Raito Salus Infirmorum. Era scritto " salute degli infermi" alla rampa lassù che ti cercava, paese di dolcezza per gli inverni, un paese così come si dava fosse in quel tempo con la vita uguale alla vita, al suo mietere lontano. Giusto per l'ombra il sole, giusto il male per dar tempo alla morte, sul divano di seta d'oro impallidiva il biondo scozzese pettinando eternamente la moglie innamorata, il volto tondo in quella dolce eternità del niente.
1/13/2008
Il rosso comunista.
Essi rappresentano quanto di male l'essere umano sia riuscito a produrre. Si racconta che mangiassero i bambini e che ovunque ponessero piede le donne abortissero con dolore e spasimo.
Molti popoli vivono felici perchè sono riusciti a tenerli a bada con campagne di sensibilizzazione.
Ovunque vi siano loro, il lardo non pasce, le ossa spuntano dalla pelle e i lavoratori languono miseria nera. In Italia, essi si adoperano febbrilmente nello sforzo di mandare in malora ogni azienda nella quale riescono ad infiltrarsi, aziende che finiscono poi per essere svendute piene di debiti, con grande soddisfazione di qualche capo politico.
Non di meno i comunisti amano vivere nell'agio e nel lusso, predicatori di quella povertà che si guardano bene dal praticare; attorniandosi di beni materiali e ricchezze in misura eguale, ed anche piu', dei loro "presunti" giurati nemici: I CAPITALISTI! E dico "presunti" in quanto è assai probabile che i comunisti altro non siano che ricchi capitalisti infiltrati tra i poveri con lo scopo di carpirne la volontà e farne uno strumento per il mantenimento del potere.
Personalmente conosco molti di comunisti, anche Vietresi, che una volta passati dallo status di operaio a quello di padrone, hanno immediatamente dimenticato la guerra di classe per sposare da subito quella del capitale, esprimendola nella forma peggiore e disonesta possibile.
La nostra storia è piena di questi predicatori che hanno predicato bene ed illuso milioni di onesti operai "veri" e poi "razzolato" tanto...
Ancora oggi c'è chi crede a questi paladini della giustizia di classe, trasformatosi nel tempo in moderati "democtatici" ma che mantengone in loghi e simboli il colore rosso,che tocca l'intimo di classi e generazioni,valore, gioia,ricordo, simbolo, che il colore rosso coniuga, sviluppando sensazioni di piacere. Il tutto un intimo piacere dell'anima, un'emozione ancora endemica.Nella realtà rimane il rosso della vergogna di questi comunisti-capitalisti-imprenditori, difficilmente espresso sul loro volto, che invece rimane di un bianco candido, un colore che, ironia della sorte,ha simboleggiato quello del potere da combattere, ma solo perchè ambito.
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1 commento:
Attenzione a non confondere il comunismo (trozkista/leninista) con quello imperialista di Stalin (stalinismo).
Stalin non era comunista e/o socialista: semplicemente un furbo arricchito alla stregua di Hitler...il comunismo è tutt'altra cosa.
E smettiamola di pensare che i comunisti mangiavano bambini...ricordiamoci invece quello che hanno fatto i cattolici nei secoli dei secoli...dalle crociate, alla santa inquisizione, dalla vendita delle indulgenze ai benefici ecclesiastici delle chiesa di oggi...e poi ci si stupisce che l' Islam abbia preso piede anche da noi...con una chiesa ottusa e fascista così cosa si poteva volere?
Leggiti il Manifesto del Partito Comunista.
Dopo (e solo dopo) permettiti di giudicare.
Marco78_25@libero.it
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