5/06/2011

Il prezzo della libertà.



Vocidipiazza è stato uno strumento importante per esprimere i valori che accompagnano la mia esistenza.
Impegno, l'abnegazione, la ricerca, lo stile, l'educazione, il rispeto per le persone, il dialogo, la rabbia, lo scontro,  ecc hanno caratterizzato questo mio spazio civico con uno stile, con dei valori, con dei profondi sentimenti, i miei.
  Ogni scritto, pubblicazione, commento è sempre stato ispirato dalla libertà di pensiero e dagli umori prorpi di un certo momento.
Gli umori sono tipici della nostra psiche. Sono stati d'animo che definiscono le cose che facciamo e il modo con cui  esse vengono svolte.
Da diversi giorni questo spazio non ha riservato argomenti di discussione per gli amici che lo visitano. Innanzitutto chiedo scusa a tutti Voi. Gli impegni della vita definiscono priorità che spesso non ci consentono di curare interessi e passioni.. Argomrenti, spunti e considerazioni in questo periodo non sono mancati,. Insieme alla pochezza di tempo forse è mancato quell'umore necessario che da sempre mi ha ispirato  nel gestire questo blog.
Oggi mi sono seduto a scrivere e ho ritrovato le stesse senzazioni di sempre. Come rivedere una persona cara dopo tanto tempo che immediatamente ti riempie di felicità e colma il vuoto del tempo passato.
Di certo Vocidipiazza esprimerà per sempre una parte di me, una esperienza di vita che conserverò per intatta.
L'idea originaria fu quella di  utilizzare i nuovi linguaggi di comunicazione per favorire lo scambio di opinioni finalizzato alla crescita del nostro territorio. Se ci pensate, una missione decisamente ambiziosa considerando la totale assenza di discussione, anche verbale, nella nostra comunità civile.
In un certo periodo storico ci sono anche riuscito grazie tanti amici e sostenitori di questo bolog. Poi infiltrati e denigratori hanno voluto che la discussione scemasse, troppo pericolosa diventava la libertà di parola e di pensiero. Pressioni di ogni genere hanno trovato il modo di ridimensionare la vera libertà e ricondurre il tutto nelle logiche meglio gestibili e controllabili.
L'adattamento ai soliti meccanismi politici e sociali è molto semplice e spesso comodo. Aprire nuovi modelli e seguire nuove strade trova spesso queste difficoltà. "Il genio si esprime nella capacità di cogliere l'ovvio che altri non vedono".
Tante sono le ovvietà che si continua a non voler vedere senza la necessità di essere geniali, per questa ragione che il mio disincanto attuale, più che determinato dalla gestione Amministrativa, è frutto di una esperienza sociale che ha colto segnali poco edificanti circa la volonta della nostra comunità di recuperare modelli di vita più regolamentati e civili..
I problemi economici e del lavoro sono oggi un problema sociale rilevente per i giovani e non che condiziona il modo di esprimersi nel sociale.L'illusione di scorciatoie che possano favorire l'inserimento nel mondo del lavoro è ancora largamente utilizzata, anche da semplici amministratori comunali, come detonatore della liberta sociale e di pensiero che di fatto, ha ulteriormente bloccato la nostra società e contribuito alla scalata del capitalismo Berlusconiano e la disintegrazione dello stato sociale.Il vero fallimento del liberismo che contrariamente ha imprigionato la nostra società al servizio dell a politica.
Un modello feudale più che liberale esprime meglio la nostra attuale società. Non a caso a Salerno i potentati di turno si ispirano al regno degli Arechi , oppure a divisioni del territorio in "latifondi politici"(le nuove province) come nuovo modello di gestione del popolo feudale.
Di liberta ne è rimasta ben poca per tutti.Bisogna  farsi una ragione. Vocidipiazza è stato un laboratorio che ha confermato tutto ciò, nonostante qualche gemito d'orgoglio puntualmente contraddetto.
La mia posizione di Consigliere Comunale espressa nella piena libertà di pensiero e di critica  costruttiva ha attirato la rabbia , cattiveria, meschinità di qualche fazione dei politicanti Vietresi  che dall'alto della loro pochezza culturale, e spesso morale, non ha mancato di inveire nei miei confronti..
Tutto previsto e ben ponderato. Il mio viaggio attraverso la politica e la società Vietrese ha subito una sostanziale flessione,  una fase di meditazione, forse pericolsa per le mie motivazioni e per la mia  forte passione nel continuare a credere in una vera svolta sociale per la nostra comunità. Forse il naturale prezzo da pagare per uomini liberi e pensanti ormai banditi da un corso politco sempre più dispotico e arrogante.
Vocidipiazza

Interpellanza

Al Sindaco del Comune di Vietri Sul Mare


All’Assessore Competente

Al Presidente del Consiglio Comunale

AI Capigruppo Consiliari

Agli Organi d’informazione.

