La mia prima seduta Consiglio Comunale è stata una vera emozione ben sopita e controllata dalla mia esperienza di vita. La voce (ufficiale) di questa piazza ha riscaldato le corde vocali nella attesa della vera partenza.
Le prove non sono state proprio una passeggiata, visto il clima che si è creato alle prime interpellanze dei Consiglieri di minoranza.Troppo vicini i veleni della campagna elettorale, l’occasione per poter conferire con i rivali della contesa elettorale, forse la causa della reazione del Sindaco Benincasa, che in un’arringa accesa e passionale si è sentito libero di poter esternare opinioni su ogni argomento, contravvenendo al cerimoniale richiesto per l'occasione e anche al ruolo istituzionale che riveste.
L'intervento degli ex candidati a Sindaco Marciano, prima e Sarno dopo, hanno stizzito il neo Sindaco che, in questa circostanza, ha mostrato tutto il suo noviziato.
Una seduta che doveva diventare una prassi, quasi monotona, come esordiva il Sindaco all'inizio dei lavori, si è trasformata in una Talk Schow in stile Porta a Porta, fuori degli schemi prestabiliti.
In precedenza il Sindaco ha auspicato una collaborazione tra tutte le forze presenti in Consiglio Comunale per il bene del Paese e cercare di mettere da parte gli attriti elettorali. Di fatto nessuna apertura ha manifestato per dare un senso compito a queste parole. Alla sola richiesta di pensare ad un consigliere di minoranza per l'incarico "istituzionale" di Presidente del Consiglio Comunale, ha riferito che chi ha vinto comanda, quindi ho inteso che volesse dire anche "chi perde non conta". Alla faccia della collaborazione.
Nessun segnale di cambiamento nei metodi, la volontà di ostentare unità quando più volte il Sindaco ha riferito che questa Amministrazione andrà avanti tal quale per cinque anni senza "commistioni".
La storia recente avrà scosso il sindaco Benincasa che, nella sagra delle "commistioni" dell'amministrazione Giannella era artefice principale. Vorrei rassicurare il Sindaco che semmai dovesse presentarsi l'esigenza politica, siamo Noi, almeno io, che non intendo mischiarmi con questa maggioranza che non appartiene alla mia cultura politica e presenta qualche Consigliere che non stimo per metodi e sistemi che da anni utilizzano per accrescere i loro consensi elettorali.
In definitiva, nel mio intervento ho voluto richiamare il ruolo importante dei neo-consiglieri di maggioranza, giovani e motivati per poter favorire il cambiamento di indirizzo amministrativo tanto auspicato per Vietri.
Inoltre ho voluto puntualizzare che la ricerca della legalità è semplicemente il rispetto delle regole, già ai limiti nella conduzione del primo consiglio, e di cattivo esempio civico per la gente. In precedenza il Sindaco aveva espresso in un suo accorato e sempre energico intervento che la legalità è alla base dell'azione amministrativa e che ogni eventuale errore è da ritenersi fuori della volontà.
Se il buongiorno si vede dal mattino, tanti buoni propositi di franca collaborazione volta alla verifica e controllo da parte delle minoranze, potrebbe infrangersi contro gli scogli di una maggioranza che ha voluto mostrare i muscoli in una circostanza in cui non vi era necessità, quasi come volere esorcizzare paure ed insicurezze. Mi auguro di sbagliarmi per il bene del paese.
Vocidipiazza