Più che opposizione mi ritengo appartenere alla minoranza nel contesto dell'attuale Consiglio Comunale.
La precisazione, stando a quanto succede da tempo, non rappresenta proprio una sottigliezza.
Alcuni membri della minoranza hanno deciso per un'azione politica di "opposizione" ad oltranza, vale a dire prendere qualsiasi si voglia spunto o prestesto per mostrare il dissenso verso la maggioranza..
Capita purtroppo, come nell'ultimo manifesto affisso per Vietri, che gli argomenti non hanno alcuna attinenza alla politica e non si "oppongono" a tesi o decisioni della maggioranza, ma richiamano discutibili principi di legalità, in una sorta di giustizialismo spinto che ritengo non ricada nel ruolo che si è chiamati a svolgere.
Io appartengo alla minoranza che diventa "opposizione" nelle circostanze in cui ritengo divergere dalle scelte politiche della maggioranza; nelle stesso momento non ho difficolta a sotenela se serve a favoriure decisioni che vanno nell'interesse generale della popolazione. Un modo responsabile e attivo di intedere il proprio ruolo di minoranza che è facilitato dall'essere totalmente scevro da veleni nei confronti dei miei interlocutori(libertà civica e culturale).
Per realizzare questa libertà ho lavorato una vita intera con impegno e sacrificio e senza alcuna necessità (fortunatamente per la mia realizzazione) di dipendere da personaggi o protettori politici.
Mi posso ritenere "prestato alla politica" e non coltivato o dipendente della stessa, per questo non posso consentire di accettare la strumentalizzazione di quanti,dietro il vessilo della bandiera politica o della contestazione, muovono interessi e nutrono vendette maturate in uno sqaullore civico e politico che da anni hanno contribuito a determinare per il nostro consesso comunale.
Chi sostiene il question time come strumento di interazione politica tra minoranza e maggioranza è, ovviamente, contrario a manifestazioni folcroristiche e azioni tese esclusivamente a screditare l'operato di altri. La politica che vogliamo condurre con gli amici che mi sostengono è molto lontana da questi modelli, pertanto difficile e spesso "fraintesa" da quanti hanno la necessità di semplificare ogni cosa per limiti o opportunismo.
Domani sarò a Napoli a contestare il piano regionale della sanità che vuole limitare il presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello in un semplice Poliambulatorio e liminando di colpo i suo essenziale ruolo nell'emergenza per la popolazione della Costiera. A Napoli ci saranno tutti i Sindaci e Amministratori dei comuni della Costa D'Amalfi che manifestranno davanti la Regione Campania il loro dissenso.
Sarò con il Sindaco di Vietri, che è stato attento alla mia richiesta in tal senso(vedi post precedente sull'orgomento) in una battaglia civile e sociale che non conosce maggioranza e opposizione ma solamente i problemi della gente.
Questo è il modo con cui intendiamo essere minoranza. Il ruolo pesa molto di meno e rende attivi e partecipi ai problemi del paese, da un senso al proprio mandato elettorale, ma principalmente mi consente di mantenere intatta la coerenza, rispetto sociale e credibilità che difficilmente darò in pasto a avventori della politica.
Vocidipiazza
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