5/04/2008

Per Vietri un cambiamento "sostenibile".

Il cambiamento. Questo il termine più utilizzato nei commenti di questo blog, quello più ricorrente ascoltando amici e gente comune del nostro piccolo paese. Rinnovamento, nuovo corso, volti nuovi, mandare a casa e tante altre forme colorite per esprimere quest’unanime volontà politica per Vietri.
Un ciclo politico che dura da decenni sta indecorosamente finendo il suo cammino. Una miopia politica, l’egoismo e l’indifferenza verso le aspettative della gente, ha nel tempo scavato un solco profondo tra le istituzioni e la nostra comunità, la negazione dei principi democratici di base è clamorosamente mancata. Se aggiungiamo tante scelte sbagliate e incompetenza “marchiana”, ci spieghiamo, in parte, l’univocità di pensiero che richiede a grande voce “il cambiamento”.
Quale cambiamento si auspicano i Vietresi?
E’ evidente! Delle persone che da troppi anni sono al timone del comune e che si ritiene abbiano fatto il loro tempo, in pratica la maggioranza di quelli uscenti. Si muove a queste persone la colpa di avere avuto tempo e modo per dare a Vietri un volto diverso da quello che oggi ci troviamo a vivere. Gli interessi di parte, personali e di qualche categoria (ceramiche, stabilimenti, edilizia) al solo scopo di consenso hanno avuto il sopravvento su quelli reali della comunità; l’arroganza e spesso l’appropriazione indebita del mandato elettorale hanno pericolosamente minacciato l’integrità legale e politica delle istituzioni, i cui abusi e illegalità strisciante e diffusa ne rappresentano la cartina al tornasole. S’intuisce la difficoltà a mettere in chiaro delibere e determine, ma anche la difficoltà di fare chiarezza su diverse importanti questioni (acqua, villa comunale, parcheggi, Vetri sviluppo) che nella loro gestione evidenziano quest’andamento misterioso di condurre l’azienda pubblica per eccellenza. Il Municipio.
Si chiede il cambiamento di tutto questo sistema. Un taglio netto e deciso a quest’andazzo delle cose. Una politica che rispecchi la realtà del territorio e le sue esigenze principali. Che sia fatta da persone che rinnovino una coscienza civica collettiva, il ripristino delle regole e riportino l’istituzione al centro della vita amministrativa. Inoltre capacità, impegno, senso delle responsabilità e tanta motivazione ed entusiasmo completano l’identikit del nuovo corso che ci aspettiamo.
Il nuovo gruppo dirigente deve essere coeso e bandire gruppi e gruppetti, che in genere sono solo portatori d’interesse di parte, e che per questo ragione ci fanno assistere ad altalene politiche ridicole e contraddittorie che Vietri non può permettersi se vuole guardare a un futuro diverso.
In che modo cambiare? Saranno i volti nuovi, le persone giuste? Avranno un vero peso nel tanto auspicato cambiamento o saranno volti nuovi per una vecchia politica?
Tante domande, pensieri, considerazioni ci porterebbero a fare questi quesiti. Il rischio di un falso cambiamento è grande. Ricorda un amico di piazza che nel programma di quattro anni fa della lista Nuovo Municipio (già il nome è risultato ingannevole) si riproponeva l’impegno di rinnovare la classe politica dirigente! La solita astuzia che regna sovrana da decenni; i “caporali” che all’ultimo momento inseriscono volti nuovi nella loro lista pronti al sacrificio. Per l’ignaro amico forse qualche piccolo piacere di ricompensa! Tanto di questo nuovo negli ultimi decenni, tanti giovani illusi, bruciati e spazzati via da questa “foibe” politica vietrese. La prossima elezione decreterà, cari amici di piazza, la giornata del martirio civile e sociale di altri nostri “nuovi” amici candidati e propongo di deporre una corona d’alloro sotto il portone del comune
E allora il destino è segnato?
Non voglio assolutamente intendere questo, mi riguardo bene, anzi vi richiamo a un governo di unità vietrese, bipartisan, tripartsisan, come volete, non è un simbolo o un’identità politica che favorirà il cambiamento, ma tutta la comunità civile responsabile (ricordate l’opinione pubblica).
