Il Post di Gianni come il minuto di raccoglimento prima di una partita di calcio. Ci si raccoglie tutti per un attimo a ricordare qualche personaggio dello sport scomparso,oppure, come sta’ capitando di recente, commemorare innocenti tifosi che trovano la morte lungo la strada che li conduce allo stadio.
Un minuto di riflessione, che se senti veramente, sembra non finire mai. Il silenzio assordante dello stadio è un contrastante scenario di quello che tra un attimo sarà con la ripresa della contesa sportiva.
La nostra piazza con il silenzio di questo giorno ha espresso il suo cordoglio all’amico e concittadino Massimo tragicamente scomparso.
Adesso, come l’arbitro, fischio la ripresa! La ripresa della vita, quella di sempre, con la sue bellezze e le tante contraddizioni. La vita che corre veloce e che stentiamo a strale dietro. Si avverte la mancanza di qualcosa che scandisca il tempo. Una volta erano le stagioni, oggi non sono più sincronizzate tra di loro ed abbiamo perso un importante riferimento temporale. Natale vissuto con caldo tropicale e poi subito carnevale, Pasqua e altre festività osannate solo dal consumismo sfrenato, ci travolgono in un’onda, ci rende inconsapevoli e quasi degli automi,; ecco che l’estate è già arrivata, le ferie, sempre brevi e sempre più costose da limitarne l’uso, la ripresa e l’anno e volato in tutta la sua velocità. Sembra quasi che appena ieri mi avevano dato gli auguri del nuovo anno, che mi ritrovo(con le magliette a mezze maniche) che si addobbano per il nuovo natale. Con il tempo ci trasciniamo con noi inquietudini, incertezze, paure per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Il tempo, quello che scandiva la vita dei nostri i padri o nonni, la serenità della vita, di vivere la famiglia, spesso con pochi soldi ma tanta gioia di vivere e di guardare al futuro, l’onesta e la sincerità, la solidarietà nel bisogno, tutto iscritto alla nostra storia di cui si conservano poche tracce.
Oggi nessun collegamento tra persone e cose, ne avremmo tanto bisogno, più di prima per mettere ordine in questa caotica esistenza. Si assiste ad uno spettacolo impazzito, come le cellule in un processo cancerogeno,dove nessuna scienza riesce ancora a riportarle al loro stato normale.
L’ultimo controllo possibile prima di una metastasi devastante è quella di diffondere una vera coscienza civile in grado di attivare quei meccanismi di immunità sociale, vera e propria difesa naturale per il nostro vivere la vita. Una rivoluzione che parte dalla politica, alla economia, alla cultura, al lavoro, un ritorno ad essere “ quelli del paese”, Italia, Vietri è lo stesso, ritornare alle radici di sempre,un profondo revisionismo sociale, che le nuove povertà richiamano drammaticamente, e che forse possono favorire(la solidarietà del bisogno!!) il ritorno a quella convivenza civile , a quella solidarietà e valori che tanto abbiamo bisogno per risalire la china.
Ritorniamo a dare centralità a valori che questa “VITA DI CORSA” ha bruciato, posto al limite del vivere civile, che ha emarginato troppo in fretta, ma senza sostituire altri modelli compatibili.. Penso alla scuola, come alla famiglia, la chiesa, la associazioni laiche, ecc, riferimenti importanti per ricondurci su un filo conduttore comune.
Senza riferimenti , senza vere mete e motivazioni non si può andare avanti, nascono insoddisfazioni, frustrazioni, qualunquismo,egoismi, arrivismo, e quanto altro di più oggi si osserva nella nostra società e che mi fa gridare in questa piazza tutta la voglia di cambiare.
Siamo ancora i tempo, Vocidipiazza rappresenta solo uno strumento di difesa al “niente che avanza” qual niente che a da anni viene sostenuto ed alimentato a Vietri da quanti, in questa metastasi della mediocrità ed abbandono sociale, trovano le uniche condizioni per il loro successo e il loro interesse tutto personale.