INTERPELLANZA

Il sottoscritto Salvatore Giordano Consigliere Comunale di minoranza,

Premesso che:

• la delibera n° 6 del 02/02/2010, avente come oggetto “ INDIVIDUAZIONE AREE DI PARCHEGGIO VIETRI CAPOLUOGO E FRAZIONI “, fu resa immediatamente eseguibile, prevedendo il pagamento di una tassa di sosta;

• la stessa delibera fu oggetto di ampie discussioni consiliari e numerosi furono gli incontri con i cittadini vietresi nei confronti dei quali il Sindaco, nella persona di Franco Benincasa, precisò più volte il carattere sperimentale della nuova regolamentazione del piano sosta;

Costatato che :

• La fase di sperimentazione può definirsi conclusa in quanto l’esecutività della delibera in questione ha riguardato solo parte del territori comunale , precisamente Marina e Vietri capoluogo, restando di fatto un provvedimento incompleto e con scarsi risultati sul miglioramento della viabilità , principale obiettivo del provvedimento.

• I lavori riguardanti il PUE Marina hanno stravolto quanto previsto dalla delibera stessa in materia di individuazione delle aree di sosta ;

• L’incarico affidato a tecnici qualificati per la ricerca e la progettazione di nuove aree di parcheggio, sebbene condivisa, e da considerarsi una soluzione in tempi lunghi.

S’interpella al fine di proporre:

L’annullamento della Delibera n.6 del 2/2/2010 nelle more di un piano parcheggio organico su tutto il territorio comunale che favorisca l’annoso problema della viabilità e della sosta e soprattutto, distribuisca equamente il tributi e servizi.

Vietri Sul Mare ,26 aprile 2011

Dott. Salvatore Giordano

4/19/2011

Quale senso civico.

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Leo Longanesi, La sua signora, 1957

Mentre a Molina s'inaugura in pompa magna la "nuova" piazza di Molina, i vietresi denunciano quotidianamente le pessime condizioni in cui versa la famosa "piazzetta" che dovrebbe essere il biglietto da visita della nostra Vietri. La pavimentazione è dissestata ed assomiglia sempre più ad un colapasta - laddove le mattonelle sono saltate, qualcuno ha tappato il buco con una colata d'asfalto (la classica "pezza a colori") - tanto valeva ripristinare l'originaria carreggiata che il "restyling" della piazzetta aveva maldestramente eliminato, con grave pregiudizio della sicurezza dei pedoni.
Se poi diamo uno sguardo al marciapiede che collega la Villa Comunale al Lloyd's Baia Hotel ci si accorge che quel che una volta era spazio pubblico viene impunemente occupato dai pullman e dalle auto degli ospiti dell'albergo - la qual cosa ha provocato il degrado irreparabile della pavimentazione lungo tutta la passeggiata perdonale che arriva fino alla Cappella della Madonnina - un lungo tratto che rientra sotto la giurisdizione del Comune di Salerno. Un ottimo alibi per l'inazione dei nostri amministratori. Lo scaricabarile è un grande sport nazionale.
In realtà è tutto il Paese a versare in pessime condizioni e sta andando letteralmente in pezzi. Gli esempi sono davanti agli occhi di tutti, ma nessuno vuole vederli. Ormai i vietresi sono assuefatti al degrado urbano dilagante del loro centro storico. Il nostro patrimonio urbanistico e paesaggistico è lasciato nella più totale incuria. Nessuna manutenzione. Si preferisce invece "inaugurare" qualche nuova opera, di dubbio gusto e utilità (esemplare il caso del PUC di Marina di Vietri - uno scandaloso "abuso legalizzato", perdipiù realizzato male; quello che doveva essere un
"parco" fluviale - una zona di verde - appare sempre più come un enorme parcheggio incomprensibilmente a ridosso dell'Istituto comprensivo; e così via elencando) - lasciando andare alla malora tutto il resto. Pura demagogia a fini elettorali! Da questo punto di vista il centrosinistra è simmetrico al centrodestra sia a livello nazionale sia a livello locale: grandi proclami/annunci e zero risultati. Alle prossime elezioni mandiamoli tutti a casa! No ai berluscones camuffati da progressisti. Ha ragione il mio dottore, al peggio non c'è mai fine.

