10/08/2010

Democrazia a rischio.

"'da circa un anno che la discussione sulle interrogazioni rappresenta un vero ostacolo politico e istituzionale al normale e civile proseguimento dei lavori del Consiglio Comunale. La loro discussione spesso ha degenerato in violenti battibecchi con conseguenti comportamenti poco consoni al ruolo istituzionale del Consiglio. Questo inasprimento del dibattito in aula ha spesso determinato lo slittamento di altri importanti punti all'ordine del giorno con conseguente ritardi sulla gestione amministrativa.
Poiché questa situazione sta diventando una costante che si ripresenta a ogni Consiglio con aggravio dei lavori e dell'immagine Istituzionale del Consiglio, in qualità di Consigliere Comunale e membro della Commissione Regolamento e Statuto, sottopongo alla vostra attenzione la seguente modifica dello Statuto del Consiglio Comunale, con la richiesta d’introduzione del Question Time."

Il 21 luglio scorso presentavo la richiesta di cui riporto sopra le principali motivazioni.
Ieri sera l'ennesima conferma del'incapacità di dialogo tra il Sindaco Benincasa e la minoranza consiliare.
In questo caso vengono meno i presupposti essenziali dei principi democratici che regolano le pubbliche assemblee. Mi viene da pensare che non esistano le facoltà, meglio l'idonietà, a svogere le funzioni di cui si è stati chiamati a ricoprire.
La minoranza stà svolgendo un ruolo civile e decoroso, senza particolari animosità, se si esclude alcune situazaioni , lasciando lavorare nel migliore dei modi questa amministrazione.
La minoranza è parte essenziale dell'assemblea e per la governabilità tanto che mi sembra molto grave il tentativo di deligittimarla e ridiminsionarla a mera presenza passiva.
Il Sindaco Benincasa continua a mostrare insoferenza per ogni interrogazione o richiesta di chiarimenti amministrativi che provenga dalla minoranza dimostrando, nonostante la sua linga milizia politica, dei limiti di moderazione che si richiedono alla figura del Sindaco, per un decorso dell'assemblea che trovi, in un civile scontro dialettico, lo sviluppo dei punti all'ordine del giorno e quindi garantire la regolarità e il funzionamento amministrativo.
Ieri sera l'ennesima sceneggiata tra il Sindaco e i Consiglieri Sciortino e Marciano che nasce, a mio avviso, da preconcetti   del Sindaco che ogni volta lo induce a credere che dietro ogni quesito vi siano attacchi alla sua persona o alla maggioranza e pertanto, invece di limitarsi ai meri contenuti della domanda per eleborare una risposta plausibile e concreta, lo porta ad "arringare" a modi comizio elettorale e arrivare alle solite conclusioni entusiastiche e promozionali per la sua maggioranza.
Un atteggiamento colorito,spesso non richiesto dal copione , a volte stizzoso oltre misura,quando sarebbe utile e opportuno essere concreti e diretti nelle risposte.
L'abbandono dell'aula  da parte dei Consiglieri della Minoranza non ha alcun fondamento politico, ma frutto dell'ennesimo litigio da bar dello sport che, a differenza di questi ultimi che trovano almeno motivi di  fede calcistica, mostrano l'estremo disinteresse per i problemi del paese pur di salvaguardare la propria immagine e onore politico.
Caro Franco, il Sindaco questo non se lo può permettere perchè, dall'alto della tua blindata maggioranza,hai il dovere di recuperare e valorizzare alla causa amministrativa quanto di meglio possa esprimere anche la minoranza. Te lo richiede il ruolo, i vietresi che la minoranza rappresenta,ma principalmente lo richiede il profondo principio democratico cui si deve ispirare la gestione delle nostre assemblee.

Salvatore Giordano

1 commento:

Anonimo ha detto...

Egr. Salvatore,

come al solito il tuo ragionamento non fa una piega e sono anch'io convinto che le discussioni accese nascono da preconcetti.
Intanto niente di nuovo sotto il sole ! non ci sono sviluppi e il ns. paese arretra in tutte le classifiche.
A tale proposito ho letto con una certa rabbia gli articoli di alcuni quotidiani che riportavano il successo delle ceramiche cavesi all'ultima edizione del CERSAIE in barba alla produzione vietrese che sembra restare solo un ricordo.
Ma quando inizieremo a parlare di sviluppo per il comparto ceramico e turistico ? Quando i ns. amministratori ci dimostreranno che con il loro operato sono cresciuti i posti di lavoro a Vietri ? Quando sarà possibile tracciare un bilancio che non sia di soli proclami ma abbia dei dati certi su cui ragionare ?
Io aspetto fiducioso.

NERO