Anche se il mare non è proprio pulito, non si rischia la salute. Ci tiene a precisarlo Donato Greco, direttore del Centro di controllo delle malattie (Ccm) al ministero del Welfare, durante la presentazione del Rapporto sulle acque di balneazione 2008, oggi nella vecchia sede del dicastero della Salute a Roma. "Fino al 98% dell'inquinamento delle nostre acque - spiega - è biologico, cioè dovuto a coliformi totali e fecali, streptococchi e salmonelle. Solo una piccola percentuale di costa, dunque, è vietata ai bagnanti per inquinamento chimico". La bottiglia di plastica abbandonata in spiaggia o la busta che galleggia, trascinata dalla corrente, sono senz'altro brutte a vedersi e tolgono qualche 'stella' alla località scelta per le ferie. Ma ''la salute non corre alcun rischio - sottolinea Greco - a differenza di quanto si pensa comunemente". Innanzitutto, "la presenza di alghe o rifiuti galleggianti, in cui tavolta si ci può imbattere nelle nostre spiagge - sostiene - non è un indicatore di inquinamento: è la conseguenza diretta proprio dell'affollamento estivo in queste località". A spegnere le preoccupazioni degli amanti del mare è lo studio Prisma, progetto recente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), ricordato oggi da Greco. "I risultati di questo studio, che ha preso in esame un numero notevole di coste italiane e di bagnanti - afferma - non dimostrano alcuna relazione tra bagni in mare e infezioni, mentre indicano un lieve aumento di congiuntiviti e disturbi cutanei come le dermatiti legati all'affollamento delle spiagge". Il pericolo, più che nell'acqua, si nasconde insomma nell'arenile preso d'assalto. Venerdì, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore la nuova direttiva europea sulla qualità delle acque di balneazione, che sostituisce la precedente normativa. "Dopo 25 anni si cambia - spiega l'esperto - Fra le novità più importanti, si passa dai 19 parametri da analizzare a solo due (coliformi totali e fecali), con una notevole semplificazione, e si terrà conto dell'inquinamento di superficie (spazzatura, bottiglie e buste di plastica)".
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