apertura al dialogo e al confronto il cambiamento di indirizzo amministrativo, tanto auspicato per il nostro comune, sarà difficile che si realizzi. Il nostro sforzo politico guarda in questa direzione, sperando di poterlo condividere con quanti vogliono Vietri “al centro” del dibattito politico.

Salvatore Giordano-
Democrazia Crisiana-Unione di Centro.

11/25/2009


Sabato ore 12.00 apertura sede ufficiale gruppo PDL- Misto - Giovane Italia

c.so Umberto 82 Vietri sul Mare (SA) difronte Bar Centrale

Seguirà una conferenza stampa sui temi attuali che rigurdano la nostra comunità

Relatori:

avv.Michele Sarno
capogruppo PDL-Misto Vietri sul Mare

 Carlo Sciortino - Consigliere Comunale   - Gruppo PDL-Misto
 Salvatore Giordano - Consigliere Comunale  - Gruppo PDL_Misto
 Cesare Marciano -Consigliere Comunale - Capogruppo Progetto Vietri
 Ciro Pica  - Consigliere Comunale  -Gruppo Progetto Vietri

l'occasione è gradita per porgerVi disitinti saluti

Gianluca Solimene
Presidente Giovane Italia Vietri

11/24/2009

L'inganno ambientalista.




Le bugie degli ambientalisti è il titolo di un libro che spiega le vere ragioni che sostengono questi movimenti ecologisti. “Greenpeace si presenta come un'associazione per la difesa dell'ambiente, in verità è una multinazionale che cerca potere politico e denaro. Patrick Moore, membro fondatore e direttore per 15 anni di Greenpeace, ha raccontato al “Sole 24 Ore”: “Oggi gran parte dei leader verdi sono in realtà attivisti politici che si servono della retorica ambientalista per promuovere iniziative che hanno molto più a che fare con la lotta di classe e con l'anti-globalizzazione che con l'ecologia e la scienza”. Kalle Hestvedt, portavoce di Greenpeace, ha detto al quotidiano norvegese “Verdens Gang”: “La verità è che molte questioni ambientali per le quali ci siamo battuti negli ultimi dieci anni sono ormai risolte. Nonostante ciò, la strategia continua a basarsi sul presupposto che tutto sta andando in malora”. Circa la politica di impedire il taglio degli alberi, Moore ha spiegato che “Il movimento ambientalista ha adottato una politica anti-silvicoltura raccontando all'opinione pubblica che si dovrebbero tagliare meno alberi e usare meno legno. Questa, in effetti, è in realtà una posizione antiambientalista perché logicamente incoerente con le politiche che apporterebbero risultati positivi sia per le trasformazioni climatiche sia per la conservazione della biodiversità.”
Anche l’atteggiamento dell’Assessore all’Ambiente di Vietri, Luigi Gorga sembra alquanto contraddittorio circa il taglio degli alberi a Marina. Si è ritrovato schiacciato tra il suo ideale ambientalistico e il pesante fardello di ministro all’ambiente che deve necessariamente difendere le scelte tecnico-politiche del suo governo. Ha prevalso il formalismo politico che conferma quanto denunciato dal libro sul vero obiettivo politico dei movimenti ambientalisti. La bufala verde è la conferma di una politica che ha abdicato al suo originario ruolo di rappresentare le istanze dei cittadini per quelli personali e di partito. A quale Santo bisognerà più rivolgersi?
Vocidipiazza

11/21/2009

L'inno di Mameli "censurato".



La famosa e tanto chiacchierata pubblicità della Calzedonia, che ha proposto l'Inno di Mameli in chiave rivisitata, adattandolo ad un pubblico prettamente femminile, è stata censurata.
Antonella Bellucci, presidente dell'Associazione Difesa dei Consumatori Sportivi, che ha portato avanti la denuncia contro lo spot Calzedonia, afferma che "Era assurdo che l'emblema musicale della nostra Nazione venisse utilizzato a scopi meramente commerciali per vendere calze! Crediamo di aver interpretato in questo modo il pensiero non soltanto di ogni cittadino, ma anche di tutti coloro che hanno imparato ad amare e cantare l'Inno di Mameli attraverso lo sport, in occasione degli incontri delle nostre nazionali ad Olimpiadi e Campionati del Mondo".L'inno non va distorto, quindi, neanche minimamente, perché rappresenta un elemento di identificazione e riconoscimento per gli sportivi.

11/05/2009


Ringrazio il quotidiano "IL MATTINO" di Napoli per avere pubblicato il giorno 3 novembre 2009 la mia denuncia contro il degrado ambientale e civico riferito alla discarica di Via Scavata a Raito.
Il titolo" Rifiuti con vista sul mare a Raito itinerario storico rovinato da una discarica" con tanto di imagine, rappresenti per una volta la realtà Vietrese a dispetto di quella quotidianamente edulcorata dai nostri amministratori di maggioranza.
Breve ma compito il testo" Vietri sul Mare. Denuncia del consigliere comunale Salvatore Giordano di Democrazia Cristiana dell'esistenza di una discarica a cielo aperto nella frazione Raito. «Da circa due anni ho fatto segnalazioni di una discarica di materiale di risulta che occupa lo slargo di via Scavata a Raito e nonostante i sopralluoghi della Polizia Urbana non sono stati adottati provvedimenti di rimozione» ha scritto Giordano che sottolinea che la stradina rappresenta la vecchia via del mare, uno storico itinerario di importanza turistica e culturale. La mancata rimozione ha favorito lo scarso senso civico dei cittadini che continuano ad alimentare la discarica.
Per una volta facciamo emergere la nostra vera immagine, quella delle frazioni degradate e colpevolmente abbandonate, quando invece potrebbero rappresentare una vera risorsa per lo sviluppo culturale e turistico vietrese.Facciamo passare il disimpegno dei consiglieri che da anni speculano ad uso elettorale per poi rinnegare subito ogni impegno preso.
RAITO e ALBORI vivono da anni in mano a veri PREDONI del voto e delle clientele, che mi sento di definire una vera e prorioa "mafia" del consenso.Per chiari limiti sociali e culturali, specialmente quelle dimostrate dai giovani, sarà molto difficile uscira da questa morsa affaristica.
Il mio impegno si nutre della fiducia delle persone che, in modo tangibile, ancora credono e sperano di cambiare il paese.
VOCIDIPIAZZA

11/03/2009

Da Cirino a...Cosentino.

"Se fossi Cosentino farei un passo indietro
ma la giustizia deve garantire tempi certi"
Antonio Tricomi
"Possibile che dal territorio di Casal di Principe provengano ben tre parlamentari?"

