Cari amici di piazza,
il post allegato vale molto più di tante parole per descrivere le responsabilità giuridiche di chi detiene un blog.La sentenza di Aosta e tante altre denunce di diffamazione che ormai si perpetuano ai danni dei blogger, apre anche per me una riflessione importante.
Il blog Vocidipiazza ha rappresentatao la voglia di esprimere le mie idee in merito alla società che vorrei:libera, democtatica, impegnata e responsabile. Esprime il mio carattere, la mia formazione e i miei ideali civili e politici di base.I visitatori di questo blog si sono moltiplicati giorno per giorno senza che io ne abbia mai fatto oggetto di promozione, neanche a miei amici più stretti all'inizio parlavo di questo mio spazio.Chi vi è arrivato lo ha fatto liberamente, come liberamente ha deciso di rimanere oppure di andare via.
Ma oggi vocidipiazza ha raggiunto un livello di inetersse sociale e politico per la nostra comunità tale da impegnarmi ore di lavoro che spesso non ho, ma che con estremo orgoglio personale porto avanti per questo inaspettato ruolo civico che mi è piombato addosso. Ho verificato, con piacere, che la discussione fosse molto migliorata e che i commenti sono ormai tutti(o quasi)nei limti del rispetto delle regole e delle buone maniere, se si considera gli inizi del blog, ma nonostante questo restano dei commenti che risultano offessinvi e lesivi della dignità personale e politica delle persone a cui sono rivolti.
La sentenza di Aosta richiama i blogger ad oggettive responsabilità civili e penali di cui odesso deve tenere conto e decidere, spero serenamente, sul futuro di questo blog.
Ho ricevuto ieri un ammonimento preventivo che si tarmuterà in denuncia scritta alle autorità competenti qualora il blog continui a riportare frasi e commenti offensivi da ricondursi a persone.
Sono reponsabile dei miei post,che ritengo non siano mai stati istigatori a commenti diffamatori, ma sono responsabile anche di tutti i commenti ai post, e questo fatto mi induce alle riflessioni del caso. Governare i commenti, specie adesso che la piazza è diventata grande e partecipativa mi genera qualche apprensione di troppo se penso allo stato d'animo con cui mi sono approcciato a questo progetto, inizialmente un diletto nel tempo lbero.
Se un bolg amatoriale costruito con lo spirito di migliorare la socialità della città in cui si vive rischia di portartati davanti ad un giudice, ritengo sia questo un pedaggio molto alto da pagare per chi vive la propria viva con onestà e rispetto delle regole, anzi ci da spunto per riflettere sulla reale lbertà di stampa e di pensiero della nostra democrazia.
Il blog Vocidipiazza ha rappresentatao la voglia di esprimere le mie idee in merito alla società che vorrei:libera, democtatica, impegnata e responsabile. Esprime il mio carattere, la mia formazione e i miei ideali civili e politici di base.I visitatori di questo blog si sono moltiplicati giorno per giorno senza che io ne abbia mai fatto oggetto di promozione, neanche a miei amici più stretti all'inizio parlavo di questo mio spazio.Chi vi è arrivato lo ha fatto liberamente, come liberamente ha deciso di rimanere oppure di andare via.
Ma oggi vocidipiazza ha raggiunto un livello di inetersse sociale e politico per la nostra comunità tale da impegnarmi ore di lavoro che spesso non ho, ma che con estremo orgoglio personale porto avanti per questo inaspettato ruolo civico che mi è piombato addosso. Ho verificato, con piacere, che la discussione fosse molto migliorata e che i commenti sono ormai tutti(o quasi)nei limti del rispetto delle regole e delle buone maniere, se si considera gli inizi del blog, ma nonostante questo restano dei commenti che risultano offessinvi e lesivi della dignità personale e politica delle persone a cui sono rivolti.
La sentenza di Aosta richiama i blogger ad oggettive responsabilità civili e penali di cui odesso deve tenere conto e decidere, spero serenamente, sul futuro di questo blog.
Ho ricevuto ieri un ammonimento preventivo che si tarmuterà in denuncia scritta alle autorità competenti qualora il blog continui a riportare frasi e commenti offensivi da ricondursi a persone.
Sono reponsabile dei miei post,che ritengo non siano mai stati istigatori a commenti diffamatori, ma sono responsabile anche di tutti i commenti ai post, e questo fatto mi induce alle riflessioni del caso. Governare i commenti, specie adesso che la piazza è diventata grande e partecipativa mi genera qualche apprensione di troppo se penso allo stato d'animo con cui mi sono approcciato a questo progetto, inizialmente un diletto nel tempo lbero.
Se un bolg amatoriale costruito con lo spirito di migliorare la socialità della città in cui si vive rischia di portartati davanti ad un giudice, ritengo sia questo un pedaggio molto alto da pagare per chi vive la propria viva con onestà e rispetto delle regole, anzi ci da spunto per riflettere sulla reale lbertà di stampa e di pensiero della nostra democrazia.
