12/02/2009

Caduta di stile, assenza di Valori.

Erano quattro amici al bar dopo lo sfascio del vecchio Psi e l'esilio a Hammamet di Bettino Craxi, poi si sono riorganizzati e hanno trovato asilo sicuro in Forza Italia (prima), e nel Pdl (dopo), e oggi formano una piccola galassia con tanti pianetini all'interno del Popolo della Libertà.
Questa la storia recente del Partito Socialista Italiano tanto da non capire le reazioni del Sindaco Benincasa, prima ironiche e poi decise ed energiche come nel suo stile, quando il Consigliere Marciano ha pubblicamente comunicato il suo passaggio nel PDL.
La risposta di Mancini. Un nome legato alla storia del PSI, dopo il suo passaggio nel PDL:

Era una sinistra in cui militava De Martino, Pertini, Saragat. Non certo Di Pietro, Marco Travaglio e Sabina Guzzanti. Se la sinistra è questa, io sono di destra. Ritengo però che il mio percorso sia coerente: siamo in un sistema bipartitico, non bipolare, e per un socialista è coerente stare dalla parte di chi fa le riforme e non da chi alimenta i livori di piazza.
Pur non ritrovandomi nel percorso politico del Consigliere Comunale Cesare Marciano, era doveroso che dal Consiglio Comunale arrivasse un attestato di stima e di rispetto per la decisione politica, ma principalmente per una persona che da anni è presente nel ambiente politico locale.
Il rispetto della persona e delle proprie idee non è di destra né di sinistra, ma è legato alla sensibilità culturale, etica e cattolica di ogni essere umano. Questi valori non sono stati espressi dalla maggioranza consiliare in questa circostanza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

In Italia, a volte, alcuni personaggi dello spettacolo diventano simboli. Uno di questi è Tafazzi che con il suo gesto di martellarsi gli attributi ben rappresenta ciò che hanno fatto il consigliere Marciano e il consigliere Sarno durante l'ultima campagna elettorale. In sintesi se le sono date di santa ragione, facendo vincere Benincasa (ripeto sono Sarno e Marciano che hanno fatto vincere Benincasa), salvo riunirsi dopo nella grande casa del PDL. Io che sono stato elettore di Sarno mi chiedo: perchè non vi siete alleati prima?
sicuramente sarebbe venuto meno il concetto di novità (già annacquato dalla presenza di Sciortino e Schiavone), qualcuno avrebbe dovuto fare un passo indietro, ma sicuramente la vittoria sarebbe stata certa.
Oggi però mi pongo un'altro questione, e cioè questa manovra avrà sicuramente il consenso dell' On. Cirielli padre padrone del PDL a Salerno di conseguenza ritengo che Marciano non sarà solo un iscritto al partito ma diventerà nel prossimo futuro il riferimento dello stesso a Vietri e appena possibile il candidato a Sindaco della coalizione di centro-destra. Daltronde, i segnali erano chiari già in campagna elettorale, infatti come tutti ricordano i rappresentanti vietresi di A.N. (di cui l'On. Cirielli faceva parte) erano nella lista di Marciano mentre quelli di Forza Italia erano pressocchè spariti dopo le note vicende che hanno interessato i vertici della locale sezione.
A pensarci bene alla fine tutti i tasselli del mosaico tornano al loro posto, tutte le precedenti manovre trovano una giustificazione, tutti alla fine ottengono ciò per cui hanno lavorato, mi dispiace solo per l'Avv. Sarno che dopo le sanguigne arringhe dai palchi in campagna elettorale contro Marciano deve ingoiare un amaro boccone che non solo lo scalza da leader del PDL a Vietri ma gli farà perdere anche qualche voto alle prossime regionali perchè sicuramente Marciano obbedirà ciecamente alle direttive dell' On. Cirielli e tutti sanno che la scelta non sarà l'avv. Sarno

Anonimo ha detto...

Scusate ma i conti non tornano.
Nerll'ultima campagna elettorale quella che sembrava la lista più vicina la PDL era quella capitanata dall' Avv. Sarno (anche se con qualche infiltrazione sinistroide) che numerose volte ha sparlato di Marciano accusandolo di aver contribuito negli anni in cui era sindaco di Vietri al degrado della città. Oggi marciano passa nel PDL con buona pace di Sarno e di tutti quelli che come lui hanno condiviso la battaglia elettorale della scorsa primavera.
Con un velo di ironia possiamo dire che essendo Vietri un paese unico al mondo per la sua posizione geografica, bellezza e tradizione ceramica, lo è anche per le vicende politiche.

NERO

Anonimo ha detto...

Il rispetto per una persona ci deve essere sempre indipendentemente dalle scelte ancor più per quelle politiche. Sarebbe opportuno sapere, però, le motivazioni di tale scelta e del perchè fatta in questo periodo di apparente calma ma, in realtà, in piena campagna elettorale per le regionali oltre che nel momento in cui si deve ricostituire la dirigenza del PDL. Le interpretazioni possono essere molteplici e tutte verosimili, come quelle dei commenti precedenti, ma una dichiarazione di Marciano farebbe capire le motivazioni reali. Io ho una mia personale interpretazione dei fatti e cioè:
a Vietri il PDL, che ha un seguito notevole visti i risultati delle ultime politiche, non ha un gruppo dirigente di riferimento anche per il fatto che quando erano presenti Forza Italia e A.N. erano più i contrasti che le convergenze, nè la candidatura dell' Avv. Sarno è riuscita a coalizzare intorno a se tutto l'universo di centro-destra, quindi prima che questo bacino di voti si disperda l'on. Cirielli ha investito Marciano, uomo di notevole esperienza politica, di prendere in mano la questione.
A questo punto mi chiedo : come sarà accettata tale nomina dagli ex appartenenti a Forza Italia e A.N. che dopo aver lavorato per far crescere i consensi si ritrovano con una nomina calata dall'alto ?
Chi vivrà vedrà