«Un uomo politico indagato ha il dovere di fare un passo indietro, ma ha anche diritto a una giustizia dai tempi rapidi. In questa vicenda la Procura ha le sue responsabilità: non agisce né archivia, resta nel limbo». Paolo Cirino Pomicino parla di Cosentino, ma non solo. Il caso che riguarda il candidato in pectore per il Pdl alla presidenza della Regione offre il destro all´ex ministro per una riflessione sulla crisi che segna in questi mesi Napoli e la Campania.
Onorevole, secondo lei Cosentino deve fare un passo indietro?
«Al momento, no. E l´ho detto anche a lui. Però il suo caso va inserito in un contesto generale, diversamente finiamo con il fare dei personalismi».
E qual è lo scenario?
«Napoli e la Campania stanno vivendo una crisi drammatica: sul piano politico, istituzionale, economico. Crisi senza precedenti: lo ha detto anche Napolitano, già da qualche anno. Città e regione, nell´ultimo decennio, non sono più governate. Cosa mai accaduta nel passato. Oggi c´è un vuoto totale, che viene riempito dalla malavita organizzata».
I motivi?
«La scomparsa dei partiti. Dove non c´è più struttura avanza il deserto democratico e si afferma il mare dei personalismi. Tutti siamo stati giovani e tutti ci siamo fatti le ossa: negli organi collegiali dei partiti di destra, sinistra e centro. Da qui sono venuti fuori importanti leader nazionali. Oggi un giovane che vuole interessarsi di politica, dove va? Nei gazebi o nelle file delle primarie?».
Questo lo scenario nel quale si inserisce il caso Cosentino?
«Fermo restando che tutti sono innocenti fino a prova contraria, le sembra possibile che dal territorio di Casal di Principe provengano ben tre parlamentari? Cosentino, Pretenga, Coronella: tutti del Pdl. È come se arrivassero da Corleone: senza offesa né per i parlamentari né per i cittadini. Ma non mi pare che intanto Casal di Principe sia diventato un pensatoio politico. È solo cortigianeria che avanza in un clima di intimidazione generale. Vuol sapere cosa farei se fossi al posto di Cosentino?».
Sì, cosa farebbe?
«Lui il passo indietro non deve farlo, ma posso ricordare che cosa feci io: al primo stormir di fronde, mi dimisi immediatamente dalla direzione della Democrazia cristiana. Questo dovrebbe suggerire a Cosentino l´opportunità politica. Al suo posto anteporrei l´interesse del partito a quelli personali».
La crisi di cui parliamo riguarda destra e sinistra?
«Il centrodestra è caratterizzato dall´involuzione democratica dell´uomo solo al comando, il centrosinistra dalla mancanza d´identità generata dalla follia veltroniana del partito liquido. Dai personalismi senza identità all´autoritarismo: il bassolinismo, ad esempio, ha sterilizzato la grande classe dirigente dell´ex Pci. Tutto ciò è in netta controtendenza con quanto accade in Europa. Dove le identità sono forti: democristiani, liberali, socialisti, ambientalisti. È questo a garantire la tenuta democratica».
(02 novembre 2009)

11/01/2009

Senza Parole ma....canta!.



Il Video che ha fatto il giro del mondo. Una caduta verticale dell'immagine di una città e di una intera regione.Non servono parole, bastano quelle di Roberto Saviano che commenta le scene con il piglio di un cronista sportivo che spiega la tattica di gioco.
Per quanti come me, che si prodigano per battaglie civili e democratiche, l'amara visione di una realtà che,ad ogni livello , sembra prendere il sopravvento nella nostra misera Regione.
Ma cosa fare ? Da anni a queste vicende rispondiamo con una napoletana tradizione: CANTA

10/30/2009

PEC..cati di protagonismo,


Presentata nuova interrogazione all'Amministrazione comunale sul Piano di Emergenza Comunale (PEC)in seguito alla delibera di Giunta n.16 del 28/9/09.
Il Piano, senza una stesura organica e completa, nonostante le scadenze prescritte della normativa vigente,ha però previsto le aree di attesa in caso di calamità.
Mi sembra paradossale prevedere aree di attesa, cioè il luogo dove ripararsi in caso di calamità, quelle a ridosso del mare(campo di Marina) e del fiume Bonea (piazzetta di Molina), maggiormente a rischio in caso di calamità naturali più probabili per il nostro territorio(alluvioni, mareggiate, esondazioni, ecc).
Inoltre il piano deve prevedere aree dove siano possibili vie di fuga e facilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso pesanti. Non mi sembra che la piazzetta di Dragonea abbia queste caratteristiche.
Per quest'ultima mi va di segnalare che la sua ristrutturazione è avvenuta non appena pochi anni fa (anno 2000). Non vedo quale altro intervento vi possa essere di miglioramento, se non pensare a scelte che, come tante altre stanno caratterizzando questa amministrazione comunale, si rifanno alla vecchia politica, al personalismo e alla di promozione politica.
Altre conferme di questa politica fortemente influenzata dal peso elettorale, è lo stralcio di ben 9000,00 dal PEG (Piano Esecutivo di Gestione) per ripulirei il fiume Bonea nel tratto che passa per il Centro di Molina. Tanta sensibilità ecologica non trova riscontro nel controllo degli scarichi che versano nello stesso bacino fluviale, con grave danno di inquinamento per il nostro ambiente marino. Trovare risorse per ripulire il territorio da discariche abusuive ben segnalate,(nella foto la discarica al centro del paese di Raito presente da circa tre anni , regolarmente denunciata dal sottoscritto con interpellanza comunale), diventa invece un problema solamente se queste sono ubicate nelle frazioni senza alcuna "protezione" politica.
Questa mia opposizione sarà di spirito civico e orientata a favorire il "cambiamento" per una gestione delle risorse più equa e che affronti le vere priorità.
Vocidipiazza



La Pro Loco si rinnova.



La Pro Loco opera nel turismo italiano fin dal 1881 e che in piu' di cento anni hanno accumulato in questo campo un enorme bagaglio di esperienze. Esperienze importantissime nel custodire gelosamente le tradizioni popolari che altrimenti sarebbero scomparse, nel tutelare i patrimoni artistici, storici, ambientali, nel difendere le radici culturali degli italiani.
Con questo spirito e tradizione che la pro Loco di Vietri Sul Mare ha inaugurato ieri sera la nuova sede nei locali del Palazzo della Guardia, proponendo una interessante esposizione di opere in ceramica liberamente concesse da numerosi artisti ceramisti Vietresi.
La serata ha visto la presenza di numerosi cittadini, esperti del settore e autorità civili.
Molto soddisfazione nelle parole del vice presidente Antonio Abate che, nel suo intervento di presentazione ha sottolineato lo sforzo economico e l'impegno profuso dal nuovo gruppo direttivo nel realizzare questa importante iniziativa.
La Pro Loco di Vietri si propone una piena collaborazione con gli Enti Pubblici e privati allo scopo di favorire lo sviluppo turistico ed economico del paese.
Vocidipiazza


10/26/2009

Democratici giochi di potere.


Vince Bersani!Vince D'Alema! Vince quella sinistra che vuole rimanere ancorata ai vecchi e rigidi schemi delle tessere, delle sedi, delle bandiere rosse, ecc.. quella sinistra demagogica che ha detereminato il successo di Berlusconi, quella sinistra che non ha voluto mettere in discussione la sua storia , o parte di essa, che continua a parlare di operai, ma a sostenerlo ormai sono parte della borghesia, vecchi nostalgici e giovani studenti ideologicizzati.
Ha perso Franceschini! Ha perso Veltroni!ha perso chi avrebbe voluto una vera svolta democratica del partito, una svolta storica della sinistra italiana che avrebbe messo in discussioni vecchi poteri .
Le due più grandi democrazie del pianeta, di fronte alla crisi economica, si sono affidate ai riformisti: ai democratici americani di Obama o ai progressisti indiani di Sonia Gandhi.
Con Bersani si conserva un partito forte del ruolo storico di opposizione con il guale ha "governato" e continua a farlo con la presenza massiva in fondamentali apparite del nostro paese.
Si dice che ha vinto la Democrazia. Che circa tre milioni hanno espresso il loro voto.Intanto un giornalista del Tempo, anche senza requisiti, è riscito a votere per ben tre volte!!Sul suo giornale mostra i tre tagliandi di votazione in tre piazze diverse!Sara stata una vera votazione Democratica? Qualcuno può escludere che cento, mille persone abbiano votato più volte?
Queste primarie lasciano aperte tanti dubbi di brogli e furbizie che nulla a che fare hanno con la democrazia. Una vera grande trovata promozianale di certo riuscita per un partito "mai nato" e in forte crisi d'identità.
Il segretario di un grande partito deve essere eletto tra i propri iscritti e non da ipotetici elettori .Dai gazebo non emerge alcuna novità, la kermesse è finita, i problemi per la sinistra italiana aumentati.

