Il discorso di Fini all'assise costituente del Popolo della Libertà ha affrontato i principali scenari e proposto le sfide che i i prossimi governi dovranno affrontare. Fini ha guardato al futuro, così come deve fare un grande partito di maggioranza appena costituitosi.La libertà e la democrazia, non solo non sono in pericolo, come continuano a dichiarae i partiti di sinistra, ridimensionandosi sempre più davanti al progetto del costituente partito, anzi, apre una nuoiva pagina a cui gli italiani ,attenti ai cambiamenti, quelli che non vivono solo di vecchie demagogie, stanno apprezzando e rivalutando. Non la semplificazione estrema "con Berlusconi, contro Berlusconi", ma un vera proiezione della politica verso il futuro.
Scusatemi l'irriverente paragone con le nostre vicenda Vietresi.Lo faccio spesso, perchè la voglia di cambiamento politico che tanto ci si auspica per il nostro comune, possa prendere spunto dalla politica nazionale che tenta di guardare agli scenari futuri.
Quali scenari stanno guardando i partiti e le organizzazioni che stanno alacremente lavorando per le prossime elezioni amministrative. Per quanto mi consta verificare di persona, non è chiaro il concetto di cosa si voglia veramente, quale l'interpretazione del cambiamento, un rincorrersi su tavoli e tavolini alla ricerca dela pietra filosofale che chiarisca le vere ragioni che debbano spingere a guardare ad un futuro amministrativo proiettato al futuro.E' conosciuto da tutti come la politica, man mano che scende di livello, perde i suoi contenuti culturali, ideologici e di mediazione, a favore di personalizzazione spinta(odio, gelosie, interessi, egoismi,ecc) che disegnano scenari politici tipici dei luoghi e dei costumi locali che richiamano al passato, forse meglio, alla storia.
LA riflessione di un amico, passeggiando per strada, diceva che più che la forza del vecchio, oggi a Vietri è la debolezza del nuovo che non favorisce un processo di cambiamento.Io sono d'accordo è aggiungo che le nuove generazioni stanno esprimendo il peggio degli insegnamenti lasciati da nostri precedessori amministratori, già in questa pre-fase elettorale.
Una vera proposta concreta e attendibile di svolta al vecchio matura nel tempo e si condivide con una società civile preparata a sostenerla. Prevede rischi, scarse possibilità di successo,ma esalta valori e moralità civica .
Da noi si ripresenta la solita rappresentazione vista e rivista da tanti anni. Giustificazioni ed ipocrisie di quanti hanno sventolato la bandiera del cambiamento con chiari riferimenti storici di fatti e persone e oggi li vedi schierati al loro fianco. Tanti di questi hanno scritto e ironizzato su questo blog, imnneggiato alla rivoluzione, ritornati mestamente all'ovile con tanto di scuse.
La Democrazia Cristiana di Vietri ha vissuto le medesime vicende causa i personalismi sopra citati. Il rammarico non essere giunti ad oggi con il progetto originario che tanto poteva dare alla ricostruzione civica e morale della nostra politica.La visione innovativa e futuristica rimane la stessa sebbene ridimensionata nell'organizzazione pratica. La ricerca di coinvolgere giovani e professionalità, unitamente ad esperienze tecniche necessarie alla gestione amminisrativa, rimane l'obbiettivo ultimo per preparare un'alternativa vera da proporre agli elettori vietresi, prima di abdigare, per altri lunghi anni ,alle logiche di gestione che ci ancorano da secoli a condizioni di arretratezza sociale che, di fatto, annullano ogni proiezione futura delle nuove generazioni.
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