3/13/2009

Coerenza allo stato puro.



Giornate frenetiche a Vietri per la corsa alle prossime elezioni amministrative. Ormai è tempo di decisioni importanti per la costituzione delle liste e, rispetto alle previsioni, non sembrano esserci grosse novità circa i candidati che si contenderanno la poltrona di primo cittadino.
In questa fase i tanti discorsi e proclami circa il cambiamento, come gli enunciati ideologici e simpatie politiche sembrano svanire nel nulla. Il frullatore gira, come dice un caro amico vietrese, e, sembra confermare le vecchie regole che, pur di aggregarsi a una lista vincente, si arriva a mortificare la coerenza politica e onesta intellettuale.
Le concomitanti elezioni provinciali stanno contribuendo a confondere ulteriormente la situazione, con ingerenze delle direzioni provinciali, senatori, onorevoli e quant’altri che, ignorando completamente ogni dinamica e storia locale, suggeriscono candidature che sembrano partorite da una trama di un film fantastico, gettando nello sconforto e palese imbarazzo militanti e simpatizzanti. Mi riferisco in particolare ai partiti della futura PDL e del PD. Ingerenze su fatti e persone determinate solo in funzione della competizione provinciale, senza nessuna attenzione agli equilibri politici locali. Un intreccio incredibile nelle cui maglie rischia di rimanere strangolata la politica e il futuro del nostro comune.
Il qualunquismo regna sovrano e tutti gli attori in campo si sentono autorizzati a richiedere spazi e ruoli sempre più importanti.
Qualcuno polemizzava sullo sviluppo imprevedibile, quanto traumatico, avvenuto nel Partito della Democrazia Cristiana. Ritengo che nell’ultimo anno questo spazio politico sia stato l’unico vero progetto teso a ridare un senso e dignità a un “evanescente” contesto politico locale. Il gruppo di Azione Giovani e la recente costituzione del Forum dei Giovani, altri importanti e significativi segnali di un impegno civico reale, dove la passione sovrasta ogni altro disegno occulto di potere e interessi personali.
Le discussioni e le decisioni che sono maturate in questi nuovi sodalizi politici e civici dimostrano come la dignità e il pensiero delle persone va oltre ogni scopo di corporativismo politico.

Le divergenze e le divisioni o spaccature vanno intese esclusivamente in questa direzione morale e ideologica considerando non essere, questi organismi, gestori di potere.
Il resto tanta demagogia, una miriade di associazioni, circoli e gruppetti istintivamente costituiti, complici gli ambienti conviviali che, notoriamente, facilitano le relazioni e abbassano la soglia critica del pensiero. Passata la sbornia, la nuda realtà di quanti non sono stati in grado di costruire progetti credibili e quindi la necessità di rincorrere chimere da un tavolo all’altro.
In uno di questi tavoli, l’unico cui partecipo da sempre per coerenza politica e morale, ho espresso la mia amarezza circa l’incapacità di un contesto civico che, sebbene necessiti di una svolta amministrativa, si ritrovi davanti ad un siffatto scenario.
La fibrillazione civica di questi periodi, descritta in tempi, non sospetti, è purtroppo insufficiente a evitare la riconferma di vecchie oligarchie di potere. Oggi, nostro malgrado, dobbiamo registrare e portare a casa questo risultato. Mi riferisco specialmente ai giovani che tanto si stanno adoperando con impeto, passione e un pizzico di spavalderia.
Si accetti questa realtà e si mediti sul futuro che verrà. Se questo sarà ancora all’insegna di Cesare Marciano, di Tommaso Buono, di Franco Benincasa e altri vecchi della politica Vietrese forse, politicamente, rappresenta un loro merito poichè, più di altri, riescono ad esprimere consensi e abilità amministrativa.

1 commento:

Nero ha detto...

Il fermento di questi giorni è figlio solo ed esclusivamente della voglia di rinnovamento. Dobbiamo però constatare che se i modi e i metodi ".... abbassano la soglia critica del pensiero" è colpa dei partiti che all'interno degli stessi non hanno mai favorito la crescita di una nuova classe dirigente degna di questo nome. Anche per questa tornata elettorale, come in ogni tornata elettorale, a dispetto di quanti si sono impegnati verso un rinnovamento, sono arrivati i diktat provinciali verso questo o quel personaggio garanti esclusivamente di ".... altro disegno occulto di potere e interessi personali". Non ho ben capito se la DC vietrese sia estranea da queste logiche o debba anch'essa seguire i dettami dei dirigenti provinciali senza poter fare una valutazione delle forze in campo e poter liberamente decidere con chi stare. Chiamarsi fuori e non decidere è fin troppo facile, decidere anche sbagliando mi sembra più opportuno. Ritornando al discorso dei metodi utilizzati in questa fase siamo tutti pronti a imparare quali sono i sistemi da utilizzare sempre che ci sia qualcuno capace di insegnarceli. Se ci sarà una riconferma dei vecchi parrucconi della politica vietrese la responsabilità sarà anche della DC in quanto, anche se in malo modo, qualcosa la stiamo facendo mentre devo constatare da parte Vostra un certo immobilismo.
Un simpatizzante di Vietri Viva