“ in tempi di menzogna universale, dire la verità diventa un atto rivoluzionario”(G.Orwell).
Sobria e silenziosa l’estate dei Vietresi in perfetto stile con l’attuale amministrazione comunale.
Sembra ci sia stata un’estate particolarmente ricca di presenza turistica, contro ogni tendenza nazionale, senza peraltro una specifica ragione se non quella della casualità, non essendoci state attività ed iniziative che invogliassero a preferire il nostro paese.
Anzi, rimangono ancora irrisolti i grandi interventi che possono dare una svolta turistica al nostro territorio. Mi riferisco al porticciolo turistico, la famosa darsena da decenni nei programmi d’ogni amministrazione, mentre rimane ancora incompleto il progetto del lungomare di Marina, ad oggi solo una colossale colata di cemento in piena costa che ha abbrutito la forma del litorale, ma non la sostanza. Il partito degli ambientalisti compiacente, non contento, ha insignito il comune di petali, vele e stelle, ostentato premio in piena estate, solo forma di un’effimera simbologia politica.
Le presenze però si sono registrate, magari conteggiando anche quelle che i barconi traghettano con viaggi “coast to coast “ alla ricerca di spiaggette e scogli liberi, ad oggi l’unico scalo marittimo attivo rimasto a Vietri.
Prendiamo spunti dai paesi costieri a noi vicini che stanno investendo e sfruttando ogni opportunità per sviluppare l’industria del turismo, relegando Vietri a porta “di servizio” della meravigliosa costiera amalfitana.
Quel turismo che richiede servizi, strutture di ricezione, spirito imprenditoriale, programmazione. Quello che genera economia, che traini il nostro artigianato quale unica ed importante risorsa locale, che stimolano i giovani all’imprenditoria per un lavoro duraturo, che in definitiva abbia una ricaduta su tutta la popolazione residente e non solamente privilegio d’albergatori ed operatori commerciali. Il turismo come economia per avere una scuola degna di tale nome, servizi sociali efficienti, i minore pressione fiscale,che favorisca lo spirito civico dei cittadini(fiducia nelle istituzioni, legalità, rispetto per tutto quello e collettivo).
Tutto questo è il turismo, un volano che se gira giusto cambia le attese di vita, una sfida necessaria per il futuro di Vietri e della sua economia, un turismo da inventare pena miseria ed indigenza sociale.
Registriamo la nullità della nostra proposta turistica ma ci fregiamo di quella di personaggi famosi che in anonimato transitano in qualche nostro albergo, solo “un passaggio” per raggiungere mete a noi vicine e l’altrui progetto turistico-economico.
Per noi vietresi l'estate di sempre, che solo un grave fatto di cronaca ha smosso dal solito torpore, alle prese con i tanti disagi, aumentati se si attiene al traffico, alla viabilità in genere, alla scarsa pulizia delle strade e vicoli, al costo della vita.
Merito elusivo dei cittadini di Vietri che attraverso circoli, comitati, parrocchie ed associazioni varie hanno cercato di animare le nostre serate in questa lunga e calda estate. Feste, canti, e grigliate varie hanno così ravvivato i nostri vicoli, piazzette, borghi e quartieri, concedendo almeno qualche momento di divertimento e spensieratezza. In questi casi non si entra nel merito della qualità e stesura organizzativa, come nel discutibile richiamo a tradizioni e cultura locale, spesso reinvenzione globalizzata di quelle originali.
Basta solo un plauso a questi giovani ed il merito per la loro capacità di finanziarsi così le proprie attività sociali, un esempio di vivacità ed idee che sarebbe bene attingere per lo sviluppo della nostra comunità.
In tutto questo la nostra amministrazione comunale si è limitata al ruolo d’impresario, d’intermediario artistico, dirottando di qua e di la, spettacoli dozzinali concessi da enti sovracomunali (provincia, regione, agenzie per il turismo vari) addirittura vanto dei vari amministratori, che hanno calcato la scena come veline ed ostentato tanto impegno e dedizione al paese.
