11/21/2009

L'inno di Mameli "censurato".



La famosa e tanto chiacchierata pubblicità della Calzedonia, che ha proposto l'Inno di Mameli in chiave rivisitata, adattandolo ad un pubblico prettamente femminile, è stata censurata.
Antonella Bellucci, presidente dell'Associazione Difesa dei Consumatori Sportivi, che ha portato avanti la denuncia contro lo spot Calzedonia, afferma che "Era assurdo che l'emblema musicale della nostra Nazione venisse utilizzato a scopi meramente commerciali per vendere calze! Crediamo di aver interpretato in questo modo il pensiero non soltanto di ogni cittadino, ma anche di tutti coloro che hanno imparato ad amare e cantare l'Inno di Mameli attraverso lo sport, in occasione degli incontri delle nostre nazionali ad Olimpiadi e Campionati del Mondo".L'inno non va distorto, quindi, neanche minimamente, perché rappresenta un elemento di identificazione e riconoscimento per gli sportivi.

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