Cordiali saluti

Giuseppe Schiavone

3/15/2011

Processo all'Unità D'Italia.



Singolare iniziativa organizzata per oggi a Cava dei Tirreni in occasione dal 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Una storia molto controversa che ancora oggi lascia molti interrogativi circa i motivi che la generarono, ma principalmente i risvolti di una feroce guerra civile.
La questione meridionale e il sottosviluppo economico che oggi rappresenta questa regione d'Italia, forse iniziarono proprio 150 anni fa e ancora oggi, complici Noi del Sud, rimane ancora aperta.
Vocidipiazza


La storia, quella ufficiale e paludata li consacrò eroi, padri della patria, la storia vera, quella desunta da drammatici documenti che, pur volutamente nascosti, stanno prepotentemente venendo alla luce, ci consegnano un quadro ben diverso delle azioni che caratterizzarono l’operato di Garibaldi, Mazzini, Cavour e, soprattutto, del più colpevole: Vittorio Emanuele II.

Infatti, quella che passò per l’eroica impresa di chi volle unire il suolo italiano in un’unica nazione, altro invece non fu che l’interessata iniziativa di un regno e di una dinastia, i Savoia, che, sull’orlo della bancarotta, collaborò ad un ben ordito intrigo internazionale, voluto dall’Inghilterra per assicurarsi il prezioso zolfo siciliano e il predominio sul mediterraneo per i commerci con l’oriente.

Il Savoia, in concorso con altri, pronube l’ingenuità del re Borbone, invase, distruggendolo l’intero Meridione d’Italia.

La guerra civile che ne conseguì fu tra le più brutali mai combattute ad oggi.

Attraverso un pubblico processo, si vuole ripercorrere i tragici avvenimenti lasciando all’offeso popolo del Sud il compito di emettere un giudizio morale di certo più attendibile, su quello che fu, per certi versi, anche positivo, il processo unitario, definito, a posteriori: “Risorgimento”.



Il Club Universitario Cavese, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia promosse dall’Amministrazione Comunale, ha voluto ospitare il cosiddetto PROCESSO “A quell’”Amara” Unità d’Italia”, organizzato e coordinato dal Comitato Memento Domine di Serre; la manifestazione si terrà mercoledì 16 marzo 2011 alle ore 19,30 nei locali siti in Cava de’ Tirreni al Viale Crispi, per rendere una lettura puntuale della storia, attraverso la spettacolarizzazione dei fatti intervenuti, rievocando le ragioni dei protagonisti in causa.



La “Corte” sarà costituita da:

- Giudice-Historicus: Prof.ssa Dora Liguori

(autrice del libro “Quell’”Amara” Unità d’Italia”)

- Pubblico Ministero: Avv. Leopoldo Catena

- Cancelliere: Dott. Luigi Majetta

- Difesa Vittorio Emanuele II. Cavour, Garibaldi e Mazzini: Avv. Arturo Bevilacqua

- Difesa Francesco II: Avv. Francesco Casale

- Rappresentante dei Briganti: Prof. Santino Campagna

- Brigantessa: Assunta Nigro

- Imputati: Vittorio Emanuele II; Francesco II, Cavour; Garibaldi; Mazzini

- Saluti:

- Sindaco di Cava dei Tirreni

Al Popolo Sovrano, presente al processo, sarà consegnata una scheda per la sentenza popolare. Si vota con un semplice segno di croce su colpevole o innocente, depositando la scheda nell’urna appositamente predisposta. La Corte, dopo il dibattimento, costituirà il seggio elettorale ed eseguirà lo spoglio delle schede, proclamando la sentenza popolare.

2/18/2011

Sindacato all'attacco della Vietri Sviluppo.

