Raito Salus Infirmorum. Era scritto " salute degli infermi" alla rampa lassù che ti cercava, paese di dolcezza per gli inverni, un paese così come si dava fosse in quel tempo con la vita uguale alla vita, al suo mietere lontano. Giusto per l'ombra il sole, giusto il male per dar tempo alla morte, sul divano di seta d'oro impallidiva il biondo scozzese pettinando eternamente la moglie innamorata, il volto tondo in quella dolce eternità del niente.
4/30/2008
Dalla denuncia alla politica.
4/28/2008
Il Punto.
Da paese di marinai sappiamo bene che imbarcarsi in mare aperto presenta rischi e imprevisti .
Tempeste e trombe d’aria creano agitazione sgomento nell’equipaggio, ma se la meta da raggiungere è importante, ambita , desiderata,perche rappresenta la speranza di una vita migliore, allora nessuna forza della natura fermerà l’equipaggio.
Non mi aspettavo certamente di creare una piazza dove imperasse da subito la discussione civile, democratica e dotta. Mi aspettavo esattamente quanto ad oggi accade , forse più vicina a un’Arena.
Il modo e il livello di discutere, sebbene eterogeneo, rappresenti l’istantanea del nostro livello civico.
Non mi sento di colpevolizzare nessun amico che interviene nei post, anzi vi ringrazio tutti indistintamente.
La litigiosità, gli attacchi personali, la speculazione, l’ipocrisia,le bugie,il nascondersi, la filosofia di bottega,le promesse, gli slogan, gli egoismi, la rabbia,la vendetta,ecc. che emerge al momento nella discussione è il patrimonio storico e culturale che trent’anni di amministrazione(per non andare troppo indietro) ha contribuito a forgiare intere generazioni di vietresi. Questo il modo di fare e intendere la politica, e questi i risultati.
Vocidipiazza sta evidenziando questa importante verità . Mi sembra un primo obiettivo importante.
Forse adesso si capisce il senso del mio dichiarare la “discussione” civile e democratica una vera rivoluzione per Vietri.
Mi ritengo veramente soddisfatto di questi primi passi, l’iniziazione e la presa di coscienza del problema che deve diventare collettivo. Altro che liste e candidati, simboli e slogan.
In questa piazza abbiamo dato libero sfogo a tutti e senza veli. Si evince nei visitatori la voglia di sfogarsi, di raccontare e dire tante cose, slegate dagli argomenti dei post,una rabbia atavica che a Vietri non trova piazze o altri ambienti dove poterla vomitare. Sfoghi, più che commenti, va benissimo.
Alleggeriamo la barca, buttiamo a mare ogni zavorra, si diventa leggeri e si affrontano meglio le impietose onde.
Nei post colgo anche l’enunciazione di tanti problemi concreti:
-la raccolta differenziata è rappresenta l’unica possibilità per uscire dall’emergenza rifiuti. Badate bene, siamo ancora in emergenza e a breve il problema si riproporrà drammatico più di prima. Complimenti a Carlo per essere sceso nell’”arena” conoscendone i rischi. Da parte di questa piazza ogni collaborazione per contribuire a differenziarci.
-il problema degli spazi e della loro “discussa” gestione di Marina ci proietta nei problemi dee ragazzi,, dello sport e tempo libero. Il livello d’interesse e d’impegno su questi argomenti , primi indicatori di valutazione civica, sono a Vietri discussi nelle “varie ed eventuali”.
-l’annosa questione della società Vietri Sviluppo, la sua conduzione e il mancato contributo ai potenziali servizi pubblici. Cooperative Sociali (contribuite dal Comune) che tanto sociali non sembrano, dalle lamentele sulla qualità dei servizi e dai contenziosi economici tra gli associati.
-Abusi e assenza di controllo edilizio del territorio che negli anni hanno favorito degrado ambientale, architettonico e storico del comune.
Con tutta la mia buona volontà, ho tracciato qualche punto emerso dall’ultimo “vociare” di piazza.
