5/23/2010

Il calcio "globalizzato"

L'inter Vince la Champions Legue. Il calcio Italiano ritorna sul tetto più alto d'Europa.
Sarebbe più corretto parlare di calcio "globalizzato" dove la maglietta esprime il simbolo della città ma non la nazionalità dei calciatori.
A vedere le formazioni , in campo non c'era nessun calciatore italiano. A spulciare la rosa completa delle panchine, ne rirovo solo uno nell'italiana squadra dell'Inter, ma anche uno in quella del Bayern di Monaco, un tale Contento, si dice di origine napoletana. Alla fine della partita l'ingresso in campo di Materazzi dipinge la serata di Italianità,e alla fine della partita, di grande stupidità. Non poteva essere che l'unico italiano  in una notte di festa,ad  inneggiare con una maglietta lo  "sfottò" agli storici rivali Juventini. Il vero italiano esce fuori in questi  momenti, quello del Bar dello sport, tanto per intergerci. Gli altri Interisti, professionisti e distaccati da tanto campanilismo italianota, si godevano la festa.
La maggior parte di questi calciatori da domani saranno in SudAfrica con le proprie nazionali per giocare il torneo di calcio più importante al mondo. Saranno nostri avversari in campo e sicuramente, ad ogni goal, baceranno la maglietta della loro terra.
E' il calcio globalizzato, ben altra cosa l'Inter di Moratti padre e di Herrera, Quella era vera espressione del nostro essere italiani vincenti, appena coadiuvati da qualche vero campione straniero.
La foto di Tremonti oggi sui giornali che dichiarara misure economiche definite di "lacrime e passione" con affianco quella del capitano dell'Inter che alza la coppa, un contrasto eccessivo. Da una parte la stragrande maggioranza di italiani alle prese con la crisi economica, dall'altra lo smisurato modo milardario dal calcio, per tanti ingiusto ed uno smacco alla povertà "globale".
La passione per il calcio non ammette crisi. Il gremitissimo stadio di Madrid  era ,per la maggior parte, riempito da tifosi che da domani dovranno fare i conti con la scure di Tremonti. Cosa costa avere "investito" un migliaio di euro su Milito e Cambiasso! Allora VIVA il calcio, ma per favore, basta con la storia dei calciatori miliardari e viziati! In fondo sono l'espressione della nostra italianità.

Vocidipiazza.

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