Mi associo e condivido quanto scrive Scienza & Vita alla notizia della decisione della Corte di Cassazione sul caso di Eluana Englaro.
“Consapevoli che la sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione in riferimento al caso di Eluana Englaro non possa non essere rispettata e applicata, ci permettiamo però, da liberi cittadini di uno Stato libero, di dissentire. E chiediamo che alla lunga fine di Eluana, proprio perché si tratta di una vera e propria condanna a morte in età repubblicana, non solo assistano alcuni testimoni, ma possa essere registrata in video e messa a disposizione di quanti ne facciano richiesta. Come accade nei Paesi che prevedono la pena di morte per i propri cittadini. Così i nostri figli e i nostri nipoti potranno scoprire come un cittadino italiano possa essere condannato da un giudice di uno Stato civile e democratico a morire di fame e di sete”. Questa la reazione dell’Associazione Scienza & Vita alla sentenza che “condanna a morte Eluana”.
“La decisione della Suprema Corte – osserva l’Associazione – di fatto autorizza la sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione che restano secondo noi, e anche per una larghissima parte dell’opinione pubblica italiana, semplici sostegni vitali e non terapie”.
“Da questa scelta consegue – rimarca Scienza & Vita – un’interpretazione riduttiva della vita, quale non degna di essere vissuta. E soprattutto l’idea che la vita umana sia disponibile. Ovvero, che ciascuno di noi possa esercitare addirittura un diritto di morire con il corrispettivo dovere di uccidere (perché qualcuno deve pure eseguire la sentenza). Diritto di morire che non è contemplato nella Costituzione e che sfida il criterio umanistico del favor vitae a cui essa si ispira”.
2 commenti:
Carissimo Salvatore
non so tu ma io in parte ho gia' "scritto" il mio testamento biologico e chiedo in esso che siano rispettate senza se e senza ma le mie volonta' .
non voler essere sottoposto a cure e a interventi chirurgici, lesivi della dignità umana, quando non c’è alcuna speranza di guarigione e' una mia scelta va rispettata e non deve essrere un disegno di legge a fermare o ad ostacolare la mia volonta' .
spero che tu abbia letto la lettera del Capo dello Stato , e gli articoli della costituzione in essa citata ........
a prescindere dal proprio credo religioso a tutti dispiace veder mancare una persona cara e tutti vorrebbero che qualcosa o qualcuno al di sopra dell'uomo e delle sue possibilita' faccia qualcosa affinche cio non avvenga..........
lo si deve sperare anche quando in liberta' e in pieno possesso delle sue facoltà mentali si manifesta una volonta' di non essere "curati".
dopo un iter che ha portato alla decisione della Corte di cassazione non possiamo dire altro che anche dispiaciuti perche Eluana ci sta lasciando , e' stata sua volonta', volonta che io rispetto senza se e senza ma!.
per quanto riguarda poi il modo del nostro governo di prendere una decisione tale da mettere in discussione lo stato di diritto posso solo dire che ci manca pochissimo per ritornare a vivere in uno stato in cui pochi decidono per tutti, e i tutti non hanno diritto di replica.......anzi non hanno diritti.
sempre cordialmente.
di mauro giovanni
Gent.li Signori,
nel pieno rispetto delle opinioni di tutti, mi chiedo: la volontà di Eluana quale era ? Chi può "certificare" che la volontà di Eluana era quella di non essere curata ? Già il fatto che Eluana deve essere accompagnata alla morte attraverso la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione presuppone che in essa c'è la vita. Infatti, nel caso specifico, non si tratta di staccare la spina per ottenere la morte immediata ma nella realtà la si provoca. In tutta sincerità definire cosa sia giusto fare, per quanto mi riguarda, mi risulta impossibile posso solo dire cosa avrei fatto io in un caso del genere ma questo non aiuterebbe certo a risolvere la questione. Su una cosa spero che tutti concordiate e cioè che sia ora di colmare questo vuoto legislativo in modo da non dare atto, per il futuro, a interpretazioni ideologiche che stanno solo strumentalizzando una vicenda dolorosissima per i protagonisti.
Saluti.
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