11/24/2009

L'inganno ambientalista.




Le bugie degli ambientalisti è il titolo di un libro che spiega le vere ragioni che sostengono questi movimenti ecologisti. “Greenpeace si presenta come un'associazione per la difesa dell'ambiente, in verità è una multinazionale che cerca potere politico e denaro. Patrick Moore, membro fondatore e direttore per 15 anni di Greenpeace, ha raccontato al “Sole 24 Ore”: “Oggi gran parte dei leader verdi sono in realtà attivisti politici che si servono della retorica ambientalista per promuovere iniziative che hanno molto più a che fare con la lotta di classe e con l'anti-globalizzazione che con l'ecologia e la scienza”. Kalle Hestvedt, portavoce di Greenpeace, ha detto al quotidiano norvegese “Verdens Gang”: “La verità è che molte questioni ambientali per le quali ci siamo battuti negli ultimi dieci anni sono ormai risolte. Nonostante ciò, la strategia continua a basarsi sul presupposto che tutto sta andando in malora”. Circa la politica di impedire il taglio degli alberi, Moore ha spiegato che “Il movimento ambientalista ha adottato una politica anti-silvicoltura raccontando all'opinione pubblica che si dovrebbero tagliare meno alberi e usare meno legno. Questa, in effetti, è in realtà una posizione antiambientalista perché logicamente incoerente con le politiche che apporterebbero risultati positivi sia per le trasformazioni climatiche sia per la conservazione della biodiversità.”
Anche l’atteggiamento dell’Assessore all’Ambiente di Vietri, Luigi Gorga sembra alquanto contraddittorio circa il taglio degli alberi a Marina. Si è ritrovato schiacciato tra il suo ideale ambientalistico e il pesante fardello di ministro all’ambiente che deve necessariamente difendere le scelte tecnico-politiche del suo governo. Ha prevalso il formalismo politico che conferma quanto denunciato dal libro sul vero obiettivo politico dei movimenti ambientalisti. La bufala verde è la conferma di una politica che ha abdicato al suo originario ruolo di rappresentare le istanze dei cittadini per quelli personali e di partito. A quale Santo bisognerà più rivolgersi?
Vocidipiazza

1 commento:

Alfonso Pappalardo ha detto...

Caro Salvatore,

ancora una volta mi tocca pronunciare la frase: ma cosa Vi aspettavate ?
In diverse occasioni coloro che si professano ambientalisti lo hanno fatto solo a "cottimo" obbedendo solo a dettami politici e di basso opportunismo. Infatti erano assenti quando si è cementificato l'arenile di Marina e ora sono assenti, se non peggio asserviti al potere, all'atto della distruzione del verde pubblico.

Cordiali saluti.