La voglia di cambiare è forte, ma sembriamo tutti clone di questa classe dirigente che ha distrutto la nostra comunità civile. Cambiare gli uomini non servirebbe, se metodi e sistemi rimangono gli stessi.
Da questa piazza combatterò il vecchio sistema di amministrare Vietri, ma specialmente il più pericoloso “falso nuovo” che si cela in diversi commenti, dietro i quali si avverte la presenza del marciume di questa comunità, quello che difficilmente si arrenderà all’avanzata del vero “nuovo”, ammesso che avremmo la forza e la voglia di proporlo.
Ai giovani dico che smettano di sfiduciarsi e fare i signorini, le conquiste sociali richiedono impegno e sudore, come hanno fatto i vostri nonni, i vostri padri, molti credo sessantottini, con la lotta “in piazza” per affermare ideali e valori. Non fermatevi alle apparenze, non siate vittime di raggiri e promesse da “marinaio”. Piantare oggi dei semi, innaffiarli e concimarli,serve a fare crescere alberi alti e forti cui chiedere “ossigeno” al vostro futuro.
Buona piazza a tutti.
4/26/2008
Calcio e Politica di serie B.
Così non dovremo meravigliarci più di sentire frasi del tipo: "ho firmato per tre anni con il PD" oppure " resto nel PDL fino alle Politiche". O ancora: "gioco il girone di andata nei PD ed il ritorno nel PDL." Non me ne vogliano questi partiti, sono stati presi soltanto come esempi. Tuttavia in alcuni casi, soprattutto nei piccoli comuni, il modo e la maniera con il quale si formano le liste, somiglia più a quello usato per fare le squadre del Fantacampionato di calcio a 8, che a qualcosa che abbia attinenza con la politica.
Ci sono liste i cui componenti vi entrano per motivazioni che non si avvicinano nemmeno lontanamente alla politica. Gente che non sa se è di destra o di sinistra, per semplificare. Ma sa se è dell'Inter o della Juve, come tifo s'intende. Così si assiste a candidati seppur di "riempimento" presi letteralmente dall'elenco del telefono...Ma torniamo ad immaginare l'ipotesi che un politico "professionista" proprio come un calciatore professionista, possa cambiare casacca a seconda del miglior offerente, della convenienza personale. Sapete che bello non dover giustificare operazioni di trasformismo politico con frasi del tipo : " ho fatto la scelta con coscienza e responsabilità per garantire la continuità politica e governabilità" o altre puttanate di questo genere.(mi ricorda l’affermazione di Marcello Civale su un commento ad un post).
Poi magari scopri che il tizio in questione ha un posto sicuro per il Parlamento, che rimanendo dov'era se lo scordava. Così potrebbe accadere tutto senza ipocrisie di sorta. Pensate al capitano della Lazio Oddo, che senza problemi ha detto di voler andare al Milan (dove è poi approdato a gennao scorso) perchè avrebbe guadagnato molto di più ed avrebbe giocato la Champions League. Così come uno che dalla piccola realtà che gli è consentita nel PD, dove al massimo può fare l'assessore in un comune, va nell'Italia dei Valori e diventa deputato. Dov'è l'ideologia in quel caso? E' sicuramente una questione di spazi o di ingaggi.
E' veramente come il calcio. Non dico che la realtà stia superando la fantasia, ma nemmeno si discosta di molto da essa. Nel calcio il grande giocatore della provinciale viene acquistato dalla grande squadra. Poi sempre nel calcio c'è il grande giocatore in declino che a furia di far panchina nella grande squadra va nella provinciale in cerca di un posto da titolare, per restare ancora nel "giro". Lì può ancora esprimersi, ancora segnare, ancora avere spazio. E pur di farlo è disposto a retrocedere di categoria. Non vi è mai capitato di vedere qualche politico fare o tentare la carriera del gambero? E se un panchinaro del PD o PDL andasse a giocare da titolare nel Partito dei Consumatori? O se un ex parlamentare si candidasse alla carica di consigliere provinciale? E proprio vero, non esistono quasi più le bandiere di una volta. Bergomi, Baresi, Antognoni, Riva e Totti. A proposito di quest'ultimo, e se questi non avesse dalla Roma i danari che aveva chiesto? Ci giocherebbe ancora? Pensate a quanti Totti della politica, che sono autentiche bandiere del partito. Orbene mi chiedo, sarebbero disposti a fare le bandiere dovendosi accomodare in panchina?
