4/06/2010

Destra-Sinistra:gabbiani senza neanche l'intenzione del volo!

Ieri  a casa  un  amica di mia figlia mi chiede : cosa significa essere di Desta e di Sinistra.
E' una ragazza di quindici anni, quelle che si nutrono di Facebook, che si sparano foto in ogni momento, che vivono gli streotipi della moda, un'adolescenza  ispirata da una "rete" di valori, da un mondo di sogni legittimi per questo spesso fuori dalle logiche della realtà.
Ragazzi belli e intelligenti  cui spesso prepariamo una scenografia di cartapesta, un modo per attutire l'ingresso sul vero palcoscenico della vita, che spesso diventa cruento e difficile ,  senza le giuste "prove"  che evitino  di recitare" a braccio",spesso neanche  un minimo di confidenza con la parte da recitare.
Non mi aspettavo di certo una simile domanda a bruciapelo, tanto che all'inizio non ho nascosto  la mia difficoltà ad impostare una risposta efficace e seriosa che potesse risultare di qualche interesse.
In altri tempi averi potuto suggerire la lettura di qualche libro specifico.E' di recente l'opera di Bobbio: Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica , anche se francamente mi è sembrata troppo spinta come idea e decisamente fuori dalla portata della ragazza.
Ho risposto che ormai questi concetti di ideale politico non trovno più riscontro nella nostra realtà. Oggi la politica  è dominata dall’idea di una polarizzazione dello scontro tra due schieramenti contrapposti, che lottano accanitamente l’uno contro l’altro per conquistare la supremazia.
Le distinzioni del tipo "la destra fa gli interessi delle fasce medio-alte e la sinistra delle fasce medio-basse" sono superate da più di un secolo e non hanno nessun senso in nessuna parte del mondo. Le dicevo ancora che le parole destra e sinistra sono state reinterpretate in troppi modi diversi per poter dare una risposta precisa.. Ma l'essenza del discorso l'ho trovata nel termine  "equaglianza". Ho spiegato, conpoche parole e senza esemp,i che l’essenza più intima della distinzione consiste nel diverso atteggiamento che le due parti – il popolo di destra e il popolo di sinistra – sistematicamente mostrano nei confronti dell’idea di eguaglianza. Naturalmente eguaglianza e diseguaglianza sono concetti relativi: né la sinistra pensa che gli uomini siano in tutto eguali, né la destra pensa che essi siano in tutto diseguali. Ma coloro che si proclamano di sinistra danno maggiore importanza, nella loro condotta morale e nella loro iniziativa politica, a ciò che rende gli uomini eguali, o ai modi di ridurre le diseguaglianze; mentre coloro che si proclamano di destra sono convinti che le diseguaglianze siano ineliminabili e che non se ne debba neanche auspicare necessariamente la soppressione. Per questa ragione che si mantiene in piedi erroneamente il concetto di una Sinistra Socialista "obsoleto" concetto di equaglianza che si riconosce ancora vicino agli operai, rispetto al concetto Liberale che ricerca la forza nelle differenze e capacità delle persone.
Noi non potremo mai essere uguali, diceva la ragazza, ma sarebbe auspicabile che tutti avessimo la possibilità di vedere realizzare i nostri sogni. Brava gli ho riposto, la tua prima affermazione ha rappresentato l'assurda utopia della storia del Comunismo, la seconda il fallimento della politica, sia di destra che di sinistra, dei nostri giorni.
Ho realizzato in poche battute che il discorso si faceva complicato e sfuggiva il senso della sua ingenua domanda che aveva aperto la breve conversazione, quindi ,per non deludere la sua aspettativa di risposta,

ho apeto youtube e caricato questo video. Grazie a Gaber ho fatto luce su molti suoi interrogativi!!!

E ora? Anche ora ci si sente come in due: da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito.


Due miserie in un corpo solo.

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