8/18/2010

Picconata!!!

4 commenti:

Giovanbattista ha detto...

Di Cossiga su repubblica.it ne fa un ritratto ben riuscito l´ex direttore Eugenio Scalfari che fu prima amico e poi nemico di un politico a cui personalmente non ho perdonato l´aver abbandonato Aldo Moro al suo destino di uomo morto per mano delle brigate rosse e sacrificato in nome dello Stato italiano.
Bisognava trattare e non lo fece, non lo fecero i suoi amici, non lo fece il pci Cossiga e company non capirono che bisognava trattare la sua liberazione non per restituire Moro alla sua nipotina ma per scrivere con lui delle belle pagine di storia italiana.
http://giovanbatta.blogspot.com/

Eugenio scalfari:
http://www.repubblica.it/politica/2010/08/18/news/un_personaggio_pirandelliano-6345912/?ref=HREA-1

vocidipiazza ha detto...

Se si considera il suo percorso politico inziato negli anni '50, Francesco Cossiga è stato protagonista della scena politica per circa mezzo secolo.
Nonostante il suo enorme spessore politico e culturale di primordine non ritengo giusto che la vicenda Moro, di cui è stato l'unico ad ammetere le responsabilità,possa minimizzare meriti e intuiti politici.Nel '91 aveva intuito la caduta dei partiti a seguito della caduta del Muro di Berlino. Le su e picconate erano messaggii di cambiamento al sistema, ma nessuno aveva intuito che a breve i partiti sarebbero scomparsi per fare largo ad un nuovo presidenzialismo.Fu preso per matto. Poteva essere l'occasione storica per dare all'Italia una vera svolta e guidare un cambiamento democratico e parlamentare senza dover pagare il dazio di "mani pulite" e di una squinternata seconda repubblica.Avrebbe recuoerato lo strappo di Moro, almeno politicamente e forse cambiato l'Italia. Oggi Berlusconi interpreta un Presidenzialismo senza un adeguata Costutuzione che lo supporti per questo spesso continuamente si tenta di cambiarla, con il serio rischio di essere riscritta negli interessi di poteri forti cui appartengono buona parte del nuovo esecuitvo politico italiano.Cossiga aveva avuto questo grande intuito, e non servirono picconate a cambiare un percorso politico che ci ha condotti alla pochezza dei giorni nostri e senza una classe dirigente degna di questo nome.
Cossiga faceva parte di una vera classe dirigente che ha risollevato le sorti dell'italia in momenti difficili , forse più complicati di quelli odierni, di cui nutro tanta nostalgia.
Vocidipiazza

Giovanbattista ha detto...

Associo la Dc a De Gasperi prima e ad Aldo Moro poi... Purtroppo però del partito hanno fatto parte e sono stati protagonisti tanti politici che ne hanno offuscato la storia.
Moro era il futuro della Dc non lo era certo Cossiga o Andreotti o De Mita o Zaccagnini o Forlani (devo continuare?) per le ragioni che ha ben spiegato Eugenio Scalfari.
Dopo Moro il vuoto.
Cossiga non aveva nessuna corrente alle spalle, nella democrazia cristiana era un tappabuchi. Questa é la mia opinione.

vocidipiazza ha detto...

Cossiga non fu mai stimato come uo mo di partito per il motivo che era ritenuto un politico pensante, ma meno organizzativo e poco capace a procacciare i voti.Un giurista datosi alla politica, sempre attento ai temi istituzionali, anche per via del suo ruolo di docente di diritto costituzionale, Cossiga sarà in rapida successione il più giovane sottosegretario di Stato, il più giovane ministro e successivamente il più giovane presidente del Consiglio, il più giovane presidente del Senato, il più giovane presidente della Repubblica (nel 1985 eletto al primo scrutinio con larghissima maggioranza).
Certo che la storia della DC è fatta di leader storici che, caro Gianbattista, tu citavi nel commento, ma anche di personaggi di secondo e terzo livello che forse oggi sarebbero panacea per l'Italia. Circa l'aspetto morale, la storia ci dice che finchè esisterà la politica (non i partiti) ci saranno sempre capaci e incapaci, onesti e disonesti, ma non per questo bisogna fare tutto di erba il fascio e semplificare, come sovente succede, accostando la DC, quarda caso, sempre ai personaggi storici più discutibili.
Visto quanto succede oggi circa il contesto morale,i Craxi, Forlani, Andreotti, e compagni sembrano principianti.
Vocidipiazza