La situazione amministrativa del comune di Vietri Sul Mare stenta a realizzare una propria identità, a dare un chiaro segnale di progetto di sviluppo politico e sociale del nostro paese. Di certo non era cosa semplice immaginare un cambio di passo nel breve termine, ma la mia sensazione è quella di una gestione che, forse condizionata politicamente da personaggi "ombra" di vecchia data e, allo stasso tempo, troppo accentrata nelle decisioni senza una vera colleggialità "critica"., non riesce a determinare una svolta importante alla macchina amministrativa.
La necessità di esprimere accettazione e consenso è ancora troppo radicata per provare a prendere iniziative "radicali" che diano un vero segnale di svolta gestionale.
Il Piano Parcheggio ha rappresentato una conferma di tanto conservatorismo. Tanti, troppo incontri e discorsi, spesso vuoti e speculativi, su un provvedimento migliorabile ma non tale da solevare le folle.
La mia opinione sui parcheggi va nella direzione di definire regole chiare e precise alla base del vivere civile. Per le frazioni alte sostengo questa ragione. Il piano sosta come inizio di una vera regolamentazione civica che possa allargarsi ad altri importanti settori pubbilici(edilizia,servizi sociali, ecc).
La resistenza ad accettare vincoli e regole e tipica di una popolazione che vuole vivere "sregolata" per mantenere piccoli e spesso effimeri privilegi personali a scapito del bene comune.
Se la politica locale continua a barcamenarsi tra la necessita di garantire interessi pubblici e , allo stesso tempo, porsi a scudo di favoritismi privati, molto difficilemente potrà aprire una vera pagina nuova di sviluppo del nostro comune.
Il bilancio di previsione per l'anno in corso ancora risente delle mie considerazioni . Le politiche sociali, ad esempio, vivono da anni blindate in mani sapienti che in modo certosino continuano a tessere intrventi di mera promozione politica. Riferirsi a particolari ceti sociali e culturali, particolarmente sensibili agli interventi pubblici risulta delicato, ma rappresenta, allo stesso tempo, facile occasione per azioni di sciacallaggio politico e di possibile discriminazione sociale.I lavori pubblici altro "vaso di pandora" che se si avesse la volontà e capacità di apire, potrebbe consentire la speranza verso nuovi orizzonti di sviluppo economici e urbanistici per il territorio. Altri capitoli importanti del Bilancio sono le politiche ambientali e quelle giovanili. L'equilibrio politico nella attuale maggioranza ha decisamnete orientato le scelte di bilancio anche su questi ultimi due importanti capitoli economici.Sulle politiche ambientali, visto il buon risultato sulla differenziata, sarebbe necessario adesso intercettare le fonti inqunanti del nostro territorio,(aria, mare) visto il livello di guardia raggiunto per la salute dei vietresi( indice di malattia neoplastica in enorme evoluzione). Anche in tal senso sarà necessario il coraggio di affrontare ataviche posizioni di privilegi privati ai danni della popolazione.
Infine le politiche giovanili. Ampio disponibilità per la attività che riconducono al Forum dei Giovani, ben sostenuta nelle proprie attività, come anche l'Informagiovani, che fruiscono anche di progettualità a più ampio respiro regionale. I giovani però non sono solo questi, molti altri operano in ambienti e sodalizi del sociale e del volontariato e non ricevono altrettanti privilegi e aiuti pubblici. Sono circoli, associazioni , ecc che vivono in certi casi nell'ombra di amministratori che, a fronte di irrisori contrubuti, ricevono consensi perpetui. Se non fosse per la discriminazione di questi interventi, tutto potrebbe essere lecito. Rimane invece il favoritismo bieco e irritante di una politica che non vuole svoltare l'angolo.
In conclusione, è passato (come prevedibile) un Bilancio molto risicato e ingessato dal patto di stabilità. Proprio da tale precarietà dovrebbe generarsi la forza e il coraggio di promuovere quella solidarietà civica per un vero patto sociale di cambiamento all'insegna di regole certe e trasparenti.
Vocidipiazza