10/16/2009

Il Cambiamento mancato.

Il termine "cambiamento" ha imperversato nelle recente campagna elettorale Vietrese. Tutti disposti a garantire una svolta, sicuramente non politica vista l'assenza dei partiti, ma di gestione e di qualità di vita dei Vietresi.
Non so se molti si sono chiesti come mai tutti abbiano cavalvcato questo filone promozionale,spesso generico e senza precise intenzioni.
Perchè la gente, in un paese molto influenzato dai favoritismi clienterali di politici e imprenditori che ha governato per decenni, tutto d'un tratto promoziona un cambiamento col rischio di perdere benefici e prebende?
Ormai stiamo abbandonando in modo consapevole la cultura del posto fisso nello stato garantito da politici e sindacati e le ristrettezze di bilancio hanno diminuito il foraggiare i propri elettori,mentre l'incapacità di gestire queste ristrettezzze definisce disservizi pubblici che danneggiano gli stessi cittadini.
Una larga fetta di persone danneggiate a cui fa riscontro un sempre minore fascia di gente incentivate, stà determinando, senza volerlo,un cambiamento epocale anche dalle nostre parti. La politica del fare, tanto cara al nostro Sindaco, molto più di parole che di veri fatti concreti, è un temtativo di gestione del largo consenso che mira alla diminuzione dei disagi sociali in luogo di promesse ormai impossibili.
Valori su cui fare leva, come competitività, meritocrazia, gestione, profitto sono la forza trainate della destra e del cambiamento epocale totalmente assenti nel lessico della nostra amministrazione.
Ho appena accennato alla necessità di controllo nell'ultimo consiglio comunale che hanno ingenuamente ironizzato su questo importante strumento di gestione, attuale se si attiene alla legge Brunetta, da cui si parte per favorire processi di produttività e meritocrazia . A Vietri la Captazio Benevolentiae resiste e rimane l'unico atteggiamento ben presente nella gestione del consenso.
I giovani impegnati in politica devono invece pensare a questi valori per lo sviluppo futuro del paese. E' necessario sostenere una politica di riforme strutturali e favorire gestioni produttive che possano determinare occasioni di lavoro e professionali reali.Sono tanti i comuni a noi vicini che si muovono da anni in questa direzione e rappresentano oggi dei veri modelli di gestione , efficienza e produttività . Sindaci osannati e stra-votati che confermano il cambiamento di fare consenso in politica, essenzialmente fatto di benessere collettivo e non del singolo piacere.
Per Vietri serviva la capacità di un simile CAMBIAMETO che purtroppo non c'è stato. Si continua la gestione con rigurgidi di assietenzialismo , e allora via ai contributi allogiativi, buoni libri, Vietri Sviluppo, bagni termali e tutto quanto serve a mantenere in vita un modello arcaico di gestione, il vero grande problema politico-culturale per una reale svolta economica e sociale di Vietri.
Vocidipiazza

10/13/2009

Antica Marcina unione "di fatto".

Nell'ultimo Consiglio Comunale la maggioranza ci ha fatto trovare sul tavolo la bozza di statuto che prevede l'unione tra i Comuni di Vietri, Cava e Cetara.In pratica la maggioranza ha già deciso  visto che non ha ritenuto sentire la minoranza preventivamente la stesura del documento statutario.
Da un mio approfondimento sull'argomento, rilevo che questi enti sovracomunali  sono abbastanza presenti nelle regioni del Nord Italia e comprende Comuni di piccole dimensioni che, con questo nuovo organismo, favoriscono la gestione dei servizi e ottimizzano le risorse contabili.
L'unione si chiamerà "Antica Marcina" e prevede la sede e gli uffici a Cava dei Tirreni.
La mia perplessità, già espressa in Consiglio Comunale,rappresenta proprio la presenza di Cava nell'unione. La cittadina Metellliana, per le sue dimensioni,vanta una gestione amministrativa molto differente da quelle di Vietri e Cetara.
Più che unione, potrebbe prefigurarsi per Vietri e Cetara una sorta di "Circoscrizione allargata" di Cava e non  unione partetica. Infatti è facile immaginare come per Vietri e Cetara l'influenza amministrativa di una cittadina come Cava possa apportare benefici alle carenti e precarie situazioni in diversi servizi, ma non rieco a capire ancora a quale prezzo per la nostra comunità.
Per il vice -Sindaco Borrelli si tratta di un modo per attingere a risorse regionali previste per questi enti sovracomunali. Bene, allora mi faccio un'altra domanda:serve a Cava attingere a questi fondi se i fatti e le opere pubbliche dimostrano che li ottiene anche da sola? Quale reale scopo potrebbe avere Cava in questo contesto? Come mai tanta sensibilità dei cavesi per noialtri piccoli Comuni?
La contemporanea presenza dei tre attuali Sindaci nello stesso partito  potrebbe fare pensare ad un progetto politico finalizzato ad ottenere altre poltrone a quindi visibilità e consensi.
Di certo l'unione dei comuni di piccole dimensioni fa registrare  importanti e significativi vantaggi sempre nei casi si determinano situazioni gestionali favorevoli.
Per altri, invece, è la scorciatoia  per quei comuni che sono fuoriusciti dalle Comunità Montane per creare altri centri di potere.
E' intuibile pensare che se si amministra male , senza regole e senza capacità il prorio Comune, non ci sarà unione che tenga per riuscire a sopperire ad una simile evenienza.
In attesa di confronti e approfondimenti, Vi chiedo un vostro commento su questa importante decisione che la maggioranza consiliare ha "fretta" di realizzare.

Vocidipiazza

10/12/2009

Opposizione in...Piazza.

Per errore nel mio intervento durante il Consiglio Comunale di ieri ho pronunciato la parola Blog riferendomi al sito del Comune. Immediata la replica dell'Assessore Civale che precisava che il comune non ha un blog.
In verità è cosi, anche se un blog esiste, quello del Sindaco, linkato in bella vista sul sito comunale e gestito da amici alquanto inetessati alle faccende comunali, in pratica nel libro paga del Comune.
Altro passaggio avuoto del medesimo assessore è stato quando in pieno dibattito assembleare, dopo la requisitoria del Consigliere Marciano sui Debiti fuori bilancio, si inventa una telefonata per chiamare l'attenzione del Consilgiere Marciano ed invitarlo nella stanza del Sindaco per "consigli tecnici". Il Sindaco, forse perchè rispondeva proprio in quel momento al Consigliere Marciano,ha fermato la discussione invitando l'Assessore Civale ad un comportamento consono al contesto civico.
Spaccati, frivolezze ma non tanto, di un ennessimo Consiglio Comunale che lascia scivolare i veri problemi e risponde alle interrogazioni sempre e comunque in modo affermativo di impegno e soluzioni anche quando le evidenze sono platealmente contrarie.
Ho avuto la sensazione che non sapessero cosa significa un piano salute, tanto l'evidenza di non conoscere la circolare dell'Ausino in merito alla depurazione e agli scarichi fognari..Il Sindaco rispondeva alla mia interrogazione sul precario stato igienico del territorio, riferendo del lavaggio delle strade in piena estate, forse quelle del centro, glissando sulle altre frazioni. A Dragonea, per la precisione, hanno innaffiato le starde gli assessori della maggioranza. A Raito e Albori, come altrove, nenche questo sono sati capaci di inventare.
Ritengo che qualcosa dovrà realizzarsi per favorire una discussione vera, leale e democratica.Di sicuro questo genere di commedia non giova a nessuno, specialmente alla opposizione, che in qualsiaisi modo formula le proprie richieste, trova sempre le medesime risposte preconfezionate e con il medesimo piglio del Sindaco, aggressivo e prevenuto.
Dopo mesi di incontri adesso credo che si siano ben delineate tante cose e forse anche il modo di fare opposizione. L'atteggiamento frontale del Sindaco,a volte violento, irruguardoso e velatamente intimidatorio è una scelta di condotta che richaima una opposizione uguale e contraria..
Come la legge della fisica, anche le relazioni seguono le proprie regole, spesso ignorate o volutamente infrante, ma una cose sia chiara,con questo atteggiamento non potremo rimanre inerti e impassibili, sarà necessaria una nuova revisione critica e decisa del nostro comportameto in aula e specialmente fuori.
Non sono accettabili  altri teatrini per rispetto del ruolo e della gente che ci ha votato Se i topi e la sporcizia sono liquidati con banale superficialità, preferisco interrogare i cittadini e iniziare una vera opposizione sociale.
Vocidipiazza

