6/07/2008

Il Re Solo.




Prendendo spunto dal bilancio partecipato, elevato concetto di civismo e trasparenza amministrativa che non si addice alla storia passata e recente del nostro comune, ma che addirittura si riesce ad evocare per giustificare manovre e gestioni amministrative tutt'altro che “partecipate.
Lo spettacolo politico indecoroso che stiamo assistendo in questi giorni è la risultante di una politica autorferenziante e di casta, dove la popolazione non ha avuto mai alcun peso né riferimento, ma la grave colpa di aver lasciato totalmente la gestione nelle mani di pochi "eletti".
Nessuno amministratore si deve sentire escluso da queste gravi responsabilità. E' comodo dichiarasi di minoranza e denunciare adesso inadempienze di cui tutti, maggioranza ed opposizione si sono resi responsabili. Il giochetto non regge, tirasi fuori della mischia dopo averne fatto parte integrante è di un’irresponsabilità e qualunquismo politico insopportabile e irritante per tutta la cittadinanza.
Altro che addizionale irpef, il prezzo pagato dai Vietresi in questi anni è di gran lungo superiore ed inestimabile se si considera il degrado sociale in cui oggi ci troviamo.
Chiedere alla popolazione di metterci anche la firma conferma la scarsa considerazione che gli amministratori vietresi hanno nei confronti della gente seria ed onesta. Forse sono rimasti troppo tempo rinchiusi nel palazzo per rendersi conto che fuori il mondo è cambiato!!La gente ha bisogno di serenità, risposte concrete, di conoscere e partecipare, una democrazia partecipativa che i monarchi facciano bene a valutare, altrimenti il Re rimane solo.

2 commenti:

Arcangelo ha detto...

Leggendo il decreto ministeriale del 28 aprile 2008, ho potuto appurare, che il termine di trasmissione del certificato di bilancio di pevisione, è stato prorogato al 15 luglio 2008.
Considerato ciò, quindi, l'azione del governo locale di analizzare eventuali modifiche e/o suggerimenti attraverso una discussione partecipata, mi sembra puntuale.
Quello che non capisco è il contesto politico - economico entro il quale si è chiesto la partecipazione o meglio, la "condivisione" di un bilancio per grandi linee già predisposto e che poco o nulla potrà essere migliorato, corretto, modificato, attraverso una meticolosa e minuziosa opera partecipativa.
Pensiamo, ad esempio, alla crisi politica che ha investito in questi ultimi giorni la Giunta, ma anche le forti tensioni sociali derivanti dalle illusorie aspettative di molti giovani disoccupati(vedi i recenti bandi di concorso "Vietri Sviluppo"e per gli ausiliari).Tutto ciò non crea la giusta condizione per realizzare ed usufruire di uno degli strumenti più idonei di democrazia diretta, manca, quindi, quella necessaria ed indispensabile pace sociale nonché, patto politico.
D'altra parte, si può arrivare alla stesura di un bilancio partecipativo, solo dopo aver concluso un idoneo percorso pedagogico-formativo, da parte di tutti gli attori chiamati a deliberare: amministratori, cittadini, associazioni varie ecc., e a me pare che su questi punti ci siano delle forti carenze.
Arcangelo

FOCO ha detto...

Il re è solo. Ma lo è sempre stato dalla sua incoronazione, poiché posto su un trono che non era il suo. Poi i vari feudatari hanno iniziato a chiedere più terre e qualche Richelieu di turno ha ordito qualche congiura . Ora dimora nel suo palazzo, assalito da suoi stessi cavalieri ……….
Chi correrà in suo aiuto?????????