Decisa e pesante la nota della UIL trasporti fatta pervenire al Sindaco Benincasa e all'intero Consiglio Comunale. La vicenda si arrichisce di fatti e notizie che purtroppo non depongono a favore del nuovo CdA Aziendale e rende molto discutibile la scelta politica in tal senso.
Per il motivo di non volere assumere posizioni di parte, o peggio, di emettere sentenze ancor prima di giudicare i fatti, rimane la lettura critica di una gestione che  non ha saputo dare spiegazioni convincenti sul suo operato, ma assunto un atteggiamento autoritario e imponente, dimenticando che l'Azienda è pubblica e il CdA deve dare atto del proprio operato all'intero consiglio comunale e non soltanto alla maggioranza che lo sostiene.
Alla maggioranza la principale colpa di voler difendere ad oltranza le proprie scelte politiche anche davanti ad evidenze che non lasciano spazio a dubbi. Proprio perchè si tratta di argomenti delicati e di notevole importanza sociale è auspicabile che si abbandoni questo clima di caccia alle streghe e si trovi una soluzione politica condivisa che possa rilanciare le aspettative di crescita di questa realtà aziendale locale.
Vocidipiazza

2/16/2011

Consiglio Comunale per la Vietri Sviluppo.

I Consiglieri Comunalei di minoranza hanno richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere sulla gestione della Vietri Sviluppo alla luce delle recenti disposizioni disciplinari a carico di alcuni dipendenti che tanta tensione hanno generato nel contesto lavorativo. Il grave incidente sul lavoro accorso a Felice D'orso rappresenta l'epilogo di una situazione che riteniamo vada chiarita a livello politico se si considera  il comune  unico azionista della stessa.La  mia richiesta al Sindaco Benincasa, come riportata nel precedente post sull' argomento, comprendeva l'istituzione di  una commissione pro-tempore che definisse , in modo neutrale, le vere problematiche relazionali e comportamentali in seno alla società  allo scopo di riportare un clima di serenità propedeutica alla sua produttività.
Al momento la mia richiesta non ha ricevuto un minimo di risposta, come sempre accade. Per lo meno i documenti rimangono e, visto il grave incidente dell'altro giorno, forse qualcuno  dovrà interrogarsi sulla possibilità di poterelo evitare.
Vocidipiazza

2/11/2011

Sacrificare lo sport...democraticamente!

Una vera apoteosi di democrazia la riunione al Comune di ieri sera.

La consulta dello Sport e quella del Commercio chiamate a concordare con l’Amministrazione comunale l’utilizzo del campo sportivo di Marina alla luce della precaria situazione che i lavori del PUE hanno determinato per la sosta delle auto.

Evidente l’imbarazzo degli sportivi che non hanno potuto e voluto difendere il diritto allo sport sempre più marginale e precario rispetto agli interessi economici del territorio.

L’utilizzo promiscuo della struttura tra campo di calcio/parcheggio è quanto emerge dalla proposta del Sindaco Benincasa e “obbligatoriamente” condivisa per ragioni di buon senso civico e morale dei partecipanti messi davanti alle strette necessità economiche e commerciali.

La soluzione era al monte del progetto PUE. I promotori del progetto hanno avuto modo e tempo di verificare come questo intervento avrebbe ridimensionato il parcheggio delle auto e quindi prevedere soluzioni in tempo utile. La fine di una morte annunciata del campo di calcio in attesa che si realizzino veri parcheggi . Alla fine a pagare sono sempre i più deboli, in questo caso i ragazzi di Vietri  che per potere giocare al calcio nel loro paese si devono accontentare di farlo (a loro rischio e pericolo) in un parcheggio adattato a campo sportivo.
Mi preme sottolinerae come quanti si adoperano per le politiche giovanili, dal presidente Pagano al vicesindaco Borrelli, nessuno dei due abbia  partecipato alla riunione. Il Presidente Pagano intento a promuovere la sua Carta Europea non ha inteso che fosse alle stesso modo importante sostenere  l'impegno per garantire il diritto allo sport per tutti i giovani Vietresi. Mi astengo da ogni considerazione che ritengo abbia il vice Sindaco Borrelli sui  giovani vietresi.
Comunque per i migranti sportivi vietresi la card sicuramente favorirà lo sconto per accedere alle strutture sportive accreditare dei comuni limitrofi che meglio si adoperano per i giovani e per lo sport.
Democraticammente , qualunquemente e , eccezionalmente, sportivamente per Voi......

n.B. La foto al post è uno dei tanti campetti vicini a noi accessibile a pagamento...
Vocidipiazza

Carta Giovani EYCA

Il Comune di Vietri Sul Mare adotta la Carta Giovani EYCA (European Yuoth Card Association).
Nella nota allegata che mi ha fatto pervenire il Presidente del Consiglio Comunale Mario Pagano viene illustrato il progetto che intende promuovere il comercio cittadino e fornre ai giovani agevolazioni commercialinei settori di loro interesse.
Continua l'impegno del Presidente Pagano, titolare della delega alle Politiche Giovanili, nell'affrontare il non facile compito di promuovere iniziative che riescano a migliorae le condizioni sociali giovanili anche nel nostro Comune.
Vocidipiazza

2/06/2011

Prima Vota, poi rifletti!