10/09/2009

Serve un "bagno" di umiltà.


Ho accolto favorevolmente la decisione della Corte Costituzionale che con grande correttezza e onestà intellettuale, nel rispetto della Carta Costituzionale, ha rigettato dichiarandola incostituzionale la norma "Salva-Berlusconi" battezzata con un eufemismo "Lodo Alfano".

La Democrazia Cristiana di Vietri si augura che una nuova stagione del diritto possa iniziare con OGGI e possa riprendere la procedura del rispetto delle leggi che ispirandosi ai principi costituzionali, difendono e garantiscono tutti i cittadini senza disparità e senza privilegi.
Una mio personale rinnego a chi vuol offendere l'unica legge che governa la nostra Nazione e che tutti devono rispettare e ispirarsi, ovvero la Costituzione Italiana».
Il costume diffuso degli ultimi anni di contestare e agitare la masse a qualsiasi voce contraria ai propri desiderata ha prevalso sulle doti che un uomo di Stato dovrebbe avere. E ha mandato il nostro premier in quello che gli esperti di comunicazione chiamano allagamento emotivo, tanto da fargli dire in maniera sfrontata e oltraggiosa che la Corte e il Presidente della Repubblica sono di parte.
Passi per la magistratura, passi per la stampa, passi per la televisione (sic!), ma questo oltraggio e’ e deve essere per tutti inaccettabile, che provenga da destra o da sinistra. Piaccia o no, soprattutto a chi si propone di essere un rappresentate del popolo, le Istituzioni Democratiche, per la loro sapiente divisione di compiti e responsabilita’, non possono essere contestate, anche se dalla propria parte si è convinti di avere la maggioranza degli italiani.
Questo non e’ accettabile, nel breve e nel lungo periodo. La forza dei numeri legittima a governare lo Stato o una comunita’ come la nostra. Ma in nessun modo legittima a sentirsi autorizzati a contestare o spintonare le altre istituzioni, ne’ a sentirsene proprietari. Anche se ci si crede unti dal Signore…..
. Questo modo di fare, questo vomitarsi addosso insulti usando toni esasperati, che le trasmissioni della domenica, le varie maria de filippi e grandi fratelli stanno diffondendo sempre piu’ nella societa’.. Il Consiglio Comunale di Vietri sembra imitare un  simile modello che va contrastato energicamente, subito, prima che diventi ingovernabile e che rappresenti modello  di una "new politic" da prima serata.
C’e’ bisogno di ricostruire il sistema della politica, prima ancora di parlare di partiti, di visioni, di valori.
E’ un impegno che le persone di buona volonta’, e a Vietri Sul Mare e altrove ce ne sono davvero tante a destra al centro e a sinistra, devono prendere con la societa’. Per il futuro del nostro amato comune e per l’Italia intera».

Consiglio Comunale

ORDINE DEL GIORNO Seduta di Consiglio Comunale del 12/10/2009


1) Uff. Proponente SEGRETERIA GENERALE

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

2) Uff. Proponente SEGRETERIA GENERALE

APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE

3) Uff Proponente SEGRETERIA GENERALE

INTERPELLANZA DEI CONSIGLIERI SALVATORE GIORDANO E CARLO SCIORTINO SU RICHIESTA LOCALE PRESSO LA SEDE MUNICIPALE DA RISERVARE AI GRUPPI POLITICI (PROT.N.14791 DEL 30/9/2009)

4) Uff. Proponente SEGRETERIA GENERALE

INTERPELLANZA DEI CONSIGLIERI SALVATORE GIORDANO E CARLO SCIORTINO SU SITUAZIONE IGIENICO SANITARIA DEL TERRITORIO (PROT.N.14795 DEL 30/9/2009)

5) Uff Proponente CONTABILITA - ECONOMATO

STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO. ART. 193 D.LGS.18/8/2000 N0 267

6) Uff. Proponente LEGALE

RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO EX ART. 194, D.LGS. N.267/2000

7) Uff. Proponente SEGRETERIA GENERALE

APPROVAZIONE REGOLAMENTO CARTA DEI GIOVANI

8) Uff. Proponente SEGRETERIA GENERALE

MOZIONE SULL'IPOTESI DI UNIONE DEI COMUNI DI CAVA DE' TIRRENI - VIETRI SUL MARE CETARA.

10/07/2009


L'amministrazione Comunale di Vietri si adegua  e lancia la proposta di un giornale dell'Ente.
Si chiamerà "IL Gazzettino di Vietri" come riferisce la nota a firma del consigliere delegato alla cultura Giovanni De Simone.
Parlare di giornali e libertà di stampa in questo periodo mi risulta alquanto complicato, anche se di notevole attualità. I vomitevoli quotidiani e periodici di partito e di potere(economico e politico) hanno raggiunto il massimo della loro ingerenza nella libertà di pensiero della gente. La battaglia mediatica contro Berlusconi un'altra pessima trovata della Sinistra che, maschera il vero conflitto d'interesse del nostro Premier, il quale giustamente  afferma che le trasmissioni , come quella di Santoro aumentano il suo consenso popolare.
Ma tornando alla proposta del consigliere De Simone, voglio pensare che questa non sia una nuova trovata populistaica dell'attuale maggioranza che, a dispetto del colore politico, ha attuato una vera strategia mediatica in stile berlusconiano, come megafono di popolarità e consenso.
Articoli su quotidiani locali, altri sul Blog del Comune, convegni, conferenze e lo stesso Consiglio Comunale, rappresentano momenti di propaganda e promozione di questa maggioranza. Il manifesto sui cento giorni un'altra chicca di un  avvilente processo di " promozione mediatica" in chiaro stile Fininvest.
Per ogni punto e virgola si registra la frase "manteniamo gli impegni presi con gli elettori" oppure " nel rispetto del programma elettorale di questa amministrazione".
Adesso non vorrei che anche questo strumento possa rivelarsi un "gratuito" modo per raggiungere le case dei Vietresi con il medesimo stile editoriale, artigianale ma chiaro nel suo scopo.
La mia posizione è di grande apertura verso ogni forma di strumento che sia di informazione, possibilmente  libera da influenze politiche.Se il direttore responsabile sarà nominato con il medesimo sistema adottato fino ad oggi, non voglio anticipare la linea, ma basta leggere il blog ufficiale del Comune per avere un'idea della copia numero O.
Inoltre non sono d'accordo sulla publblicità come forma di sostegno economico al giornale. Essa rappresenta una forma di intreccio tra politica e affari che si esplica anche attraverso queste forme di sponsorizzazioni .
Un giornale che sia organo ufficiale del comune, deve essere fuori da ogni logica di influenza privata.
L'amministrazione comunale non è un'associazione e ne tantomeno un partito, ma un organo istituzionale di rappresentanza dei cittadini (possibilmente tutti) e quindi redigere un bollettino deve rappresentare un vero servizio per il cittadino(comunicazioni, varie, avvisi,). Ogni altro scritto di opinione e/o dichiarazioni rese dai vari amministratori andrà a prefigurare una chiara promozione personale e politica che ritengo assurda, ma allo stesso modo libera e possibile con strumenti  e soldi propri.
In definitiva, al Consigliere De Simone rispondo di non essere entusiasta ma preoccupato per questa iniziativa. Mi inquieta e mi lascia perplesso poichè l'ingerenza della stampa è troppo forte e appetibile ai fini del consenso per rimanere libera e di servizio. E' un esercizio difficile e di abilità che mi vedrà molto attento e deciso.