Il nuovo va preparato, come anche le persone, che vanno messe nelle condizioni di sentirsi sicure, decise, sicure nel confronto contro ogni strumentalizzazione e ostruzione che qualche residuato e nostalgico “caporale” cercherà di riproporre come ultimo e unico baluardo al nuovo che avanza.
Partire oggi forse è già troppo tardi, ma preparare il nuovo, spero tanti giovani ,in un percorso che insegni a gestire i conflitti, alla discussione e dibattito, alla gestione e soluzione dei problemi, alla capacità di decidere, al senso civico e legalità, e doveroso tentarlo. Il resto sono solo tecnicismi e prassi burocratiche che un giovane laureto imparare in pochi mesi (ci sono persone che da trent’anni amministratori non conoscono le regole basilari).
E’ dura, condivido, ma non impossibile. Diversamente prepariamoci al solito banchetto, menù “classico” di nuovo solo il conto, tanto caro e salato per noi Vietresi fautori del “cambiamento”.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo post, come tutti gli altri, mi sembra coerente con lo stato d'animo attuale dela popolazione vietrese in genere, l'analisi degli ultimi vent'anni è chiara e di pubblica convinzione, tuttavia, mi rammarica il fatto che analizzando, non si tiene mai, o quasi mai conto, che ci sono persone tra i "giovani illusi e spazzati via" che con tenacia hanno e continuano a contrastare dall'interno questo modo "hobbistico" di fare politica, il tutto, tralaltro, con diversi risultati anche su problematiche che da decenni attanagliano la nostra società.
Tutto questo non emerge mai in maniera chiara nella discussione affrontata su questo blog, il che, non permette un'analisi effettiva e veritiera, per qualcuno, questo, potrebbe essere la prova evidente che, chi scrive e controlla il blog, artatamente e non casualmente, mette in evidenza i problemi ma si riguarda bne da menzionare i lati positivi di questa amministrazione che seppur velati da tanta scarsa volontà all'applicazione fattiva, ci sono e in alcuni casi sono molto importanti per la nostra comunità,
e tutto questo perchè, bipartizan, tripartizan, ma io oserei "omnipartizan" per le sorti del nostro paese, non deve scadere nel discorso di un unico partito, nuovo, vecchio, o rifondato, formato da una schiera di persone, che discute in maniera aperta e democratica, ma racchiude pensiero e volontà in un piccolo o folto numero di "eletti".
C'è bisogno veramente di tutti, signori miei, senza pregiudizio alcuno.
E non me ne vogliate, non penso di essere presuntuoso ne tantomeno immodesto, persone come me e vittoria, hanno dato l'anima in questi cinque anni ed oggi, almeno noi, possiamo dire di uscire a testa alta per come abbiamo affrontato questa esperienza che ci ha visto combattere e sgomitare per far valere le nostre ragioni, quelle del bene della comunità.E per ciò che abbiamo visto ed imparato,
forse la "rifondazione" dovrebbe passare necessariamnte attraverso noi due.
Saluti

Anonimo ha detto...

Salve, ho letto con piacere queste tue considerazioni sulla classe politca vietrese,però se non erro fare politica significa portare nei luoghi opportuni interessi di categorie da dove si attingono i voti,ed è proprio qui che i nostri pseudo politici hanno fatto a loro piacimento il bello ed il cattivo tempo,per cui non puoi tirare in ballo solo alcune categorie che tra l'altro sono l'asse portante della nostra economia,secondo me è tempo che il sindaco di vietri debba essere un imprenditore serio e sopratutto pulito,cioè onesto intellettivamente ,privo di quelle riserve mentali che tutti i politici attuali hanno e si ostinano a non voler cambiare.io sono per una classe politica nuova ed inesperta,purchè siano liberi di scegliere.un ultima cosa io sarò sempre attento allo sviluppo politico di vietri,e sono pronto a combattere tutte le ingiustizie che attueranno sui cittadini onesti.a presto ZORRO

Anonimo ha detto...

e inutile fare tante chiacchiere ma i problemi maggiori di vietri sono ............i cittadini