2/28/2008

Associazione è democrazia?




Al momento delle elezioni si entra in un periodo in cui tutti cominciano a parlare di politica. La gente tutta di un tratto diventa protagonista (popolo sovrano) di un copione ormai nota da decenni. Giornali e televisioni di stato (meglio di partito) rappresentano i fili attraverso cui i partiti ci muovono come marionette. Impossibile sfuggire, tutti i cittadini sono scritturati (o meglio schedati) per una parte da protagonista. Notiziari, dibattiti, tribune, sondaggi, ecc. tutto si compie.
Anche a Vietri succede lo stesso fenomeno. Come per l’eclissi, si ritorna a parlare di politica (spicciola) solo in queste occasioni ,in media ogni quattro anni. Si badi bene, sempre nei posti istituzionali previsti per questo scopo, in altre parole i bar e i portoni. Chi a Vietri non è avvezzo a questi ambienti è escluso dal giro.
Quest’anno però, le cose sono alquanto diverse! Con le elezioni si è definito un nuovo assetto degli schieramenti politici, quindi a Vietri, quei pochi tra amministratori e affini che si aggirano attorno ai partiti, da maestri del salto della quaglia tra maggioranza e opposizione, adesso meditano il salto di partito. Gli indecisi, e quelli che non trovano spazio nelle grandi alleanze, per non assoggettarsi più di tanto, se ne vanno magari con Di Pietro, con i socialisti, tanto per non perdere contrattualità in ambito locale. Anzi, magari formano un’associazione a carattere socio-politico.
Altro che bipolarismo, a Vietri tra gruppi, sottogruppi, partiti, partitini , circoli e associazioni varie, ogni uno cerca di guadagnare spazi e opportunità per rivendicare un ruolo da protagonista in questa miserevole sceneggiata vietrese.
Oggi si contano decine e decine di associazioni con finalità socio-politiche, tante quanti sono gli amministratori, a ogn’uno la sua. Agorà, Vietri Futura, Cittadini uniti e solidali (CUS), Tranbonea , Rinascita 81, Habitat, Raito 80, circolo di Forza italia, Alleanza Nazionale,eccc, me ne sfuggono almeno una decina, da cui sono esclusi i comitati di cittadini costituiti per la difesa dell’acqua pubblica, quello per la libera balneazione , ma vado a mente ,mi scuso per non citarli tutti. Ultimo nato Terra e Libertà, in pratica il circolo del Partito Democratico. C’era tanto bisogno di questa ennesima associazione nel momento in cui il neonato partito cerca consensi e visibilità? Riuscirà la politica veltroniana a rinnovare il vecchiume anagrafico ed ideologico attuale?
Tutto questo grande movimento lascerebbe presupporre una ben altra vitalità civica e sociale, che nella pratica non si rende concreta, anzi è latitante.
Nella realtà si tratta di tante scatole cinesi, in altre parole simboli e partiti vuoti, quasi personali, che non rappresentano nessun movimento di opinione. Un modo per dimostrare di avere seguaci che non ci sono, di dimostrare capacità e visione politica che non ci sono. Allora vi chiederete il perché, apparire, ma a chi?
Ai politici di riferimento, provinciali, regionali, a volte deputati o senatori. L’ambizione di arrivare a essere portaborse di fiducia, magari membro di segreteria politica, referente locale, altro non so. Il resto è vecchia storia medievale. Chiedere benefici per loro stessi e per i propri familiari. Quel familismo amorale, già oggetto di un mio intervento su questo blog.
Frammentazione che non ha mai consentito a Vietri di rientrare nella filiera politica (comune, provincia, regione, e poi Roma, tanto per capirci) invece abilmente e astutamente utilizzata negli anni da altri comuni con benefici evidenti. A Vietri il bene comune è da anni vittima dell’ illusione di mediocri amministratori che giocano alla politica con l’egoismo dei bambini (smaliziati) che per primeggiare sono disposti a sacrificare il bene comune. Molte di queste persone non sarebbero degne nemmeno di votare.
Dividi ricchezza che diventa povertà! La povertà politica, sociale ed economica in cui ci troviamo viene da anni lontani, affonda le radici in questa incapacità di esprimere un voto unitario, forte, pesante per Vietri, che possa attirare la politica vera e tutto quanto ne consegue.
Nell’epoca dei grandi cambiamenti della politica e della ricerca di un vero bipolarismo, a Vietri si continua nella frammentaria politica a uso personale.
Approfittiamo di questo periodo elettorale e gustiamoci questo fermento sociale. Appena passato ci aspetta un atro lungo e rigido inverno di letargo, fino al risveglio primaverile delle elezioni comunali. Allora si che ne vedremo delle belle!

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