Vocidipiazza

10/03/2009

Ipocrisia di stampa.



A volte mi chiedo quale libertà hanno i giornalisti che lavorano nelle testate giornalistiche e televisive di proprietà di Silvio Berlusconi.
Quale libertà i giornalisti che scrivono sulle testate di partito.
Quale libertà sui quotidiani finanziati dallo stato e quindi dai partiti.
Quale libertà delle televisioni di stato sotto stretto controllo dei dei partiti.
Quale libertà i giornali di categorie di imprenditori che si rifanno a partiti e quindi ai politici di turno.
Quale libertà.......un vero bavaglio politico dell'informazione nasconde verità e ci mantiene in un mondo artefatto di cui, solo gli eventi catastrofici, quale il crak finanziario, da troppo conosciuto e sottaciuto fino a farci ritrovare sull'orlo del baratro e della vivibilità.
Quale libertà.....spesso anche un foglio ciclostilato di paese la nasconde!
la libertà è coscienza e civiltà, l'informazione è interesse e mercato!
Oggi va in scena l'ipocrisia si stampa!!!


Vocidipiazza

9/29/2009

Un attacco PUE...rile a chi difenda la legalità!

Lunghissimo consiglio comunale che ha dovuto districarsi sul nodo PUE.Il PIano Urbanistico Esecutivo, vanto di questa amministrazione, di quella commissariale , di qualla Marciano,tante paternità e speculazioni politiche.
Nonostante tanti anni trascorsi dalla sua progettazione,gli amministratori che si vantano di tale primato, non sono stati in grado di portare in porto un progetto definitivo che fosse responsivo delle prescrizioni richieste dalla Regione Campania.
Chiedere che il Consiglio Comunale si pronunciasse all'unanimità è stato un atto di presunzione e mancanza di rispetto delle intelligenze altrui.Pensare di redigere in tre minuti una delibera di tale rilevanza, un vero atto irresponsabile di pirateria politica.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio...e quindi una delibera presentata dal Consigliere di Minoranza Cesare Marciano passa dall'essere liquidata come "aria fritta" a mozione da votare con il pieno consenso della maggioranza.
La minoranza, quanto tale, non necessità di unitarietà,ne mai ha dichiarato di esserlo,in questa circostanza porge il fianco alla maggioranza con navigata esperienza.Forse il tutto era già programmato, non sono nuovi alcuni personaggi a tali agguati.
Il tutto con la benedizione dell'avvocato Sarno, che prende le distanze dal problema, quasi a "lavarsi le mani" con tanto di apprezzamento da parte del Sindaco.
Rimangono solo tre peones della minoranza, forse quella vera e coerente, che aveva anzitempo previsto una simile situazione e si è sottratta da una vera imboscata politica, astenendosi dal voto e richiedendo ulteriori chiarimenti in merito ai carteggi tecnici.
Il PUE cosi com'è risulta inadempiente alle prescizioni previste dalla delibera regionale e rischia di saltare, come questa maggioranza che stà vivendo sul merito del lavoro altrui(BIMED, Ex-macello, ecc)e che al primo vero esame di maturità , si ritrova ad approvare un deliberato della minoranza in minoranza.Un gioco di parole, un profondo significato politico che potrebbe alterare gli equilibri in seno alla stessa minoranza.
Il resto del consiglio preferisco non raccontarlo,un monologo del Sindaco che continua a non rispettare tempistiche , regolamenti e nemmeno il garante della seduta, quel signor Presidente del Consiglio a cui più volte il Sindaco si è riferito chiamandolo "amico", un modo per dire lasciami fare quello che voglio che qui comando io!!Una vera caduta di stile e di rispetto per l'istituzione di chi dovrebbe invece farsi garante .
Meditate gente, chi non ha interessi di parte, si ribelli a questo assurdo e pericoloso assolutismo politico che mette in serio rischio la liberta e legalità del nostro comune.
Vocidipiazza

9/27/2009

Più iscritti che elettori.

ROMA (22 settembre) - Per il Pd «c'è secondo me un ascesso, un bubbone, lo dico da medico, che è la Calabria, dove effettivamente ci sono delle situazioni che non sono accettabili». Lo afferma Ignazio Marino a 'Panorama del giorno'. Parlando di quanto è accaduto in un circolo a Catanzaro, il candidato alla segreteria del Pd osserva: «si capisce chiaramente che c'è stato una moltiplicazione; quindi io mi aspetto che da quelle parti Bersani e Franceschini possano anche dimostrare di essere capaci di camminare sull'acqua. Poi, in Campania c'è stato un aumento davvero strepitoso delle iscrizioni: in alcune aree si parla di un numero di iscritti al partito superiore a quello di quanti hanno votato alle ultime elezioni il Pd. Non so - rileva - se c'è un mercato dei voti, ma certamente non ci vuole un uomo di scienza per dire che se ci sono 210 votanti su 160 iscritti, capire che c'è qualcosa che non va. Voglio semplicemente dire a Franceschini che come segretario in carica intervenga e incida questa ascesso, lo svuoti e rimuova i segretari, e faccia garantire lo svolgere democratico del nostro congresso , che è un evento straordinario e positivo, non solo per il nostro partito, ma per il Paese». Marino ritiene che a livello nazionale la sua mozione supererà «il 10-15%, che è un grande successo», aggiungendo: «alle primarie di popolo io penso di avere la possibilità di vincere la segreteria del Pd». (da:Il Mattino)