Tanti amici mi riferiscono di seguire la piazza ma non avere ancora interagito. Bene, sono contento.
Traduco questo essere titubanti, timorosi, attendisti, con un solo termine: RISPETTO.
In una piazza dove si parla e si discute senza riserve e senza fronzoli ma nel rispetto delle regole civili, di primo impatto incute rispetto. Rispetto per le persone, per amici(se dichiarati), per le idee, per il coraggio di scrivere (molto diverso dal parlare!!), di confrontarsi,di mettersi in discussione, di attirare critiche ed ingiurie. Il Rispetto, altro valore da ripristinare nella rivoluzione culturale vietrese.
La nostra piazza con il silenzio di questo giorno ha espresso il suo cordoglio all’amico e concittadino Massimo tragicamente scomparso.
Adesso, come l’arbitro, fischio la ripresa! La ripresa della vita, quella di sempre, con la sue bellezze e le tante contraddizioni. La vita che corre veloce e che stentiamo a strale dietro. Si avverte la mancanza di qualcosa che scandisca il tempo. Una volta erano le stagioni, oggi non sono più sincronizzate tra di loro ed abbiamo perso un importante riferimento temporale. Natale vissuto con caldo tropicale e poi subito carnevale, Pasqua e altre festività osannate solo dal consumismo sfrenato, ci travolgono in un’onda, ci rende inconsapevoli e quasi degli automi,; ecco che l’estate è già arrivata, le ferie, sempre brevi e sempre più costose da limitarne l’uso, la ripresa e l’anno e volato in tutta la sua velocità. Sembra quasi che appena ieri mi avevano dato gli auguri del nuovo anno, che mi ritrovo(con le magliette a mezze maniche) che si addobbano per il nuovo natale. Con il tempo ci trasciniamo con noi inquietudini, incertezze, paure per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Il tempo, quello che scandiva la vita dei nostri i padri o nonni, la serenità della vita, di vivere la famiglia, spesso con pochi soldi ma tanta gioia di vivere e di guardare al futuro, l’onesta e la sincerità, la solidarietà nel bisogno, tutto iscritto alla nostra storia di cui si conservano poche tracce.
Oggi nessun collegamento tra persone e cose, ne avremmo tanto bisogno, più di prima per mettere ordine in questa caotica esistenza. Si assiste ad uno spettacolo impazzito, come le cellule in un processo cancerogeno,dove nessuna scienza riesce ancora a riportarle al loro stato normale.
L’ultimo controllo possibile prima di una metastasi devastante è quella di diffondere una vera coscienza civile in grado di attivare quei meccanismi di immunità sociale, vera e propria difesa naturale per il nostro vivere la vita. Una rivoluzione che parte dalla politica, alla economia, alla cultura, al lavoro, un ritorno ad essere “ quelli del paese”, Italia, Vietri è lo stesso, ritornare alle radici di sempre,un profondo revisionismo sociale, che le nuove povertà richiamano drammaticamente, e che forse possono favorire(la solidarietà del bisogno!!) il ritorno a quella convivenza civile , a quella solidarietà e valori che tanto abbiamo bisogno per risalire la china.
Ritorniamo a dare centralità a valori che questa “VITA DI CORSA” ha bruciato, posto al limite del vivere civile, che ha emarginato troppo in fretta, ma senza sostituire altri modelli compatibili.. Penso alla scuola, come alla famiglia, la chiesa, la associazioni laiche, ecc, riferimenti importanti per ricondurci su un filo conduttore comune.
Senza riferimenti , senza vere mete e motivazioni non si può andare avanti, nascono insoddisfazioni, frustrazioni, qualunquismo,egoismi, arrivismo, e quanto altro di più oggi si osserva nella nostra società e che mi fa gridare in questa piazza tutta la voglia di cambiare.