E dopo il libro il film! Se in precedenza avevo rimesso tutto nelle mani della speranza, dopo avere visto questo capolavoro di Albanese, forse abbandono anche questa e mi rimetto messamente al "PdP=Partito du Pilu".
Manifesti, gazebo in tutti Italia attribuiscono al Partito di Albanese un 3,5_4% di consenso se si andasse a votareo oggi. Molto più di Fini, Rutelli, Mastella, Casini e adltri del terzo polo se presi singolarmente! Grandioso.
Amici di piazza, vi consiglio di vedere questo film e magari daremo più credito e saremo più benevolenti anche con i nostri amministratori locali! TUTTI UGUALI, QUALUNQUEMENTE!
Faremo meno storie, denunce, battagle sociali, ma principalmente quanto tempo sprecato recupariamo!vedremo con la giusta comprensione le tresche e le combine Vietresi, gli daremmo una "giusta" ragione, e saremmo finalmente "al passo con i tempi". Perchè ci sforziamo tanto a volere rappresentare, noialtri Vietresi, una eccezione nazionae?.
I casi della Vietri Sviluppo, parcheggi,   Ceramica, inqunamento, stabilimente, PUE, ecc. ma cosa saranno più dopo la splendida rappresentazione che Albanese fa del significato della politica?
Sentite (e vedete) il discorso dell'unico, vero politico degno di tal nome : Cetto La Qualunque.

Cari amici elettori e ammucchiabilmente amiche elettrici col 2010 si è concluso un anno eccezionale, un anno in cui la fantasia è diventata realtà. Abbiamo finalmente trasformato l'Italia da inutile Repubblica democratica a club esclusivo e il superfluo parlamento in un privè. Ci siamo fatti l'Italia ora ci facciamo gli italiani.
(poi rivolto al pubblico: "Libertè, egalitè, stabilitè, tanta stabilitè e comunquemente e sempremente, i have no dreams. But i like pilu, più del panettone).
Cari amici elettori e fatturabilmente amiche elettrici, il 2010 è stato un anno eccezionale pieno di novità, prima tra tutte un decesso eccellente: dopo lunga e penosa malattia è infatti morta la morale. Soffriva, soffriva e alla fine, l'abbiamo abbattuta. (brusio in studio, applausi).
Così la smettete con i lamenti "Ma non si può fare", "Ma non è costituzionale". Rassegnatevi, è finita, l'avete capito che agli italiani non importa niente di escort, scandali, festini? si nne futtono.
Cadute le barriere della moralità siamo entrati nell'epoca delle egalitè, siamo tutti uguali, amministratori e amministrati, maggioranza e opposizione, guardie e ladri, mogli e amanti, cornuti e figli di buttana, tutti uguali.
Cari amici elettori e orizzontalmente amiche elettrici, abbiamo finalmente unificato le due Italie. E' ora di finirla con i pregiudizi, il Sud è anche altro. Non solo disprezzo delle regole, pizzo, minacce, caporalato, malasanità, abusi edilizi. Cosa sia esattamente, però, non lo so.
Insommamente nel 2010 gli italiani sono diventati tutti come me, hanno capito che la legge si aggira, sempremente.Che rispettare il codice della strada è grave segno di omosessualità, che al di sotto di una quarta di reggiseno non è vera passione politica, gli italiani hanno capito insommamente che non sono le donne che devono entrare in politica ma la politica che deve entrare dentro le donne. E hanno capito che fottere il prossimo è una cosa che dà soddisfazione. Il Paese è cotto, ma c'è un solo modo per dargli il colpo di grazia: le elezioni.
Cari amici elettori e posteriormente, amiche elettrici, se mi votate sono contento, se invece pensate di non votarmi, se proprio non andate a votarmi, se davvero non volete votarmi a nessun costo, voglio consigliarvi caldamente un posto dove andare in alternativa: (urlato) dint'u culuuu,  culuu.




2/05/2011

La Cricca.