Mi chiedo come si possa ambire a governare il Paese se il PD ripercorre metodi e sistemi di riorganizzazione del partito di dubbia morale etica e democratica.
Il Partito Democratico continua a fornire l'ennesima prova generale di debolezza e inconsistenza politica. Per mantenere in vita furbetti e affaristi della politica accettano brogli elettorali palesi a scapito di perdere il vero consenso della base, critica e esausta di un partito che non ha mantenuto impegni assunti verso la gente.Se questo avviene all'interno del Partito, pensate cosa sono capaci questi Signori quando sono al potere.La Regione Campania e l'armata Bassolino sono l'esempio più eloquente delle "capacità politiche" di questa Sinistra.Seguono a ruota i comuni che ancora sono sottomessi a questa "Dittatura Democratica" fatta da intrecci di potere e voglia di mantenere uno status "popolare" che ormai neanche più gli operai gli riconoscono (votano LEGA).
Non ho gardito che le elezioni primarie a Vietri Sul Mare si svolgessero presso la sala consiliare del Comune. Ritengo che questa sede istituzionale possa essere teatro di inziative di interersse generale (cultura, sport, spettacolo, ecc) e non di Partito.Che i Partiti svolgano le loro attività nelle loro sedi .Utilizzare sedi istituzionali è un vero atto di arroganza di potere e di scarso riguardo verso i pochi baluardi che, almeno nell'immagine collettiva, rappresentano i pilastri della Democrazia. Pensate se Berlusconi utilizzasse la Camera dei Deputati per un'assemblea di Partito!
Non è nuovo il Sindaco Benincasa a queste "licenza di potere".Gia nella recente campagna elettorale ebbe a richiedere la medisima Aula Consiliare nientemeno che per la presentazione della sua lista elettorale. Qualcuno fece notare che questo non era legalmente possibile e dissolse da simile "leggerezza". Di contro "occupò" il circolo ricreativo Vietrese senza alcuna comunicazione a soci e direttivo, che nel ben mezzo di una domenica mattina si videro estromessi dalla loro sede(i locali sono comunali)per la parata politica della lista del Sindaco, che forse già pregustava il senso del potere"assoluto".
Chiederò prossimamente al Sindaco il permesso per organizzare la Festa Dell'Amicizia con la preghiera di poter esporre le bandiere del Partito dagli accorsati balconi del Comune.
Il dott. Marino fa bene a scandalizzarsi per tanta arroganza e furbizia che lo penalizza nella corsa alla segreteria del Partito. Trattasi di una persona che viene da ambienti universitari e nobili incarichi (insegnamento) per capire di questi costumi della politica che, specie al sud, diventano regole di vita.
La sua ritengo sarà una delle tante testimonianze che non intaccano tali sistemi radicati da troppo e anima della nostra società.

Vocidipiazza.

9/23/2009

Revisione di...comportamento.

In merito al Consiglio Comunale del 21 agosto 2009 dove si votò la nomina del nuovo revisore dei conti, ho ricevuto una gradita risposta dal dr.Celenda che, in riferimento a quanto riferito in aula dal Sindaco Benincasa circa l'assenza di un professionista vietrese idoneo a ricoprire quel ruolo, mi riporta il suo curriculum professionale con copia della sua regolare iscrizione all'albo dei revisori dei Conti.
Precedentemente ho ricevuto lo stesso estratto di iscrizione al medesimo albo da parte del Dr. Aniello Gaeta,altro professionista che da anni opera sul territorio comunale.
Sembra che il Sindaco Benincasa volesse valorizzare ogni professionalità reperibile nel nostro comune, sostiene il dr. Celenda, ma ho verificato che in questa circostanza questo principio non è stato applicato.
Il mio ringraziamento ai Consiglieri Comunali della minoranza per avere speso la mia professionalità "autentica" in quella sede.
Ricordo che dopo la scontata votazione una voce si levò dal coro della maggioranza ironizzando sulla proposta del dr. Celenda, ritenuta non idonea, e per questo strumentale e pretestuosa.

Vocidipiazza

9/22/2009

I Cento......Passi.



La satira è un modo per comunicare.Forse il modo migliore che mi viene per commentare quanto si verifica da 100 giorni al Comune di Vietri Sul Mare.
Da questo mio spazio libero mi sento un pochino simile a Peppino Impastato consapevole di non raggiunge tante persone come riusciva lui con la radio, neanche quelli che vorrei, i vietresi liberi.
Questi scritti spesso invece diventano strumento di giudizio di parte e di bassezze da parte di persone che hanno deciso di abbandonare il buon senso e lanciarsi in un percorso amministrativo mediatico e vuoto di passioni e ideali.
I ragazzi di Cinisi di ideali e passione ne avevano tanta, lottavano e credevano nella giustizia contro un potere corrotto.I tempi sono abbastanza cambiati. La gestione del potere continua ad essere occasione per personali vantaggi e ingiustizie sociali.La cosa più grave è prendere atto di un totale disinteresse per questo,si cerca di partecipare in nome di questo o quel partito, questa o quella associazione (oggi Forum),cooperativa, ecc a "cartelli sociali" discriminanti ad esclusivo (o quasi) servizio del potere..
Mi sarei meravigliato se quel manifesto sui cento giorni della nuova amministrazione(maggioranza) non fosse venuto fuori.La strategia mediatica è partita dai primi giorni. Euforia, articoli, intervistie, esternazioni su ogni banalità o attività di pura normalità.
La normalità spacciata per sudore, lavoro, impegmo mi preoccupa e mi pone serie perplessità sulla capacità dei nuovi amministratori di maggioranza di favorire quel CAMBIAMNETO cui si sono impegnati a realizzare.
Le prove generali dei primi 100 giorni parlano invece di un terribile ritorno al passato,di un totale assedio del Comune in ogni "sedia" possibile ed immaginabile senza alcuna possibilità di replica. Un'azione di forza che ha salvaguardato cordate, amici e parenti, saldato il conto del consenso, e clamorosamnete mortificati i cittadini e i principi democratici.
Purtroppo i risultati evidenti non lasciano entusiasti i cittadini che continuano a vivere nei soliti problemi quotidiani cui si cerca di sfuggire con atteggiamenti deprecabili e di assoluta mancanza di rispetto e responsabilità.
Non sono bastati 100 giorni per togliere dieci auto in sosta dal rione S.Vito di Raito per rendere possibile probabili interventi di soccorso ai cittadini.Non è bastata la mia intrepellanza, scambiata per provocazione o cruccio dei sconfitti. E' stato necessario il decesso di una anziana donna impossibilitata da "auto pirate in sosta" ad un estremo soccorso.
Ma dove sono finiti quelli che volevano il cambiamento, i giovani, i propositi di un paese che ritornasse alla normalità sociale e civile?
Svaniti in appena 100 giorni!Tanti "frizionati" a suon di contributi personali e per la propria famiglia, la propria associazione, la proria impresa.Incarichi ,commissioni, nomine, e quant'altro gestiti come un lucido e ponderato disegno di "potere senza riserve". Diventa troppo alto il prezzo pagato dai cittadini che si sentono ancora una volta raggirati da chiacchiere e promesse elettorali.
Impastato diceva che in fondo per tutte le cose, anche le peggiori, spesso di trova una giustificazione per il solo fatto che esistono.La schifosa qualità di vita di chi si ritira a casa dopo una giornata di lavoro è non parcheggia più l'auto, il degrado paesaggistico e ambientale che ne deriva, c'è, esiste, nessuno ricorda più la bellezza originaria, la bellezza...
Io vorrei sostenere la bellezza di vivere in una Vietri pulita, dove ai parcheggi si rincorra la sua alternativa per viverci e arrivarci senza disagi, la bellezza di un mare pulito, una spiaggia senza privilegi, un artigianato di punta,un cammino di sviluppo "sostenibile " e di dignità.
I contributi allogiativi, i buoni libri, le cure termali, la derattizzazione, la raccolta dei rifiuti,ecc. ecc. rappresentano una prassi tecnico-amministrativa che non necesita di estenuante impegno politico.
Generare e diffondere i principi di moralità civile sarebbe degna di esaltazione e fuochi pirotecnici.
Auguri e altri 100 di questi giorni.

Vocidipiazza

9/20/2009

La Domenica delle Salme.



...La domenica delle salme
gli addetti alla nostalgia
accompagnarono tra i flauti
il cadavere di Utopia
la domenica delle salme
fu una domenica come tante
il giorno dopo c'erano i segni
di una pace terrificante
mentre il cuore d'Italia
da Palermo ad Aosta
si gonfiava in un coro
di vibrante protesta ...

9/06/2009

Lezione di stile (cattolico).