4/25/2008
Il Rap in piazza...
Spiegava già Tocquerville: nella politica ci sono due parti, una fissa e l'altra mobile.
La prima è quella delle grandi teorie, delle leggi generali, dei bisogni. La seconda è quella pragnmatica, dell'esercizio di governo e della lotta alle difficoltà di tutti i giorni.
Bisogna fare in modo che queste due parti non si separino mai. Perchè senza visioni della prima,senza ideali si rischia di procedere a tentoni. Senza la duttilità e concretezza della seconda, non si fa molta strada.
Riprendiamo la seduta, dove eravamo rimasti.......
Non ingombriamo..
4/23/2008
Rassegnati o Responsabili?
la responsabilità e la rassegnazione.
La rassegnazione porta con se un elemento d’autocondanna e induce ad un punto morto — “non c’è niente che io possa fare”. In questa visione la tendenza naturale a proiettare la responsabilità su altre persone o sul mondo in generale diventa inevitabile: “Se non riesco ad ottenere ciò che voglio non è colpa mia, non ha nulla a che vedere con me; è dovuto a circostanze esterne”.Nell’accettazione invece c’è un principio di consapevolezza dello stato di fatto delle cose, senza reprimere, rifiutare o non condannare niente, è come se lasciassimo aperta la porta al cambiamento, alla trasformazione.In altre parole, la rassegnazione non ha un’apertura finale, mentre l’accettazione è aperta, ed è in quest’apertura che il cambiamento può realmente accadere: questo è il nucleo del potenziale di crescita e d’espansione.
La responsabilità si evince nella volontà di analizzare, spesso anche in profondità, le ragioni di una situazione amministrative e sociale Vietrese degradata e compromessa . Propositi, analisi, approfondimenti spesso veementi ed accesi possono affermare la capacità di comprendere la gravità della situazione e generare in tutti noi sentimenti di responsabilità e quindi di dovere operare, fare qualcosa per salvare il salvabile.
Nell’etimologia del termine “Respons-abile” s’intravede la capacità a rispondere, tale capacità implica la libertà da parte di una persona di decidere quale sia la sua risposta in una data situazione piuttosto che reagire. La reazione invece è determinata da automatismi di modelli comportamentali abituali generalmente di natura difensiva, aggressiva o apologetica che limitano la capacità di risposta.
Quando si diventa responsabili, si sperimenta il potere di comportarsi in modo flessibile e consapevole, evitiamo di scaricare la responsabilità sulle situazioni esterne che assumono sempre meno potere e riportiamo a noi, la nostra capacità di scegliere nella libertà.L’apertura di questo nuovo spazio amplia la capacità di rispondere facendoci acquisire ulteriore potere che rafforza la nostra respons-abilità.
Liberandoci sempre più dalla morsa del passato, diventiamo padroni di noi stessi e responsabili della capacità di creare la nostra realtà.
4/21/2008
Tutti guelfi e ghibellini.
Poi dissensi fra i partiti di governo e dissensi all’interno di ciascun partito sotto forma di correnti. Infine dissensi all’interno della stessa corrente. E questo processo continua fino a livello della famiglia, di un ufficio formato da pochissime persone, che pure riescono a dividersi e a dir male l’una dell’altra. Vocidipiazza esprime la divisione di persone e di idee all’interno della nostra comunità virtuale..Più in generale possiamo dire che qualsiasi entità sociale ha al suo interno una separazione e una contrapposizione. E, quando una delle due parti prevale, si divide a sua volta. E’ come se le società umane potessero esistere solo in forma divisa e conflittuale. La divisione e il conflitto non impediscono necessariamente la durata e l’espansione della società
Esistono però anche casi in cui le divisioni indeboliscono e portano alla sconfitta. Gli studiosi delle rivoluzioni hanno dimostrato che queste avvengono solo quando la classe dominante è divisa e una parte di essa fa causa comune con i rivoluzionari. Molti Paesi non si sono mai unificati e sono rimasti deboli a causa delle continue lotte interne.