La cricca della Repubblica.Un bel libro di Sergio Rizzo autore ormai noto per le sue inchieste sulla classe politica italiana.
Rizzo conferma che la gente è consapevole che la politica  oggi è un vero conflitto di interessi, dove quelli personali prevalgono su quelli della gente. Le rivoluzioni armate non appartengono a questa epoca, il disagio si manifesta con nuove modalità, principalmente sulla rete internet, assenteismo al voto, disinteresse generale. Difficile che possa nascere dal basso una forma di protesta che riesca a  frenare questo stato di cose. Comunque una cosa è certa: non è possibile continuare senza che succeda qualcosa.....nel frattempo bisogna sperare.
Agli amici di piazza confido che leggendo questo libro pensavo alla situazione del nostro comune e avevo la conferma di quanto fosse complicato rimettere in sesto, dal punto di vista morale e civile la gestione della nostra minuscola comunità, in un contesto generalizzato di interessi personali che si intrecciano con la gestione della cosa pubblica. "Arroganza e ingordigia" come dice Rizzo esprimono bene anche la nostra situazone locale.
Confidare nella speranza è l'ultimo atto di fede possibile per chi ama il nostro territotio, considerando che, sempre come si esprime l'autore, " il lupo perde il pelo ma non il vizio". Infatti ,ad oggi, sussultano nell'aria solo voci di congiure di palazzo con regie occulte (ma non troppo) e con un solo esclusivo movente:abbattere una cricca e sostituirsi ad essa nella gestione del potere.
Ad ogn'uno la propria cricca..per i miracoli bisogna attrezzarsi.....
Vocidipiazza


2/03/2011

Il post precedente sulle Citta della ceramica non poteva lasciare indifferente il Presidente dell'Ente Ceramica Vietrese, Nicola Campanile.
Da molti anni a capo dell'ente che rappresenta la quasi totalità dei ceramisti vietresi e profondo conoscitore delle settore, Nicola ha avviato da tempo un ambizioso progetto che pone al centro la regolamentazione del comparto ceramico e la cooperazione che consenta la sfida alla globalizzazione dei mercati.
In particolare ha voluto sottolineare come L'Ente che rappresenta è molto attento e sensibile ai problemi dell'ambiente tanto che ad ogni socio viene aggiornato periodicamente circa le normative in materia e le modalità per mettersi in regola (modulistica, scadenze, controlli, ecc).
Il Presidente Campanile  mi conferma che il ruolo  della politica è fondamentale per questo processo di regolamentazione e come l'approccio clienetelare e di parte abbia contribuito negli anni alla lenta e inesorabile perdita di immagine e prestigio delle nostre botteghe artigianali favorendo improvvisazione e illegalità.
Lo esprime in chiare lettere anche nella interessante conferenza stampa svoltasi il 15 gennaio scorso in occasione della Mostra di ceramica organizzata dall'Ente.
Mi viene conferamta, inoltre, la necessità di fare chiarezza in merito alle città che hanno diritto di fregiarsi del marchio AICC. Sono diverse quelle che non ne hanno diritto , tra queste anche Cava dei Tirreni,poichè non titolari di un disciplinare che ne attesti la produzione artigianale.
La presente questione è stata sollevata in una lettera al Sindaco di Vietri con la proposta di autosospensione del Comune di Vietri Sul Mare dall'Associazione Città delle Ceramiche fino a chiarimenti in merito.
L'Ente è seriamente impegnato a definire entro quest'anno il reale impegno che ogni componente interessata (ceramisti, amministrazione, enti pubblici e privati) pone in essere per rilanciare il comparto ceramico vietrese in maniera strutturale. L'intento è quello di gettare solide basi  per un futuro di speranza per le nuove generazioni.
Voglio esprimere al Presidente Campanile il mio plauso per l'impegno e la passione con cui guida l'Ente dei Ceramisti , ma principalmente perchè pone la legalità quale pregiudiziale essenziale per la riuscita del suo progetto.

Vocidipiazza

2/02/2011

Le città della Ceramica.