Di seguito i due articoli dei tanti letti sulla vicenda Boffo. Quello che è sembrato un gossip in piena estate rappresenta un vero disegno politico-editoriale che vede al centro i rapporti tra stato e chiesa(mondo cattolico).
L'atteggiamento della Chiesa , importante pilastro della nostra società, che vuole mantenersi fuori dai fatti della politica nel rispetto delle regole e concordati, ma che, riconoscendone la sua forza sociale, la politica cerca di tirare in ballo nelle proprie faccende,  ridotte a guerre mediatiche, che hanno ormai completamente sostituito  il terreno del dialogo e confronto democratico e si rincorrono a colpi di scoop pubblicitari sulla vita privata di questo e quel personaggio di spicco, a partire dal Presidente Berlusconi.
In questa guerra del cinico pettegolezzo è rimasto vittima il bravo e professionale Direttore del Quotidiano "Avvenire" Boffo, ma credo con lui sia stato colpito tutto il mondo cattolico.
Ma Boffo esce vincitore morale da questa grottesca vicenda, che nulla ha veramente provato e che si fonda su un documento anonimo. A mio avviso ne esce sconfitta la libertà di Informazione, la politica (sempre più alla deriva) e Silvio Berlusconi caduto in pieno nella trappola politica tesa dai cattoprogressisti che in nessun modo erano riusciti nell'intento di provocare "la scomunica" del Premier.
Vocidipiazza


BOFFO:VINCITORE NONOSTANTE TUTTO.

IL BOOMERANG DI "REPUBBLICA" E "IL GIORNALE".

9/05/2009

Baarìa : la nostra storia,il nostro presente....

Ci sono due Tornatore, ormai lo sappiamo. Uno è quello misterioso e virato in nero di Una pura formalità e La sconosciuta, un altro è quello nostalgico e virato in seppia – come una foto d’antàn – di Malèna e Nuovo Cinema Paradiso (due film che qui si diverte a citare). Quello di Baarìa, l’avrete capito, è questo. Ma, seppur raffinatissimo nella confezione e nella fotografia, Baarìa non è un film patinato. Si parla della storia di un paese della Sicilia, quello in cui Tornatore è nato e cresciuto, dal Fascismo fino agli anni Ottanta. E si vedono i soprusi sul lavoro, su donne e bambini, famiglie che non mangiano da una settimana (e fingono di cucinare qualche frattaglia di carne per non farlo sapere agli altri). In quello che è un affresco corale, che dura tre generazioni, spicca una vicenda alla Giulietta e Romeo: quella di Peppino e Mannina, divisi dal censo (lui non è ricco ed è figlio di un pecoraio) e dalla politica. Peppino è comunista, e affronta lungo tutto il corso della storia prima il Fascismo, poi la Mafia e la Democrazia Cristiana. Per poi trovarsi superato a sinistra dai giovani dei movimenti del Sessantotto.

Baarìa è un film che vive in maniera circolare, che ha l’andamento di una sinusoide, anche per quanto riguarda l’incipit e il finale. Volti e personaggi che scompaiono e riappaiono, temi che si ripresentano più volte durante il film per caratterizzarlo. Come i libri, simbolo di libertà e affrancamento, divorati letteralmente dalla provenienza contadina di Peppino (cioè dalle capre) e simbolicamente dal Fascismo che osteggia la libertà di parola. C’è il cinema, che come sappiamo da Nuovo Cinema Paradiso, ha formato la vita del giovane Tornatore. Anche qui vediamo un ragazzo salvare alcuni fotogrammi delle pellicole. E ci sono le donne, perché in Baarìa c’è anche Malèna (ovviamente Monica Bellucci), la donna fatale che ha fatto parte dell’immaginario di un paese e di chi ci abita. Baarìa contiene anche questi film, perché è il luogo che contiene tutte queste storie. E mille altre, come i personaggi più strambi del villaggio, che con i loro tormentoni (“v’accatto i dollari” di Beppe Fiorello e “la sposa è buona” di Luigi Lo Cascio) caratterizzano i film come fossero delle percussioni, o un metronomo, tornando a intervalli quasi regolari e dando il ritmo alla storia. Baarìa è un film recitato quasi sempre sopra le righe. E non può essere altrimenti, perché quando si guarda indietro nella propria vita ogni cosa sembra più grande, leggendaria, eccessiva.
Girato in maniera impeccabile, Baarìa però è un film che non emoziona come dovrebbe, non scalda quasi mai il cuore, non arriva in fondo a un discorso che aveva iniziato. Il problema è soprattutto di scrittura: una sceneggiatura troppo schematica e didascalica finisce per rendere tutto prevedibile, telefonato. Gli avvenimenti storici sono messi in scena come ci si aspetterebbe, in modi che ci sono già noti o che sono stati già visti. E anche la storia d’amore tra i due protagonisti (in cui spicca la bellezza intensa e magnetica di Margareth Madè) si snoda su binari piuttosto convenzionali. Con Baarìa Tornatore cerca di fare contemporaneamente il suo Amarcord e il suo Novecento, ma non ha la fantasia sfrenata di Fellini. E soprattutto non ha quel senso dell’impegno politico e quel sacro fuoco che fece del film di Bertolucci un capolavoro. Lo scarto tra l’intensità di Novecento e Baarìa è quello tra gli anni Settanta e l’oggi, un’era in cui l’impegno politico è sfumato e la politica sembra solo folclore. Resta la soddisfazione di un cinema italiano che pensa in grande e produce in grande, e probabilmente è in grado di piacere all’estero. E una delle frasi più belle, che parla dei siciliani: la dice Peppino al figlio che gli chiede perché dicono che abbiano un brutto carattere. “Perché vogliamo abbracciare il mondo ma abbiamo le braccia troppo corte”.Da vedere perché: è un affresco corale su un mondo che non c’è più, stilisticamente impeccabile, anche se piuttosto freddo.
DA: Allucineazioni.

9/03/2009

La DC e gli orfani di partito.