Altre volte le divisioni hanno portato un Paese prospero alla miseria. Come è successo all’Italia del Rinascimento quando ogni staterello ha chiamato in suo aiuto degli stranieri e, in poco tempo, l’intero Paese è stato occupato. Quand’è che le divisioni hanno un effetto devastante e quando no? Non l’hanno solo quando, al di là dei conflitti, esiste una unione, una solidarietà di fondo, una fede in se stessi per cui, se il Paese è minacciato, le fazioni si ricompattano e fanno un fronte unico. Occorre che la fede nel proprio Paese e nel proprio compito sia diffusa, radicata in tutti gli strati del popolo. Se operano queste convinzioni, le divisioni non indeboliscono, ma arricchiscono la vita sociale, diversamente producono debolezza e rovina.
Da dove origina la conflittualità politica vietrese che bene si esprime in questa piazza?
Ritenete che l’emergenza civica vietrese meriti un codice unico di condotta?
4/18/2008
Vietri che vorrei.
4/16/2008
La Piazza si popola.
Vietri al voto...
Anche Vietri esprime un voto a vantaggio del centro-destra(+7%) sia alla camera che al senato sul centro sinistra.
La lettura in chiave amministrativa è una bocciatura per l’attuale amministrazione di Centro-Sinistra e conferma il dissenso dei Vietresi per questo corso politico.
Bisogna considerare che a Vietri i partiti di centro-destra non sono per niente rappresentati in consiglio comunale che, di fatto, esprime solamente forze di centro-sinistra(almeno quelle dichiarate). Si consideri inoltre che sia Forza Italia, di recente costituzione, che Alleanza Nazionale, non esprimono ragnatele di consenso e di clientela come quelle che sostengono il centro sinistra e gli altri partiti che vedono gli Amministratori comunali come attivisti.
In tal senso la grande svolta e decisamente politica ma anche di una evidente presa di distanza verso questa nostra classe di amministratori , che perdendo credibilità, non sono riusciti ad influenzare neanche il loro elettorato locale.
Il dissenso, esprime un orientamento politico in netta controtendenza per il nostro comune, ed in linea con quello della regione, a mio avviso un segno di protesta civile e democratica, che senza entrare nel merito politico, prende le distanza da uno schieramento politico, quello del centro-sinistra, che ha contribuito ad allontanare la politica dalla gente, sostenere la casta , rendere la vita al limite del decente specie per quella parte della popolazione, impiegati, operai, casalinghe, disoccupati, vera espressione di quest’area politica.
La lettura dei voti in chiave locale farà riflettere il Partito Democratico Vietrese che, come quello nazionale, non esprime una’anima politica ma solamente un centro di consenso elettorale che i tanti problemi del nostro paese hanno messo a nudo. Anche a Vietri dimostrino la volontà di voltare pagina, di liberarsi dalle briglie di personaggi che da anni frenano l’evoluzione e la modernizzazione di metodi e sistemi di fare la politica. Il risultato è chiaro:fare spazio ai giovani, alle idee, ai problemi. Saranno capaci a Vietri di fare questo?
Segnalo alla vostra attenzione più di 100 voti alle liste minori. Errori, indecisi, protesta?
Un vostro commento in merito.
Saluti.
4/15/2008
Gli eletti in Campania.
Il Popolo della Libertà conquista 34 seggi, il Partito democratico 19, l'Udc 4, l'Italia dei valori 3 e 2 il Mpa.
Per l'Italia dei valori sono stati eletti: Antonio Di Pietro e Aniello Formisano.
Due i rappresentanti per l'Udc: Pier Ferdinando Casini e Ferdinando Adornato. Eletto anche Raffaele Lombardo per il Movimento per l'Autonomia Alleanza per il Sud.
