Raito Salus Infirmorum. Era scritto " salute degli infermi" alla rampa lassù che ti cercava, paese di dolcezza per gli inverni, un paese così come si dava fosse in quel tempo con la vita uguale alla vita, al suo mietere lontano. Giusto per l'ombra il sole, giusto il male per dar tempo alla morte, sul divano di seta d'oro impallidiva il biondo scozzese pettinando eternamente la moglie innamorata, il volto tondo in quella dolce eternità del niente.
9/21/2008
Omertà civica.
Si può condividere o no una petizione popolare, sostenerla o no, libertà di pensiero che apre comunque dibattiti, discussioni, ne decreta l’importanza civica per una comunità.
Questo non vale per quanti, da circa un anno hanno avuto da parlare e discutere su questa piazza.
In un certo periodo storico si faceva a gara a chi riusciva a buttare più fango possibile sulla politica vietrese e i suoi principali attori “storici” ritenuti responsabili della nostra caduta civica verticale. La veemenza dei commenti è arrivata al limite della decenza a tal punto da rischiare querele e denunce varie.
Voi tutti dietro acronimi e anonimato a screditare questo e quello, fare proposte e discorsetti che a volte mi sembravano anche seri e veritieri. Spirito tutto nostrano di manifestare senza avere il coraggio di apparire.
Ipocrisia, tanta, tantissima, il resto vuoto assoluto. Come quella di qualche amministratore che solo poche settimana fa screditava questa politica a tal punto da organizzare manifestazioni e sit-in di protesta. Per coerenza politica questa piazza ha sostenuto queste iniziative con convinzione e puntualità.
Mi sembravano veri, sinceri. Ho creduto che realmente volessero aprire una breccia in questo squallore politico. Era solo impressione. Tutto rientrato nelle regole del vogliamoci bene, alleiamoci insieme che ti darò la sedia promessa.
La mia è delusione mista a rabbia. E ' possibile che non si riesce a reagire a tanto degrado civico e morale. Ancora si spera, ma a chi? A che cosa?
A Vietri siamo in piena emergenza civica, manca il coraggio di manifestare ogni evidente disagio, una vera e propria omertà sociale, espressa evidente su questo blog, quando coperti dall’anonimato, si è sfogata la rabbia di tanti vietresi, ma che poi, al momento di metterci “la firma”, un semplice assenso di quanto esprime il proprio animo, si preferisce salvare quello che ormai non c’è più. La faccia.
Il parallelismo con la lotta alla camorra è spontaneo. Tutti a indignarsi dopo strage e omicidi ma pochissimi a manifestare contro, anzi, se ne diventiamo vittime, alimentiamo con la nostra omertà questo fenomeno malavitoso.
Dove sono finiti gli amici di piazza. Proprio dei begli amici hanno frequentato questo spazio civico, quelli che al momento di dichiarasi, girano l’angolo e non li vedi più.
I miei più sentiti complimenti per la vostra voglia di cambiamento espressa a più riprese su questo blog.
La petizione “Mandiamoli a casa Noi!” un vero test civico che mi consente di affermare con piena cognizione di causa che questa “organizzazione politica” si proporrà con nomi nuovi, tra essi tanti di quelli che scrivevano sul mio blog, una continuità che ci porterà, nel breve, a competere con i comuni dell’interno casertano e napoletano circa assistenzialismo e illegalità. C’è sempre la possibilità di abbandonare tutto e migrare al nord prima possibile.
Voi giovani sarete sempre vittime in mano a questi inetti, scaltri, spregiudicati e insignificanti avvoltoi, forse meritatamente, mentre Noi genitori non possiamo più caricarci l’onere di battaglie sociali e civili che, per il bene del vostro avvenire, spettano solamente a voi.
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