L’Associazione Italiana Città della Ceramica (A.I.C.C.) è stata costituita nel 1999, con sede a Faenza, non ha fini di lucro e ha per scopo la creazione di una rete nazionale delle città ove storicamente è venuta a svilupparsi una significativa attività ceramistica.
A tal fine l’Associazione opera per la valorizzazione della ceramica italiana, promuovendo un patto di amicizia fra i centri di antica tradizione ceramica.
E' ancora precedente il Decreto Ministeriale istituito con Decreto del Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 26 giugno 1997 (G.U. n° 153 del 3/7/1997) che istituisce il Marchio CAT (Ceramica Artistica Tradizionale).
Per potersi fregiare del marchio CAT l'azienda artigianale deve soddisdfare precise regole di lavorazione(materiali utilizzati, auitorizzazioni e controlli), di vendita (codice di comportamento) e, ovviamnete rispondere ia requisiti di legge in merito al sito di lavorazione .
Tutto quanto è nei particolari riportato nel Disciplinare dellaCeramica Artistica e Tradizionale che regolamnete tutte le città affiliate all'AICC.
Il Disciplinare per quanto concerne il comune di Vietri Sul Mare risale alla delibera della Regione Campania n. 2928 del 21 giugno 2002. La Delibera poteva rappresentare l'inizio di un percorso che avrebbe potuto avviare la regolamentazione del comparto e ridare visibilità e prestigio al marchio "Vietri" nel  mondo. Sono passati circa nove anni e tutto è rimasto un atto formale.
Non vi è stata la capacita/volontà  degli operatori della ceramica vietrese di trovare una soluzione che, oltre ad affermare un marchio, potesse  rilanciare un settore in crisi. Inoltre è mancata negli anni la capacità degli amministratori locali di favorire questo processo, ma preferendo la solita politica clientelare e personalistica che ha generato una vera giungla da cui difficilmente oggi si potrà uscire.
Un modo per ripartire è senza dubbio realizare un reale "registro dei produttori di ceramica artistica e artigianale di Vietri". Il censimento è stato di recente sostenuto dall'Ente Ceramica Vietrese nell'ottica di trovare la strada per la regolamentazione del comparto e il rilancio del marchio CAT.
Non sembra che l'idea sia stata sostenuta dall'attuale amministrazione che continua a tergiversare e sembra volere continuare a brancolare nel buio(di comodo politico).La recente diatriba tra il Sindaco che in una manifestazione natalizia ha confermato il potere assoluto dell'amministrazione di decidere sulle scelte da farsi, e quella del Presidente Campanile che provocatoriamente chiede l'uscita del nostro Comune dall'Associazione AICC conferma le gravi difficoltà di dialogo. Ancora una volta aspetti di legalità e trasparenza amministrativa rappresentano l'evidente barrira su cui s'infrange ogni processo di sviluppo.
E' evidente che regolamentare il comparto ceramico non sarà possibile senza una vera volontò politica. Infatti questo  passa attraverso tante piccole imprese che operano in totale mancanza dei requisiti previsti. Noi cittadini vediamo questi risultati dai campioni di acqua del mare e dell'aria. Quindi, regolamnentare il settore ceramico sarebbe importante anche dal punto di vista ambientale e della salute di tutti i cittadini.
Nel frattempo il Comune di Cava si freggia del marchio "Vietri" e  ci invia, attraverso il Bonea, tanti metalli pesanti, quasi come una artiglieria, per liberarsi completamente della nostra scomoda vicinanza.



Vocidipiazza

1/30/2011

Il diritto alla salute.

Siamo all'inizio della programmazione (almeno spero esista) della stagione estiva 2011 e rimangono i soliti problemi amministrativi di sempre che nessuno vuole realmente affrontare.
Voglio mantenere per una volta da parte i lavori del PUE di Marina, con tutti i relativi problemi annessi alla stato di avanzamento degli stessi e il conseguente ridimensionamento del numero dei posti auto.
Invece voglio segnalare la diffida della  Provincia di Salerno al Comune di Vietri  nel mantere in essere lo scarico in mare delle acque reflue ,mediante condotta sotomarina, senza autorizzazione , in violazione delle leggi vigenti. La diffida chiarisce inoltre che non è stata mai richiesta autorizzazione in tal senso da parte del Comune di Vietri Sul Mare.
Ne consegue che la salute del nostro mare, in particolare nella zona est del fiume Bonea è altamente inqunata e considerata di qualità pessima dal decreto regionale n'1008 del 30(01/11 con al necessità da parte del Comune di provvedere agli interventi che salvaguardino la salute dei cittadini.
Inoltre i campioni analizzati continuano a rilevare livelli di Cadmio e Piombo che non rientrano nei limiti di legge. Entrambi questi elementi provengono dagli scarichi dell'industria ceramica.
Infine l'osservatorio sulle patoligie tumorali rivela per il nostro territorio una percentuale di incidenza molto elevata per tutte le forme.
Salvaguardare la salute dei cittadini non rapresenta una opinione . Significa applicare le normative vigenti in termini di prevenzione , sia esa sanitaria che ambientale e del territorio, in un programma integrato di interventi che favoriscano il benessere della salute .
Ad oggi si continua a barcamenarsi nel tentativo esclusivo di mantenere salve le adempieneze quali fossero delle  formalità amministrative , incuranti dei risultati che si raggiungono. Quando si parla di salute pubblica, nessuno è avulso dai rischi, allora desumo che all'incapacità amministrativa subentri l'incoscienza e la pazzia umana, quella stessa che isprò il nazismo nel suo disegno criminale antisemitico.