Per il Pd sono 9 i rappresentanti alla Camera: Pina Picierno, Walter Veltroni, Tino Iannuzzi, Guglielmo Vaccaio, Costantino Boffa, Luciana Pedoto, Fulvio Bonavitacola, Mario Pepe e Stefano Graziano.
Due i politici dell'Udc: Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa. Per il Movimento per l'Autonomia Alleanza per il Sud eletto Raffaele Lombardo e Antonio Di Pietro per l'Italia dei valori.
Per il Pd sono stati eletti: Marco Follini, Alfonso Andria, Anna Maria Carloni, Vincenzo De Luca, Silvio Siriana, Maria Fortuna Incostante, Riccardo Villari, Teresa Armato, Franca Chiaramente e Adriano Musi.
Due gli eletti, infine, nelle fila dell'Italia dei valori: Aniello Di Nardo e Giacinto Russo.
4/13/2008
Vita di corsa...
La nostra piazza con il silenzio di questo giorno ha espresso il suo cordoglio all’amico e concittadino Massimo tragicamente scomparso.
Adesso, come l’arbitro, fischio la ripresa! La ripresa della vita, quella di sempre, con la sue bellezze e le tante contraddizioni. La vita che corre veloce e che stentiamo a strale dietro. Si avverte la mancanza di qualcosa che scandisca il tempo. Una volta erano le stagioni, oggi non sono più sincronizzate tra di loro ed abbiamo perso un importante riferimento temporale. Natale vissuto con caldo tropicale e poi subito carnevale, Pasqua e altre festività osannate solo dal consumismo sfrenato, ci travolgono in un’onda, ci rende inconsapevoli e quasi degli automi,; ecco che l’estate è già arrivata, le ferie, sempre brevi e sempre più costose da limitarne l’uso, la ripresa e l’anno e volato in tutta la sua velocità. Sembra quasi che appena ieri mi avevano dato gli auguri del nuovo anno, che mi ritrovo(con le magliette a mezze maniche) che si addobbano per il nuovo natale. Con il tempo ci trasciniamo con noi inquietudini, incertezze, paure per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Il tempo, quello che scandiva la vita dei nostri i padri o nonni, la serenità della vita, di vivere la famiglia, spesso con pochi soldi ma tanta gioia di vivere e di guardare al futuro, l’onesta e la sincerità, la solidarietà nel bisogno, tutto iscritto alla nostra storia di cui si conservano poche tracce.
Oggi nessun collegamento tra persone e cose, ne avremmo tanto bisogno, più di prima per mettere ordine in questa caotica esistenza. Si assiste ad uno spettacolo impazzito, come le cellule in un processo cancerogeno,dove nessuna scienza riesce ancora a riportarle al loro stato normale.
L’ultimo controllo possibile prima di una metastasi devastante è quella di diffondere una vera coscienza civile in grado di attivare quei meccanismi di immunità sociale, vera e propria difesa naturale per il nostro vivere la vita. Una rivoluzione che parte dalla politica, alla economia, alla cultura, al lavoro, un ritorno ad essere “ quelli del paese”, Italia, Vietri è lo stesso, ritornare alle radici di sempre,un profondo revisionismo sociale, che le nuove povertà richiamano drammaticamente, e che forse possono favorire(la solidarietà del bisogno!!) il ritorno a quella convivenza civile , a quella solidarietà e valori che tanto abbiamo bisogno per risalire la china.
Ritorniamo a dare centralità a valori che questa “VITA DI CORSA” ha bruciato, posto al limite del vivere civile, che ha emarginato troppo in fretta, ma senza sostituire altri modelli compatibili.. Penso alla scuola, come alla famiglia, la chiesa, la associazioni laiche, ecc, riferimenti importanti per ricondurci su un filo conduttore comune.
Senza riferimenti , senza vere mete e motivazioni non si può andare avanti, nascono insoddisfazioni, frustrazioni, qualunquismo,egoismi, arrivismo, e quanto altro di più oggi si osserva nella nostra società e che mi fa gridare in questa piazza tutta la voglia di cambiare.
