Raito Salus Infirmorum. Era scritto " salute degli infermi" alla rampa lassù che ti cercava, paese di dolcezza per gli inverni, un paese così come si dava fosse in quel tempo con la vita uguale alla vita, al suo mietere lontano. Giusto per l'ombra il sole, giusto il male per dar tempo alla morte, sul divano di seta d'oro impallidiva il biondo scozzese pettinando eternamente la moglie innamorata, il volto tondo in quella dolce eternità del niente.
12/30/2008
Le foto dell'anno.
Queste, a mio avviso, le foto che meglio esprimono la situazione civica e politica del comune di Vietri Sul Mare in questo momento.
La via Scavata di Raito, la vecchia via del mare, antica e caratteristica stradina espressione della bellezza paesaggistica del nostro territorio, storico itinerario per turisti e residenti che solevano raggiungere la spiaggia nel periodo estivo, ancora oggi percorso preferito per gli amanti delle lunghe passeggiate e insofferenti agli ingorghi della statale 18 dei periodi caldi.
Questa stradina è diventata, da circa un anno, una discarica abusiva di calcinacci di ogni genere.
Piastrelle, igienici e vari rifiuti edili fanno la loro bella mostra lungo il vialone della piccola stradina, cornice indegna e vergognosa di un paese che non vuole neanche più salvare l’apparenza, abbandonata al proprio destino, dove le regole sono lasciate al buon senso della gente, almeno quanto questo esiste.
Un consueto spazio per giochi sottratto ai bambini del posto e, di recente, ai tanti bambini ospiti della colonia estiva nella casa di accoglienza diocesana attigua alla stradina. A guardarli questa estate districarsi tra pietre e calcinacci sembravano essere nella striscia di Gaza intenti a combattere l’Intifada.
A nulla sono valse le segnalazioni agli organi competenti e alle forze dell’ordine. La discarica rimane da un anno senza alcun provvedimento né soluzione. E’ eloquente come si sia preferito deviare il percorso per la posa in opera dei tubi del gas e non provvedere allo smaltimento coatto dei cumuli di detriti e mettere fine a una storia di ordinaria inciviltà.
Nel frattempo, un senso d’impotenza è sopraggiunto nei cittadini residenti che, del perpetuarsi di abusi ai danni della comunità, avvertono in modo palese l’assenza delle istituzioni.
Infatti, si ricorda che il giardinetto che costeggia la stradina con tanto di alberelli in bella mostra, non è altro che frutto dello smaltimento di calcinacci risultanti da lavori privati e costruito abusivamente anni addietro senza alcun intervento da parte delle autorità competenti. Oggi il tentativo di smaltimento sembra lo stesso, se si considera che parte della discarica versi sopra questo muro pronto per essere “edificata”.
Intanto la discarica cresce e definisce, in maniera inesorabile, la miseria civica e politica in cui è caduto il nostro comune, espressa, in modo eloquente, dalla gestione commissariale cui siamo stati costretti e dalle recenti operazioni delle forze dell’ordine.
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