5/06/2011

Il prezzo della libertà.



Vocidipiazza è stato uno strumento importante per esprimere i valori che accompagnano la mia esistenza.
Impegno, l'abnegazione, la ricerca, lo stile, l'educazione, il rispeto per le persone, il dialogo, la rabbia, lo scontro,  ecc hanno caratterizzato questo mio spazio civico con uno stile, con dei valori, con dei profondi sentimenti, i miei.
  Ogni scritto, pubblicazione, commento è sempre stato ispirato dalla libertà di pensiero e dagli umori prorpi di un certo momento.
Gli umori sono tipici della nostra psiche. Sono stati d'animo che definiscono le cose che facciamo e il modo con cui  esse vengono svolte.
Da diversi giorni questo spazio non ha riservato argomenti di discussione per gli amici che lo visitano. Innanzitutto chiedo scusa a tutti Voi. Gli impegni della vita definiscono priorità che spesso non ci consentono di curare interessi e passioni.. Argomrenti, spunti e considerazioni in questo periodo non sono mancati,. Insieme alla pochezza di tempo forse è mancato quell'umore necessario che da sempre mi ha ispirato  nel gestire questo blog.
Oggi mi sono seduto a scrivere e ho ritrovato le stesse senzazioni di sempre. Come rivedere una persona cara dopo tanto tempo che immediatamente ti riempie di felicità e colma il vuoto del tempo passato.
Di certo Vocidipiazza esprimerà per sempre una parte di me, una esperienza di vita che conserverò per intatta.
L'idea originaria fu quella di  utilizzare i nuovi linguaggi di comunicazione per favorire lo scambio di opinioni finalizzato alla crescita del nostro territorio. Se ci pensate, una missione decisamente ambiziosa considerando la totale assenza di discussione, anche verbale, nella nostra comunità civile.
In un certo periodo storico ci sono anche riuscito grazie tanti amici e sostenitori di questo bolog. Poi infiltrati e denigratori hanno voluto che la discussione scemasse, troppo pericolosa diventava la libertà di parola e di pensiero. Pressioni di ogni genere hanno trovato il modo di ridimensionare la vera libertà e ricondurre il tutto nelle logiche meglio gestibili e controllabili.
L'adattamento ai soliti meccanismi politici e sociali è molto semplice e spesso comodo. Aprire nuovi modelli e seguire nuove strade trova spesso queste difficoltà. "Il genio si esprime nella capacità di cogliere l'ovvio che altri non vedono".
Tante sono le ovvietà che si continua a non voler vedere senza la necessità di essere geniali, per questa ragione che il mio disincanto attuale, più che determinato dalla gestione Amministrativa, è frutto di una esperienza sociale che ha colto segnali poco edificanti circa la volonta della nostra comunità di recuperare modelli di vita più regolamentati e civili..
I problemi economici e del lavoro sono oggi un problema sociale rilevente per i giovani e non che condiziona il modo di esprimersi nel sociale.L'illusione di scorciatoie che possano favorire l'inserimento nel mondo del lavoro è ancora largamente utilizzata, anche da semplici amministratori comunali, come detonatore della liberta sociale e di pensiero che di fatto, ha ulteriormente bloccato la nostra società e contribuito alla scalata del capitalismo Berlusconiano e la disintegrazione dello stato sociale.Il vero fallimento del liberismo che contrariamente ha imprigionato la nostra società al servizio dell a politica.
Un modello feudale più che liberale esprime meglio la nostra attuale società. Non a caso a Salerno i potentati di turno si ispirano al regno degli Arechi , oppure a divisioni del territorio in "latifondi politici"(le nuove province) come nuovo modello di gestione del popolo feudale.
Di liberta ne è rimasta ben poca per tutti.Bisogna  farsi una ragione. Vocidipiazza è stato un laboratorio che ha confermato tutto ciò, nonostante qualche gemito d'orgoglio puntualmente contraddetto.
La mia posizione di Consigliere Comunale espressa nella piena libertà di pensiero e di critica  costruttiva ha attirato la rabbia , cattiveria, meschinità di qualche fazione dei politicanti Vietresi  che dall'alto della loro pochezza culturale, e spesso morale, non ha mancato di inveire nei miei confronti..
Tutto previsto e ben ponderato. Il mio viaggio attraverso la politica e la società Vietrese ha subito una sostanziale flessione,  una fase di meditazione, forse pericolsa per le mie motivazioni e per la mia  forte passione nel continuare a credere in una vera svolta sociale per la nostra comunità. Forse il naturale prezzo da pagare per uomini liberi e pensanti ormai banditi da un corso politco sempre più dispotico e arrogante.
Vocidipiazza

1 commento:

Anonimo ha detto...

Egr. Vocidipiazza,

a dire il vero un po mi sei mancato, soprattutto perchè a Vietri non si fanno più nemmeno le chiacchiere al bar. La comunicazione è meno di zero e ormai guardiamo gli scempi quasi con ammirazione, come per dire : nemmeno io avrei saputo fare di peggio.
L'unica consolazione resta quella di poter dire a qualcuno: non ti lamentare, hai voluto la bicicletta e allora pedala. Ma se facciamo un sondaggio, nessuno oggi si dichiara elettore di questa amministrazione, quasi fossero degli appestati.
Vietri è così amico mio o la ami o la odi, io spero di poterla cambiare.

NERO