Siamo ancora i tempo, Vocidipiazza rappresenta solo uno strumento di difesa al “niente che avanza” qual niente che a da anni viene sostenuto ed alimentato a Vietri da quanti, in questa metastasi della mediocrità ed abbandono sociale, trovano le uniche condizioni per il loro successo e il loro interesse tutto personale.
Tanti amici mi riferiscono di seguire la piazza ma non avere ancora interagito. Bene, sono contento.
Traduco questo essere titubanti, timorosi, attendisti, con un solo termine: RISPETTO.
In una piazza dove si parla e si discute senza riserve e senza fronzoli ma nel rispetto delle regole civili, di primo impatto incute rispetto. Rispetto per le persone, per amici(se dichiarati), per le idee, per il coraggio di scrivere (molto diverso dal parlare!!), di confrontarsi,di mettersi in discussione, di attirare critiche ed ingiurie. Il Rispetto, altro valore da ripristinare nella rivoluzione culturale vietrese.
4/11/2008
Il POST di.....Gianni
Tutt’appost…….
E tu mi hai sorriso, avevi in braccio il tuo ultimo genito , eri con tua moglie che portava per mano l’altra figlia, poi ho incontrato tuo fratello e gli ho detto : oggi stai facendo lo zio?
Aveva l’altra tua figlia.
Era domenica e non ti vedevo da tempo.
E’ stato bello incrociarti e rivederti e tu sempre pronto a sorridere …..
Non e’ possibile che oggi stanno parlando tutti di te , della tua tragica scomparsa, non ci credo ………
Mi devo arrendere e’ tutto vero…….
Ci mancherai
Triste ed assurdo e' dover parlare di un amico , di ragazzo , di un padre, che non c'e' piu.
ieri e' venuto a mancare a sua moglie ai suoi tre figli ai suoi fratelli a suo padre, agli amici , a Vietri, a me, un ragazzo davvero eccezionale.
non e' retorica ne ipocrisia la mia , non parlo bene di lui perche non c'e' piu .... Massimo era cosi.
in questi attimi mi tornano in mente tutti i ricordi del tempo passato insieme a lui ed in questi momenti di dolori penso che neanche nel morire esiste una "giustizia".
tutti noi fortunati che abbiamo un lavoro , la mattina usciamo , salutiamo nostra moglie, i nostri figli, perche chi e' sposato , salutiamo i nostri genitori , .. a volte persone che vanno a lavorare prestissimo non hanno neanche la fortuna di farlo.........ma nessuno pensa che non fara' ritorno a casa.
usciamo non per divertirci ma per la famiglia.........
dentro di me ho molta rabbia e dolore.......... tanti perche .........
Ciao Massimo sarai sempre presente nei nostri cuori.
il tuo amico Gianni ................................
"Ritornava una rondine al tetto:l'uccisero: cadde tra spini:ella aveva nel becco un insetto:la cena de' suoi rondinini.
Ora è là come in croce, che tendequel verme a quel cielo lontano;e il suo nido è nell'ombra, che attende,che pigola sempre più piano.
.......................................
4/08/2008
Il POST di...Arcangelo.
Con questo Post diamo inizio alla rubrica "un post in
Piazza"
Ringrazio Arcangelo per la sua tempestività e
collaborazione.
Le ideologie esistono eccome. Pensate a quando nel Parlamento bisognerà discutere di temi scottanti come l’aborto, le coppie di fatto, il finanziamento di interventi militari sparsi nel mondo e quant’altro. Ne vedremo delle belle. All’interno dei due grossi schieramenti inizieranno le schermaglie ed ognuno farà appello alla propria libertà di coscienza. Ma non sarebbe meglio dire alla propria ideologia? Ecco perché sono convinto che questi due partiti rappresentano solo e semplicemente dei grandi contenitori di voti utili sì ma soltanto per sconfiggere l’avversario politico non certo per affrontare le reali problematiche del Paese (in tal senso le ultime elezioni comunali rimangono emblematiche). Allora non sarebbe meglio ascoltare la nostra coscienza politica, il nostro credo e non cadere nel trappolone di una democrazia spicciola e fai da te?
