La Cisl chiede l'intervento del Garante della privacy. Matteo Buono: «Il sistema è fuori legge e rappresenta anche il fallimento gestionale del personale»
• Vietri sul mare. Il Garante per la protezione dei dati personali bacchetta l’amministrazione comunale di Vietri sul mare. Ne dá notizia in una nota il segretario generale della Cisl, Matteo Buono, che rende noto il perchè dell’intervento del Garante. Negli uffici del Comune di Vietri sul mare sono stati installati, nello scorso mese di novembre, alcuni rilevatori di presenza, con il sistema di badge con annessa impronta biometrica.
• Un sistema questo che obbliga il personale del Comune a far rilevare la propria presenza attraverso l’impronta digitale. «Il nuovo sistema - si legge in una nota a firma di Matteo Buono - ha trovato subito la ferma opposizione della Cisl Funzione pubblica di Salerno che ha chiesto l’intervento del Garante per la protezione dei dati personali affinchè accertasse e sanzionasse gli abusi perpetrati».
• Il Garante ha risposto chiedendo al Comune di far pervenire entro il prossimo 28 gennaio, «ogni elemento di informazione utile».
• Il Garante sottolinea inoltre nella nota che «di regola i sistemi di rilevazione di impronte digitali nel luogo di lavoro possono essere attivati soltanto per particolari esigenze di controllo dell’accesso a speciali aree dei luoghi di lavoro in cui si devono assicurare elevati e specifici livelli di sicurezza».
• Secondo Matteo Buono «il nuovo sistema di rilevazione è fuori legge». «Oltre a violare la privacy dei dipendenti - dice Buono - perchè installato al solo scopo di verificare la presenza in tutti gli uffici comunali, rappresenta anche il fallimento gestionale del personale».
• Ecco quindi le proposte alternative di Buono: «Sarebbe stato forse sufficiente periodicamente - scrive il sindacalista - far circolare negli uffici tramite un agente della polizia municipale, un apposito foglio per acquisire le firme dei dipendenti presenti e contestare eventuali assenze arbitrarie o allontanamenti non autorizzati dal posto di lavoro». Per Buono il sistema, inoltre, aggrava ulteriormente le casse comunali.
(Da: La Citta)
(30 dicembre 2010)
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