La nostra Piazza, come tutte quelle granata, oggi parla solo di calcio (e politica)e grida:
SALERNITANA IN SERIE B
Forse un giorno non ci sarà più alcuna differenza tra calcio e politica. Nel senso che i vari militanti e calciatori saranno ingaggiati dal miglior offerente, da questa o quella squadra di calcio, da questo o quel partito politico. Sì, ingaggio, proprio come per i calciatori potrebbe essere per i politici. Già nel gergo politico attuale esiste la terminologia mutuata dal mondo pallonaro, tipo "campagna acquisti"...
Così non dovremo meravigliarci più di sentire frasi del tipo: "ho firmato per tre anni con il PD" oppure " resto nel PDL fino alle Politiche". O ancora: "gioco il girone di andata nei PD ed il ritorno nel PDL." Non me ne vogliano questi partiti, sono stati presi soltanto come esempi. Tuttavia in alcuni casi, soprattutto nei piccoli comuni, il modo e la maniera con il quale si formano le liste, somiglia più a quello usato per fare le squadre del Fantacampionato di calcio a 8, che a qualcosa che abbia attinenza con la politica.
Ci sono liste i cui componenti vi entrano per motivazioni che non si avvicinano nemmeno lontanamente alla politica. Gente che non sa se è di destra o di sinistra, per semplificare. Ma sa se è dell'Inter o della Juve, come tifo s'intende. Così si assiste a candidati seppur di "riempimento" presi letteralmente dall'elenco del telefono...Ma torniamo ad immaginare l'ipotesi che un politico "professionista" proprio come un calciatore professionista, possa cambiare casacca a seconda del miglior offerente, della convenienza personale. Sapete che bello non dover giustificare operazioni di trasformismo politico con frasi del tipo : " ho fatto la scelta con coscienza e responsabilità per garantire la continuità politica e governabilità" o altre puttanate di questo genere.(mi ricorda l’affermazione di Marcello Civale su un commento ad un post).
Poi magari scopri che il tizio in questione ha un posto sicuro per il Parlamento, che rimanendo dov'era se lo scordava. Così potrebbe accadere tutto senza ipocrisie di sorta. Pensate al capitano della Lazio Oddo, che senza problemi ha detto di voler andare al Milan (dove è poi approdato a gennao scorso) perchè avrebbe guadagnato molto di più ed avrebbe giocato la Champions League. Così come uno che dalla piccola realtà che gli è consentita nel PD, dove al massimo può fare l'assessore in un comune, va nell'Italia dei Valori e diventa deputato. Dov'è l'ideologia in quel caso? E' sicuramente una questione di spazi o di ingaggi.
E' veramente come il calcio. Non dico che la realtà stia superando la fantasia, ma nemmeno si discosta di molto da essa. Nel calcio il grande giocatore della provinciale viene acquistato dalla grande squadra. Poi sempre nel calcio c'è il grande giocatore in declino che a furia di far panchina nella grande squadra va nella provinciale in cerca di un posto da titolare, per restare ancora nel "giro". Lì può ancora esprimersi, ancora segnare, ancora avere spazio. E pur di farlo è disposto a retrocedere di categoria. Non vi è mai capitato di vedere qualche politico fare o tentare la carriera del gambero? E se un panchinaro del PD o PDL andasse a giocare da titolare nel Partito dei Consumatori? O se un ex parlamentare si candidasse alla carica di consigliere provinciale? E proprio vero, non esistono quasi più le bandiere di una volta. Bergomi, Baresi, Antognoni, Riva e Totti. A proposito di quest'ultimo, e se questi non avesse dalla Roma i danari che aveva chiesto? Ci giocherebbe ancora? Pensate a quanti Totti della politica, che sono autentiche bandiere del partito. Orbene mi chiedo, sarebbero disposti a fare le bandiere dovendosi accomodare in panchina?
Così non dovremo meravigliarci più di sentire frasi del tipo: "ho firmato per tre anni con il PD" oppure " resto nel PDL fino alle Politiche". O ancora: "gioco il girone di andata nei PD ed il ritorno nel PDL." Non me ne vogliano questi partiti, sono stati presi soltanto come esempi. Tuttavia in alcuni casi, soprattutto nei piccoli comuni, il modo e la maniera con il quale si formano le liste, somiglia più a quello usato per fare le squadre del Fantacampionato di calcio a 8, che a qualcosa che abbia attinenza con la politica.
Ci sono liste i cui componenti vi entrano per motivazioni che non si avvicinano nemmeno lontanamente alla politica. Gente che non sa se è di destra o di sinistra, per semplificare. Ma sa se è dell'Inter o della Juve, come tifo s'intende. Così si assiste a candidati seppur di "riempimento" presi letteralmente dall'elenco del telefono...Ma torniamo ad immaginare l'ipotesi che un politico "professionista" proprio come un calciatore professionista, possa cambiare casacca a seconda del miglior offerente, della convenienza personale. Sapete che bello non dover giustificare operazioni di trasformismo politico con frasi del tipo : " ho fatto la scelta con coscienza e responsabilità per garantire la continuità politica e governabilità" o altre puttanate di questo genere.(mi ricorda l’affermazione di Marcello Civale su un commento ad un post).