Anche a Vietri si parla di Voto Utile. Ma Utile a chi? Probabilmente a chi sta già lavorando per crearsi un proprio spazio politico in vista delle prossime elezioni comunali. A chi vorrà strumentalizzare la disponibilità data a votare questo o quel partito. Anche qui dobbiamo fare appello alla nostra coscienza politica, alla nostra Idea di cosa possa essere più utile per il nostro piccolo paese.
E Tu di che ideologia sei?
Un POST in Piazza
Con la rubrica: Un POSt in Piazza vogliamo iniziare la pubblicazione di documenti inviati via e-mail dagli amici frequentatori questa nostra piazza.
Ci riserviamo pubbliare quelli che possono essere di interesse per una discussione.
Il Post avrà il nome o acronimo dell'amico che lo invia.Nessun documento anonimo sarà preso in considerazione.
Mensilmente premieremo il miglior post votato dagli amici frequentatori attraverso l'indagine riportata sul blog.
La rubrica sarà contradistinta sempre dallo stesso logo che vedete sopra.
Cordialmente
Vocidipiazza
La legge è legge.....
Finalmente arriviamo a quanto ho suggerito in un commento precedente. Rovesciamo la piramide!
E’ l’amministratore di turno a porre un quesito agli amici di piazza allo scopo di ricevere opinioni che ,immagino, possano meglio orientare le proprie azioni amministrative.
La domanda posta dall’amico Sciortino mi è sembrata alquanto inquietante:
Le regole vanno fatte rispettare alla virgola, regolamento alla mano e senza tenere conto di chi si ha difronte, oppure bisogna cercare, nei limiti del possibile, sempre una mediazione?
Al primo momento sembra retorico affermare che davanti al giudizio di qualsiasi legge, regolamento, statuto, ecc. che si propone di regolare la convivenza civile, tutti, in maniere indistinta, sono paritetici e senza differenze.
Cercare una mediazione mi fa pensare subito negativo. Sulle regole non si media, magari sono previste deroghe che possano affermare applicazioni differenti di una legge. Deroghe spesso utilizzate come excamotage per aggirare una determinata regole.(fatta le legge trovato il modo per eluderla).
Il termine mediazione e troppo vicino, specialmente in politica, a quello definito compromesso. Farei pertanto una netta distinzione tra i due termini.
La mediazione , grazie ad una parte neutra , il mediatore, tenta di trovare una soluzione ad una controversia accettabile per entrambi le parti. Non mi sembra quindi proponibile nel quesito posto da Sciortino,in quanto sono proprio le regole che devono eliminare ogni controversia tra i cittadini e mediare ogni conflitto sociale.
Il compromesso è la strategia preferita da tutti coloro che vogliono evitare conflitti. Se per esempio in campo politico (ricordiamo il famoso compromesso storico proposto da Berlinguer nel 1973 per raccogliere le forze che rappresentavano la maggioranza degli italiani) è spesso dolorosamente necessario per arrivare a proposte concrete e realizzabili, in campo esistenziale è spesso una sconfitta.
Anche in questo caso non credo si possa contrattare sulle regole, ma solo eluderle,e se questo avviene con il beneficio dei garanti( amministratori comunali, ecc) questo atto diventa reato.
Il senso della frase quindi, a mio avviso,non è compiuto, oppure dietro si cela dell’altro?
Come definireste amministratori comunali che requisiscono cartelle esattoriali evitando di pagare tributi a cittadini solo a scopo di consenso politico?Compromesso, truffa o mediazione? Capita a Vietri.
Come mai a Vietri e nelle frazioni per i problemi della viabilità ,ormai al collasso generale, non vengono applicate ,dalla polizia municipale, i più elementari codici della strada? Compromesso tra chi non è in grado di risolvere il problema ed imbonisce la gente evitando conflitti, multe in questo caso?
Come definireste lo scempio urbanistico pubblico e privato in atto da anni a Vietri? Mediazione, compromesso o istigazione alla illegalità ?(cosi fan tutti).
La legge è legge direbbe Totò.....
4/04/2008
La discussione: prima rivoluzione per Vietri.