Siamo ancora i tempo, Vocidipiazza rappresenta solo uno strumento di difesa al “niente che avanza” qual niente che a da anni viene sostenuto ed alimentato a Vietri da quanti, in questa metastasi della mediocrità ed abbandono sociale, trovano le uniche condizioni per il loro successo e il loro interesse tutto personale.
Tanti amici mi riferiscono di seguire la piazza ma non avere ancora interagito. Bene, sono contento.
Traduco questo essere titubanti, timorosi, attendisti, con un solo termine: RISPETTO.
In una piazza dove si parla e si discute senza riserve e senza fronzoli ma nel rispetto delle regole civili, di primo impatto incute rispetto. Rispetto per le persone, per amici(se dichiarati), per le idee, per il coraggio di scrivere (molto diverso dal parlare!!), di confrontarsi,di mettersi in discussione, di attirare critiche ed ingiurie. Il Rispetto, altro valore da ripristinare nella rivoluzione culturale vietrese.
1 commento:
e' arrivato forse il momento di dimostrare che le cose possono cambiare
da quando ho saputo della tragedia che e' capitato al mio amico Massimo sto passando tantissimo tempo a pensare .. pensare .pensare...
ho letto il post la vita di corsa e ho visto che i miei pensieri le mie paure sono condivise .....
avevo quasi timore di manifestare il mio contro la corsa inutile della nostra vita.....
oramai non c'e' piu tempo per i veri valori della nostra esistenza....
e' anche vero che e' la situazione economica che ci costringe purtroppo a correre.....
proviamo a " fermaci" ognitanto......
iniziamo a fermarci dimostrando la nostra solideratieta nei confronti di chi in questo momento e' in difficolta, colgo al volo la bella iniziativa che stanno facendo per la famiglia di Massimo, invito tutti a partecipare, io partecipero.........( leggere il commento al precedente post)
ma non mi fermero qui, non possiamo fermarci qui.....
solidarieta' e' una delle tantissime cose che la vita di corsa ci toglie........
pensiamo oramai a noi stessi, ai nostri vizi , al nostro cercare di piu, siamo davvero tantissime cellule impazzite.....
Ricordo un film per bambini , in cui un personaggio doveva salvare una principessa dal nulla che avanzava, ma non con le armi , non con la forza, si rese conto che poteva salvare la principessa fantasia solo con la sua gioia di vivere, solo con il suo pensare al domani , solo con il suo amare il prossimo .......
pensando che non si possa cambiare il futuro, pensando che nessuno di noi possa partecipare al cambiamento significa accettare il nulla del domani, accettare ma sopratutto non fare nulla per evitare che cio avvenga.
anche fermarsi un attimo e pensare che un familiare forse non ci sta chiedendo qualcosa per il fatto che sappia che non si ha tempo e' gia un cambiamento.
molto spesso capita questo. si sa a volte di una amico quando e' gia in difficolta e si chiede , ma non potevi dirmelo magari.. e lui , non te l'ho chiesto perche ............ perche oramai e' una corsa.......
manca dialogo, solidarieta', punti di incontro, e di riferimento, ideali , ci mancano gli esempi da seguire e da inseguire. ....quelli che ci mostra la televisione , la pubblicita'.... sono falsi.......
siamo oramai diventati piccoli nuclei egoisti e che cercano sempre il piu' e che seguono ideali e stili di vita sbagliati che ci inculcano...... .
una volta non era cosi......
vorrei tanto che le persone come hai detto partecipano al blog senza mai scrivere che iniziassero a scrivere anche un solo ciao io sono qui........
sarebbe un bel punto di partenza sia per loro che per noi ....
dialogare e' fondamentale... anzi oggi e grazie anche a voi voglio liberarmi del nome di libero cittadino per ritornare ad essere me stesso anche firmandomi e dando cosi l'esempio che davvero in questa piazza ci sono principi che vanno al di la della "vita che corre"......
di mauro giovanni
(libero cittadino)
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