10/16/2009

Il Cambiamento mancato.

Il termine "cambiamento" ha imperversato nelle recente campagna elettorale Vietrese. Tutti disposti a garantire una svolta, sicuramente non politica vista l'assenza dei partiti, ma di gestione e di qualità di vita dei Vietresi.
Non so se molti si sono chiesti come mai tutti abbiano cavalvcato questo filone promozionale,spesso generico e senza precise intenzioni.
Perchè la gente, in un paese molto influenzato dai favoritismi clienterali di politici e imprenditori che ha governato per decenni, tutto d'un tratto promoziona un cambiamento col rischio di perdere benefici e prebende?
Ormai stiamo abbandonando in modo consapevole la cultura del posto fisso nello stato garantito da politici e sindacati e le ristrettezze di bilancio hanno diminuito il foraggiare i propri elettori,mentre l'incapacità di gestire queste ristrettezzze definisce disservizi pubblici che danneggiano gli stessi cittadini.
Una larga fetta di persone danneggiate a cui fa riscontro un sempre minore fascia di gente incentivate, stà determinando, senza volerlo,un cambiamento epocale anche dalle nostre parti. La politica del fare, tanto cara al nostro Sindaco, molto più di parole che di veri fatti concreti, è un temtativo di gestione del largo consenso che mira alla diminuzione dei disagi sociali in luogo di promesse ormai impossibili.
Valori su cui fare leva, come competitività, meritocrazia, gestione, profitto sono la forza trainate della destra e del cambiamento epocale totalmente assenti nel lessico della nostra amministrazione.
Ho appena accennato alla necessità di controllo nell'ultimo consiglio comunale che hanno ingenuamente ironizzato su questo importante strumento di gestione, attuale se si attiene alla legge Brunetta, da cui si parte per favorire processi di produttività e meritocrazia . A Vietri la Captazio Benevolentiae resiste e rimane l'unico atteggiamento ben presente nella gestione del consenso.
I giovani impegnati in politica devono invece pensare a questi valori per lo sviluppo futuro del paese. E' necessario sostenere una politica di riforme strutturali e favorire gestioni produttive che possano determinare occasioni di lavoro e professionali reali.Sono tanti i comuni a noi vicini che si muovono da anni in questa direzione e rappresentano oggi dei veri modelli di gestione , efficienza e produttività . Sindaci osannati e stra-votati che confermano il cambiamento di fare consenso in politica, essenzialmente fatto di benessere collettivo e non del singolo piacere.
Per Vietri serviva la capacità di un simile CAMBIAMETO che purtroppo non c'è stato. Si continua la gestione con rigurgidi di assietenzialismo , e allora via ai contributi allogiativi, buoni libri, Vietri Sviluppo, bagni termali e tutto quanto serve a mantenere in vita un modello arcaico di gestione, il vero grande problema politico-culturale per una reale svolta economica e sociale di Vietri.
Vocidipiazza

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