8/03/2010

Il ritorno a Quasimodo

E' da tutti risaputo che il famoso scrittore Salvatore Qusimodo mori a Napoli , ma in effetti il grande scrittore siciliano era in vacanza ad Amalfi dove si trovava per presiedere un premio di poesia quando colpito, da ictus il 14 giugno 1968 ,  morì sull'auto che lo trasportava a Napoli.
Lo scrittore fu una delle vittime illustri della mancanza di strurtture sanitarie di emergenza che potessero agire in tempi brevi e vitali. Tante sono le vittime meno illustri che provenienti da Amalfi, Scala o Ravello sono arrivati fino a Capodorso per poi sentirsi dire" il malto è deceduto forse sarà meglio ritornare indietro"...
La presenza del presidio ospedaliero di Castiglione, non soltanto ha ridato la vita a tanti abitanti costieranti, ma ha rappresentato un motivo di sicurezza per i tanti turisti che affollano le varie località costiere.
La protesta dei Sindaci presso la Regione Campania non rappresentava la solita azione dimostratrice di una politica tarocca, ma un vero grido d'allarme per la salute della gente comune.
Siamo stati confusi con tante altre manifestazioni dimostrative e plateali e forse, per questa ragione, lasciati fuori dalla porta d'ingresso senza potere manifestare le proprie ragioni.
Vedere nove sindaci con tanto di fascia tricolare "mendicare" l'ingresso nella istituzione per eccellenza è stato veramente indecoroso. Lasciati fuori dall'uscio come succede per disoccupati e licenziati, senza ritengno verso quella fascia tricolore che rappresenta la massima istituzione territoriale.
La cosa ancora più grave è stato il cordone della polizia eretto all'ingresso quale barriera insormontabile a difesa della roccaforte Caldoriana..Non sono mancate scene di isteria, ma ritengo ancora vergognosa la spinta dei celerini ai Sindaci, l'uso della forza senza "licenza" e senza rispetto per le istituzioni. Per un momento ho immaginato lo stato di polizia, la repressione, l'arroganza, l'effetto della violenza sulla ragione e, credetemi, è veramente raccrarpicciante.
La giornata è finita con la bandiera tricolore ammainata in senso di sconfitta per la mancata "udienza" da parte del Re Caldoro. Sembrerebbe una delle tante proteste finite nel nulla,ma, a viverla di persone resta una delle più amare pagine di offesa allo stato civile e democratico che dovrebbe fare tanto riflettere.
Vocidipiazza

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