Poi magari scopri che il tizio in questione ha un posto sicuro per il Parlamento, che rimanendo dov'era se lo scordava. Così potrebbe accadere tutto senza ipocrisie di sorta. Pensate al capitano della Lazio Oddo, che senza problemi ha detto di voler andare al Milan (dove è poi approdato a gennao scorso) perchè avrebbe guadagnato molto di più ed avrebbe giocato la Champions League. Così come uno che dalla piccola realtà che gli è consentita nel PD, dove al massimo può fare l'assessore in un comune, va nell'Italia dei Valori e diventa deputato. Dov'è l'ideologia in quel caso? E' sicuramente una questione di spazi o di ingaggi.
E' veramente come il calcio. Non dico che la realtà stia superando la fantasia, ma nemmeno si discosta di molto da essa. Nel calcio il grande giocatore della provinciale viene acquistato dalla grande squadra. Poi sempre nel calcio c'è il grande giocatore in declino che a furia di far panchina nella grande squadra va nella provinciale in cerca di un posto da titolare, per restare ancora nel "giro". Lì può ancora esprimersi, ancora segnare, ancora avere spazio. E pur di farlo è disposto a retrocedere di categoria. Non vi è mai capitato di vedere qualche politico fare o tentare la carriera del gambero? E se un panchinaro del PD o PDL andasse a giocare da titolare nel Partito dei Consumatori? O se un ex parlamentare si candidasse alla carica di consigliere provinciale? E proprio vero, non esistono quasi più le bandiere di una volta. Bergomi, Baresi, Antognoni, Riva e Totti. A proposito di quest'ultimo, e se questi non avesse dalla Roma i danari che aveva chiesto? Ci giocherebbe ancora? Pensate a quanti Totti della politica, che sono autentiche bandiere del partito. Orbene mi chiedo, sarebbero disposti a fare le bandiere dovendosi accomodare in panchina?
3 commenti:
Salvato' te lo puoi scordare, il paragone col calcio è azzeccato, ma hai sbagliato a fare gli esempi, avresti dovuto usare nomi che più si avvicinano alla politica,Moggi...Giraudo...Casarin...la GEA..sarebbero stati esempi che rendevano di più l'idea...
Forza Salernitana.
(S)
continuo a considerare il calcio come uno sport ed infatti da quando non e' piu uno sport non mi interessa piu.
non sono sicuro che il paragone col mondo del calcio sia un paragone valido, pero sono certo che i "pagnottisti" in politica esistono e come.
ci sono e sono sicuro che continueranno ad esserci.
vedi nel nostro piccolo comune di vietri , manca un anno al fischio di inizio e gia e' iniziata la campagna acquisti.
siamo al punto delle iscrizioni con tantissime squadre pronte ad iscriversi.
questo campionato e' formato da squadre con nomi e simboli nuovi ma con giocatore che avrebbero dovuto appendere le scarpette da un po di tempo.
novita' di questo campionato forse sono due squadre che non erano iscritte al passoto, il nuovo o tanto vecchio scudocrociato ed il ritorno del crisantemo, ancora in campagna acquisti il pd ed il pdl , non si puo escludere che la nuova campagna acquisti cosi folta di capitani per queste ultime due squadre non dia vita ad altre squadrette con ambizioni di volare in alto e classificarsi almeno per la champion. (almeno un consigliere sarebbe l'ideale)
ops....cavolo avevo detto che non vi era poi tanto paragone tra l'ex sport del calcio e la politica.....
di mauro giovanni
Come hai ragione, caro Gianni, peccato che i direttori sportvi ed i general manager, nella campagna acquisti, cercano sempre di accaparrarsi i giocatori pronti a svogere il compito assegnatogli nel modulo del "catenaccio" e lo facciano senza sbavature come bravi scolaretti.
E allora la politica è un poco indietro rispetto al calcio dove ora si ricomincia a vedere qualche fantasista che a volte con un bel goal rende più digeribile la sconfitta della squadra, spero proprio che altri come me non cadano nella "trappola" di questo tipo di ideologia di gioco, dove è il sistema che rovina i giocatori e non viceversa...
Io non ho avuto ancora nessuna proposta, neanche tra le fila di quello che dovrebbe essere il mio partito. Ma detto tra noi, all'epoca, considerato che l'unica causa che ho abbracciato era ed è il mio paese, avrei fatto anche il patto col diavolo...
Cordialmente, Carlo.
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