Vocidipiazza

1/23/2011

Vietri Sviluppo: tra politica e morale.

Viviamo l’epoca dell’impunità. E’ questo il messaggio forte che trasmettono fatti e vicende che si susseguono sui media. I nostri governanti, presi dall’impegno di difendere la loro onorabilità morale e politica a seguito di continue vicende personali, devono necessariamente trascurare gli impegni per cui sono stati eletti. La sodoma e gomorra degli anni duemila la nuova rivoluzione culturale che indegnamente siamo riusciti a generare. Se qualcuno mi desse del nostalgico della prima repubblica o peggio, del medievale, oggi mi farebbe un grande complimento.
La vicenda della società Vietri Sviluppo sembra anacronistica rispetto a tale premessa .
Infatti in si essa si definisce il criterio della “facile punibilità” messa in campo dal Presidente nei riguardi esclusivi di alcuni dipendenti. Problemi  di normale gestione che in genere si risolvono nelle periodiche riunioni interne, diventano in questo caso momenti di tensione tali da degenerare in provvedimenti formali, in contrasto con una gestione manageriale che invece deve orientare la gestione aziendale verso la motivazione e produttività delle risorse umane.

Ritornando alla cultura “veliniana” dell’impunità di chi governa e della caparbietà di continuare a difendersi anche in situazioni estreme, forse l’accusa di avere elargito tessere di favore a compari ed amici è stata troppo palese quanto cruenta tanto da violare l’autonomo principio di “immunità di funzione” e scatenare la prevista reazione con tanto di codice “dell’impunità” alla mano.

La vicenda, al limite del grottesco, ha raggiunto ormai livelli tali da richiedere l’intervento dell’amministrazione comunale che ha il dovere morale di intervenire nella vicenda e favore ogni procedimento che vada migliore soluzione per il futuro della società.

In tale direzione che si colloca la mia richiesta di sospensione del Presidente e consegnare la gestione pro-tempore ad una commissione straordinaria che si faccia carico di gestire ogni conflittualità e verificare la fattibilità del piano d’impresa a seguito della riduzione dei posti auto a Marina, l’annosa questione dell’utilizzo del campo sportivo a questi scopi, l’assenza di un piano parcheggi organico all’intero territorio comunale.

Il filosofo Protagora diceva che tante verità non creano conflitto se si sceglie  tra quelle che rimandano alla maggiore utilità. La mia proposta ricerca la verità che maggiormente rimanda alla definizione di una società in house stabile e produttiva.

Vocidipiazza

1/22/2011

Le vie brevi.


Ragazze che invece di andare davanti ad Arcore col forcone a chiedere diritti vanno dentro Arcore in minigonna a chiedere quattrini, ma vi assicuro che la molla che le spinge è proprio la stessa. Lui è il pezzo grosso, lui è il responsabile in fondo della mia situazione, lui deve provvedere. E’ chiarissimo questo pensiero sottostante.

Quando un’intera generazione di giovani viene privata di qualsiasi prospettiva ne succedono di ogni, per dirla in tema. I più acculturati protestano e progettano rivoluzioni, tutti gli altri cercano di sfangarsela con ogni mezzo a disposizione, e la raccomandazione, il leccaculismo, le cene sexy sono solo alcune delle tante strade che un giovane disperato può intraprendere per cercare di aprire qualche porta. E siamo solo alle prime battute: quando capiranno che non hanno futuro comunque, che è tutto comunque una lotteria, che la prostituzione fisica o intellettuale non porta a nulla, quali altre e più drammatiche opzioni sceglieranno?

E no, al momento non scommetterei sulla rivoluzione