I blogger stanno dimostrando una forza inimmaginabile fino a poco tempo fa. Così si moltiplicano nella LIBERA blogosfera molti post che parlano della questione giuridica e quasi sembra essere arrivati ad una prima "guerra" tra vecchia e nuova comunicazione, tra professionisti e dilettanti, tra giornalisti e blogger.
Il caso vuole che il blog vincitore del più importante riconoscimento riservato a queste "rivoluzionarie" iniziative in rete sia di una giovane ed intraprendente ragazza cubana, diventata il nuovo simbolo della libertà del popolo cubano, recentemente "oscurato" dal nuovo governo castrista.
Cordialmente
Salvatore Giordano.
4 commenti:
Voglio avvisare, non per essere di parte ne tanto meno essere minaccioso o altro. Si avvicina la scadenza elettorale , i nervi sono a fior di pelle, le denunce contro questo blog stanno di fatto per partire appena qualche persona o ammistratore o altro verrà pesantemente giudicato. Tutelate questo blog. Salvatore inserisco testo ultima giurisprudenza:
" Chiunque pubblica propri testi in rete in Italia ormai lo sa da tempo: il rischio diffamazione è dietro l'angolo. Per il mondo dei Blog, dei siti costruiti da singoli utenti che dialogano con gli altri utenti proponendo spunti, riflessioni e proprie ricerche, il rischio di incappare in un procedimento per diffamazione è elevato anche per la natura così "personale" dei blog stessi.Il rischio, dunque, è che l'autore del blog sia trascinato in tribunale per aver espresso proprie opinioni e non avrebbe di fatto impedito la pubblicazione degli stessi, per cui si considera responsabilità " personale " che, secondo i numerosi interventi sulla questione, sarebbero diffamanti. Al di là del merito del caso, come ben sanno i lettori di questo giornale, finire in tribunale è il male minore, ma quello del risarcimento danni all'immagine è molto più elevato, con notevoli ripercussioni economiche, si parla di svariate centinaia di migliaia di euro.. Un procedimento viene dunque aperto, con tutte le conseguenze che può provocare.Il caso di Simone.blogs.it, dunque, riporta al centro una questione-chiave, quella della diffamazione, reato penale più spesso affrontato con pugno duro e richieste di danni anziché con il ricorso ad un pacato dialogo pubblico o alla rettifica, due strumenti che consentirebbero a tutta la rete, soprattutto in Italia, di respirare maggiore libertà.
Le denunce in tutta Italia si moltiplicano, Vercelli, Foggia, Roma . L'ultima eclatante sentenza di Aosta pare ormai essere giurisprudenza acquisita, dalla quale molte procure italiane si stanno adeguando. I responsabili dei blog sono avvisati."
Cari amici quest'articolo è apparso di recente sul corriere della sera e su una rivista informatica NAZIONALE. Pertanto invito chi scrive come precedente commento " Salvatore, non dimenticare il tuo post precedente: "LEZIONI DI CORAGGIO".
che vuoi fare, ti arrendi quando la guerra non è ancora cominciata??? " a non esporre nessuno . tu scivi cattiverie e diffamazioni , salvatore giordano paga..a me mi sembra eccessivo.
Un amico di Salvatore .
Giusto ! le sentenze come quella di Aosta sono verità. perchè diffamare persone a mezzo internet ? perchè chi diffamava non si firma ? ( se viene aperta una indagine comunque le autorità risaliranno al ip utente del computer e della linea telefonica utilizzata ). mi sembra giusto ! tutto giusto ! al caro Salvatore giordano dico :
perchè prima di dare in pasto al blog tante persone non sei intervenuto prima ??
Antonio
sono d'accordo, anzi un consiglio all'amico Salvatore, cancella i commenti in questione mi sembra che alcuni vadano oltre ogni regola.
Ciao, Carlo.
Ho ricevuto ieri un ammonimento preventivo che si tarmuterà in denuncia scritta alle autorità competenti qualora il blog continui a riportare frasi e commenti offensivi da ricondursi a persone.
caro Salvatore
ho sempre preso le distanza da chi su questo blog ha offeso e diffamato le persone.
persone come i loro commenti inutili.......
pero' sappi che questo blog sta diventando un luogo interessante.
peccato dover perdere questo punto di incontro per colpa di qualche idiota o ............... per colpa di qualche persona non idiota che il blog puo dare fastidio.........
vedi non credo che gli inutili commenti provengano da persone che hanno rabbia e la dimostrano scrivendo ed offendendo ....... c'e' secondo me qualcuno che ha "paura" di questa pizza che si sta via via riempiendo.
pensiamo ora a trovare la soluzione a questo problema. io una idea ce l'ho , ora studio la fattibilita' e poi la porto in piazza.
pero chi ti ha ammonito?
sempre cordialmente
di mauro giovanni
p.s
alle mie lettere (iniziali) manca un solo nome e cognome e poi la ufficialita' della cosa..
poi inizieremo noi a denunciare.
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