
Ho voluto ricordare questo triste evento di tante feste dei lavoratori, quelli veri, quellli che lottano per i lori diritti spesso calpestati da padroni e politici corrotti.
A Portella quie contadini si sentivano liberati daslla schiavitù sociale dei prepotenti e mafiosi del tempo che utilizzavano ogni mezzo per manterli sottomessi al loro volere. A Vietri Sul Mare questo è attualità da circa trenta-quarant'anni.Un sistema di politicanti apartenenti ad una stretta schiera di persone che tiene scacco un paese, lo ha ridotto alla povertà civile e sociale, favorendo eslusivamente un sistema corrotto di piaceri e sottomissioni. Hanno voluto la povertà per favorire sottomissione e corruzione.
Credo che sia arrivato il momento di recidere questo sistema, non regge più, non è più credibile. Questi mediocri ed incapaci hanno fatto le loro fortune sui problemi della gente. Ancora oggi entrano nelle case approfittando del bisogno delle persone. Sono sciacalli e delinquenti. Il bandito Giuliano nei loro confronti era un gentiluomo. Dalla festa del lavoro la speranza che anche il prossimo 9 giugno potremmo, tutti insieme, festeggiare la fine del feudalesimo Vietrese e tornare ad affermare la legalità e giustizia sociale.
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