Abbastanza sconfortante appare il futuro dei due grandi partiti che hanno modificato il sistema politico nazionale: Il Popolo della Libertà e il Partito Democratico.
Entrambi alle prese con le medesime difficoltà di accorpare sotto un’unica bandiera troppe diversità politiche che per storia,cultura, tradizioni diventano una miscela poco amalgamabile.
Se a questo ci aggiungiamo la spartizione del potere interno, le carica, la volontà di mantenere privilegi e correnti politiche intatte, allora ogni tentativo si complica sempre di più.
Ritengo ,in verità, questi ultimi problemi, più che le filosofiche identità politiche, la ragione del contendere in questi grandi “incubatori” politici, che hanno conformato ogni gruppo o partito sotto l’unico simbolo e mantenuto il criterio di spartizione politica limitato ai più grandi partiti che li compongono.
E’ noto come il neo Presidente delle provincia di Salerno ,On Cirielli, debba il suo successo elettorale da un cartello di sigle e partiti che lo hanno sostenuto nella sua campagna elettorale, in particolare i partiti del centro(UDC, Unione di centro, Democrazia Cristiana, e qualche civica ).
Abbiamo anche visto che il criterio di assegnazione degli incarichi politici non ha premiato molti di questi partiti e /o candidati in luogo di nomine (anche esterne) strettamente collegate al suo circondario politico. Un sistema verticistico e autoritario che ha decisamente lanciato chiari messaggi circa la gestione politica del nuovo partito di maggioranza.
A livello Vietrese le cose rimangono ancora più confuse. La destra storica non ha mai avuto un ruolo primario nella gestione amministrativa. Ai tanti vecchi militanti e nostalgici del fascismo che hanno mantenuto negli anni una sparuta rappresentanza elettorale, non ha fatto seguito un movimento che desse vitalità e visione alla destra storica, congelata in sterili personalismi e assurde conflittualità.
Non è servita l’apertura del PDL a scalfire ruggini e personalismi, esplosi in modo evidente nelle ultime elezioni amministrative, dove è stata persa una storica occasione per poter avviare un processo politico riformatore/innovatore del centro destra con chiara identificazione politica che il neonato PDL offriva.
La storia è nota a tutti, il famigerato simbolo della PDL è stato ambito da tanti, titolati e non anzi, per certi casi, evidenti acrobazie politiche a solo scopo personalistico e di consenso locale, senza storia e senza futuro. Il risultato finale è ancora più noto e sconfortante.
Cammina in simbiosi il percorso del Partito Democratico, pronto per le primarie. Anche in questo nuovo contenitore-partito non mi sembra ricercare nulla di nuovo. La questione morale al centro delle agende politiche di questi giorni mi sembra imbarazzante se riferita a personaggi come D’Alema, Bersani, Marini,Fassino e altri. E’ noto come Fassino(per rimanere nel recente periodo) durante il governo Prodi dichiarava che il conflitto d’interessi non rappresentava una priorità! Ha sostenuto l’indulto per evitare guai seri con la giustizia ai suoi amici dediti ad vergognose operazioni bancarie dell’Unipol. A quei tempi Piero&Massimo erano amici di cordata a stretto contatto con i Consorte e Don Vito Bonsignore per prendere chissà quali accordi.
Non si è potuto stabilire se tali condotte fossero penalmente rilevanti, tuttavia la rilevanza politica dell’intera vicenda è piuttosto chiara e senza appello. Con buona pace della questione morale.
Per quanti credono in un rinnovamento politico del Partito (il prof. Marini) sembrano predestinati a soccombere da una classe dirigente autoreferenziale, incapace di rinnovarsi, sempreverde e buona per qualsiasi stagione, una pletora di sconfitti pronti a ricandidarsi alla prima occasione.
Questa mia opinione è anche l’istantanea del neo Partito Vietrese del PD. Longevi, inossidabili e conservatori sono alla guida di questo importante trapasso politico, tutti di provenienza Comunista e/o DS come si preferisce, senza una reale apertura all’area moderata, spesso emarginata per evidenti incongruenze gestionale e di potere interno.
Nessuna rivoluzione culturale ma, mi sembra, una ratifica burocratica di un partito che vuole mantenere “ibernate” idee, linea e principio!
In questo scenario non è un caso se tanti decidono di mantenere le dovute distanze da questi apparati e, per essere più diretti e incisivi, decidono di far politica all’interno di piccoli Partiti come la Democrazia Cristiana che, escludendo la suggestione di un simbolo con una importante storia alle spalle, nel periodo di pieno “re-settaggio” di ideologie e comportamenti politici alla base della nascita dei due partiti in discussione, rappresenta una soluzione per chi intende la politica nei partiti tradizionali, ma fondamentalmente orientati al confronto democratico e alle decisioni prodotte dalla base e non dal vertice.
Altri decidono per la politica all’interno di Associazioni e movimenti civici, rivendicati con lo stesso orgoglio di partito. Si tratta di un elettorato deluso, orfano, stanco, disilluso, un vero partito che si muove a tentoni, che si agita, che rivendica un giusto spazio politico, che non riconosce nei nuovi grandi partiti unici. Professionalità, saperi, motivazione, impegno, intelligenze che rivendicano spazi di vera discussione politica e concreta partecipazione alle decisioni nelle gestioni amministrative.
Tantissime persone che vogliono mantenere le proprie identità e credenze politiche senza per questo conformarsi ad un sistema che vuole ingoiare ogni singola espressione in un unico pentolone.
A queste espressioni di aggregazione andrebbe lanciata la sfida di PD e PDL, un rinnovamento aperto e partecipato reale, mettendo in discussione i vecchi apparati e benefici in luogo di una nuova apertura moderna e al passo con i tempi che valorizzi tante energie disperse e spesso isolate.
Il solo Di Pietro è stato scaltro e, aprendo alla società civile, ha compensato ogni deficienza interna di partito,prima fra tutte, quella di esprimere, a livello locale, una classe dirigente perlomeno discutibile.
Per quanti a Vietri non dovessero condividere la politica e l’organizzazione dei futuri grandi partiti,la Democrazia Cristiana offre la scelta di una nuova etica politica che apra ad un reale rinnovamento di metodi e criteri della gestione pubblica, valorizza le persone , le proprie idee e senso civico nel difficile processo di ripresa economica e sociale del paese.
Allo stesso modo la Democrazia Cristiana si propone come partito del dialogo e del confronto al fine di favorire coalizioni politiche che vadano nella direzione e nei propositi sopra citati.

8/31/2009

I Democratici vincenti.

Il Partito Democratico del Giappone (DpJ) di Yukio Hatoyama, che ha stravinto oggi le elezioni politiche mettendo fine a mezzo secolo di egemonia del Partito liberaldemocratico (Ldp) del primo ministro dimissionario Taro Aso, è riuscito a conquistare il potere poco dopo aver cominciato il suo dodicesimo anno di vita.
Il Minshuto (questo il nome in giapponese) è nato il 27 aprile del 1998 dalla fusione di quattro forze politiche (i partiti Democratico, del Buon governo, della Nuova fratellanza e della Riforma democratica), unite dal collante anti-Ldp (Jiminto in giapponese). La particolarità è che una buona parte dei suoi esponenti di spicco proviene dalle file del partito rivale, come l’attuale presidente Yukio Hatoyama, il cui fratello Kunio è stato ministro degli Interni nell’attuale esecutivo, mentre suo nonno Ichiro è stato il primo premier liberaldemocratico dopo la fondazione del partito, nato dall’aggregazione del suo partito Democratico con quello di Shigeru Yoshida, nonchè nonno di Aso, il partito Liberale.
Tra le figure di spicco dei Democratici c’è Ichiro Ozawa, considerata `l’eminenza grigia´ del partito: già segretario dell’Ldp, è stato presidente dei Democratici fino a pochi mesi fa quando si è dimesso per lo scandalo sui finanziamenti illeciti che ha lambito anche Hatoyama. Ebbene, Ozawa, 67 anni, lasciò i Liberaldemocratici per fondare il Japan Renewal Party che si è fuso nel 2003, come componente moderatamente conservatrice, nel partito Democratico.
Al DpJ e all’Ldp si potrebbe applicare la definizione data dall’ex segretario di Stato americano, Henry Kissinger, per la Democrazia Cristiana italiana: non un partito compatto, ma un coacervo di fazioni e personalità di idee e programmi diversi. Basta dare un’occhiata alle correnti del Minshuto: il gruppo di Hatoyama è considerato centrista e legato all’Isshin-kai, fazione che appoggia Ozawa che, a sua volta, guida il cosiddetto `partito Liberale´.
A Naoto Kan, ex presidente del DpJ, fanno capo diverse correnti di sinistra, mentre altre riconducibili all’ex partito socialista fanno capo a Takahiro Yokomichi e altre dell’ex partito Democratico-socialista hanno in Takashi Yonezawa il punto di riferimento.
Il fronte più conservatore, invece, è costituito dagli ex uomini del Sakigake (partito nato da una delle tante scissioni dell’Ldp) e da alcuni fuoriusciti dell’Ldp che hanno aderito al DpJ: ebbene, su diversi provvedimenti, le loro posizioni sono state simili se non identiche a quelle dell’Ldp. Sul piano internazionale il DpJ, fin dalla nascita, ha intrattenuto rapporti stretti di cooperazione con i partiti progessisti di molti paesi, come il Partito democratico degli Stati Uniti e, in Italia, con le coalizione di centro-sinistra guidate da Romano Prodi, Ds e Margherita, e attualmente il Pd.