Sembra ci sia stata un’estate particolarmente ricca di presenza turistica, contro ogni tendenza nazionale, senza peraltro una specifica ragione se non quella della casualità, non essendoci state attività ed iniziative che invogliassero a preferire il nostro paese.
Anzi, rimangono ancora irrisolti i grandi interventi che possono dare una svolta turistica al nostro territorio. Mi riferisco al porticciolo turistico, la famosa darsena da decenni nei programmi d’ogni amministrazione, mentre rimane ancora incompleto il progetto del lungomare di Marina, ad oggi solo una colossale colata di cemento in piena costa che ha abbrutito la forma del litorale, ma non la sostanza. Il partito degli ambientalisti compiacente, non contento, ha insignito il comune di petali, vele e stelle, ostentato premio in piena estate, solo forma di un’effimera simbologia politica.
Le presenze però si sono registrate, magari conteggiando anche quelle che i barconi traghettano con viaggi “coast to coast “ alla ricerca di spiaggette e scogli liberi, ad oggi l’unico scalo marittimo attivo rimasto a Vietri.
Prendiamo spunti dai paesi costieri a noi vicini che stanno investendo e sfruttando ogni opportunità per sviluppare l’industria del turismo, relegando Vietri a porta “di servizio” della meravigliosa costiera amalfitana.
Quel turismo che richiede servizi, strutture di ricezione, spirito imprenditoriale, programmazione. Quello che genera economia, che traini il nostro artigianato quale unica ed importante risorsa locale, che stimolano i giovani all’imprenditoria per un lavoro duraturo, che in definitiva abbia una ricaduta su tutta la popolazione residente e non solamente privilegio d’albergatori ed operatori commerciali. Il turismo come economia per avere una scuola degna di tale nome, servizi sociali efficienti, i minore pressione fiscale,che favorisca lo spirito civico dei cittadini(fiducia nelle istituzioni, legalità, rispetto per tutto quello e collettivo).
Tutto questo è il turismo, un volano che se gira giusto cambia le attese di vita, una sfida necessaria per il futuro di Vietri e della sua economia, un turismo da inventare pena miseria ed indigenza sociale.
Registriamo la nullità della nostra proposta turistica ma ci fregiamo di quella di personaggi famosi che in anonimato transitano in qualche nostro albergo, solo “un passaggio” per raggiungere mete a noi vicine e l’altrui progetto turistico-economico.
Per noi vietresi l'estate di sempre, che solo un grave fatto di cronaca ha smosso dal solito torpore, alle prese con i tanti disagi, aumentati se si attiene al traffico, alla viabilità in genere, alla scarsa pulizia delle strade e vicoli, al costo della vita.
Merito elusivo dei cittadini di Vietri che attraverso circoli, comitati, parrocchie ed associazioni varie hanno cercato di animare le nostre serate in questa lunga e calda estate. Feste, canti, e grigliate varie hanno così ravvivato i nostri vicoli, piazzette, borghi e quartieri, concedendo almeno qualche momento di divertimento e spensieratezza. In questi casi non si entra nel merito della qualità e stesura organizzativa, come nel discutibile richiamo a tradizioni e cultura locale, spesso reinvenzione globalizzata di quelle originali.
Basta solo un plauso a questi giovani ed il merito per la loro capacità di finanziarsi così le proprie attività sociali, un esempio di vivacità ed idee che sarebbe bene attingere per lo sviluppo della nostra comunità.
In tutto questo la nostra amministrazione comunale si è limitata al ruolo d’impresario, d’intermediario artistico, dirottando di qua e di la, spettacoli dozzinali concessi da enti sovracomunali (provincia, regione, agenzie per il turismo vari) addirittura vanto dei vari amministratori, che hanno calcato la scena come veline ed ostentato tanto impegno e dedizione al paese.
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