Il mio obiettivo di generare un posto dove poter discute e dialogare, ovvero una piazza virtuale, sembra in questo caso riuscito . La presenza dei due nostri amministratori Sciortino e Shiavone ha senza dubbio consentito una discussione competente e qualificata e va a loro merito avere accettato questo contraddittorio. Speriamo che anche altri si uniranno per dare ufficialità alle discussioni.
Adesso che è fatta la piazza bisogna però imparare a discutere!
La discussione su Vietridifferente dimostra in modo inequivocabile come siamo lontani dal praticare questo nobile esercizio. La colpa è dovuta ad una assenza cronica di discussione politica a Vietri, ormai persa nei tempi,e la mancanza di una coscienza in tal senso (allenamento) si evince che manca o è del tutto assente.
I nostri amministratori sono venuti in piazza per discutere di politica, di problemi, non certo per essere messi alla gogna dai propri concittadini. Le domande con tono inquisitorio che spesso suonano come condanne senza processo, fanno parte di altri periodi e assomigliano al vecchio sistema comunista.
Il lungo elenco di problemi sollevato da libero cittadino mi ha ricordato i manifesti che il vecchio partito comunista affiggeva circa venti anni fa a Vietri con obiettivo diretto l’attacco alla democrazia cristiana.
Mi deve scusare l’amico, ma cosa serve ricercare chi ha costruito anni fa un angusto locale per il depuratore? Serve a trovare una soluzione al problema? Oppure è la solita ricerca di colpevolezze politiche e strumentali di chi non riconosce gli attuali schieramenti politici al potere locale? Oppure un attacco diretto agli amministratori in carica?
Se è vero che i frequentatori questa piazza ricercano uno sviluppo per Vietri, non è questo il modo costruttivo di interagire. Gli amministratori intervenuti sono di ultima generazione, magari avranno anche delle colpe, ma di certo non si possono addossare tutte quelle degli ultimi i trent’anni di malgoverno. Il loro essere in piazza non diventi una colpa , che invece sono di altri, molti ancora in sella, ma che non avranno mai il coraggio di esporsi al giudizio della gente. Questi sono vigliacchi,e vi sfido a fare domande a queste persone , magari chiamarle per nome e cognome e vediamo se hanno le p…di venire in piazza.
La discussione civile e mai premeditata eleva le persone che vi partecipano e favoriscono lo sviluppo di civiltà e soluzione dei problemi. Per Vietri serve questo primo passo, una vera rivoluzione di metodo e di sistema nell’ intendere la politica e la pratica amministrativa. Scusatemi, ma continuando a discutere in questo modo continueranno a vincere le lobby e logiche che hanno portato Vietri allo stato attuale, senza sviluppo ne idee .
4/02/2008
Data elezioni a rischio.
"Il Consiglio di Stato ha giudicato illegittima l'esclusione della lista della Democrazia Cristiana dalle prossime elezioni, cosi' come illegalmente deciso dal Ministero degli Interni". Questo e' quanto ha dichiarato questa sera Giuseppe Pizza. "Domani stesso - ha proseguito Pizza - presenteremo al Ministero degli Interni l'ordinanza del Consiglio di Stato per essere riammessi sulle schede da cui il glorioso simbolo dello Scudo Crociato-Libertas era stato proditoriamente escluso, sulla base solo di decisioni politiche di parte. Adesso, spetta al Governo ed al Ministro Amato rimetterci in condizione di svolgere la campagna elettorale, al pari di tutti gli altri partiti. Restiamo convinti - ha aggiunto Pizza - che molto non funzioni nel sistema politico-istituzionale. Ci auguriamo che la battaglia da noi condotta, in assoluta solitudine, per la difesa del Diritto e della Democrazia, faccia riflettere anche chi dovrebbe svolgere sempre una funzione di garanzia, onesta e leale. Mi riferisco, soprattutto, agli uomini delle istituzioni ed a quelli della comunicazione, dai quali eravamo gia' stati dati frettolosamente per usciti di scena. In questo momento - ha concluso Pizza - il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto in noi e nella legittimita' della nostra battaglia".