Raito Salus Infirmorum. Era scritto " salute degli infermi" alla rampa lassù che ti cercava, paese di dolcezza per gli inverni, un paese così come si dava fosse in quel tempo con la vita uguale alla vita, al suo mietere lontano. Giusto per l'ombra il sole, giusto il male per dar tempo alla morte, sul divano di seta d'oro impallidiva il biondo scozzese pettinando eternamente la moglie innamorata, il volto tondo in quella dolce eternità del niente.
11/11/2008
Miriam Makeba artista anti-apartheid
Aveva appena finito di cantare, e insieme agli altri artisti salutava il pubblico. Poi, mentre tutti applaudivano, lei ha taciuto. Ha chiuso gli occhi ed è svenuta. Miriam Makeba è morta pochi minuti dopo in ospedale, per una crisi cardiaca. È successo a Castel Volturno (Caserta), dove la cantante sudafricana simbolo della lotta all'apartheid, l'artista nota nel mondo come Mama Africa, aveva accettato di esibirsi. Sebbene stanca e malata, non ha voluto dire di no agli organizzatori del concerto di solidarietà a Roberto Saviano. Soprattutto perché si sarebbe tenuto nel paese dove meno di due mesi fa sei innocenti ragazzi ghanesi, sono stati trucidati dalla camorra. Miriam Makeba aveva 76 anni. Dal 2005, dopo aver condotto una trionfale tournée in tutto il mondo, aveva cominciato a soffrire di gravi problemi fisici che la costringevano a muoversi in carrozzella.
Anche ieri mattina, durante la visita al centro d'assistenza Fernandez, si era presentata su una sedia a rotelle, accompagnata da sua nipote e da una badante. Aveva la febbre. In serata il concerto, e la sua esibizione che, verso le 21.30, seguiva in scaletta quella di Maria Nazionale. «Ha cantato davanti a poche decine di persone — racconta Jean Milongo, mediatore culturale del Fernandez — e lei sembrava infastidita. Parlando in inglese ha detto: mi avete fatto aspettare troppo tempo, e adesso non c'è più nessuno». Sebbene debilitata, la Makeba ha voluto ugualmente onorare il suo impegno. Stringendo il microfono tra le mani giunte, immobile su una sedia, ha cantato tre pezzi. Poi si è di nuovo rivolta al pubblico, composto quasi solo da africani che vivono nei ghetti di baracche e vecchie case cadenti sulla foce del Volturno: «Voleva andarsene, ma l'hanno trattenuta — aggiunge Milongo —. Hanno invocato "Pata Pata", e lei non ha saputo dire di no». Poi, poco prima che sul palco improvvisato calasse il sipario, il malore: «Erano tutti in piedi, c'era Idris che ringraziare. Io l'ho vista svenire mentre qualcuno cercava di sorreggerla. Mi sono avvicinato, ed ho sentito che urlavano: un medico, chiamate un medico.....
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