La festa di fuochi pirotecnici che i cittadini di Cetara ogni anno offrono come spettacolo per tutti noi, quest'anno mi ha incuriosito uno in particolare. Il mortaio ha lanciato in area tante luci colorate che invece di dissolversi rapidamente e cadere nel mare, diventavano tanti piccoli paracadute che accompagnavano queste luci lentamente in caduta.
Il botto al consiglio comunale di oggi, annunciato come quello del mortaio, purtroppo non ha paracadute che ne attutisca la caduta verticale di stile e mancanza di senso dell’istituzione dei nostri amministratori.
Il Sindaco che non si presenta in consiglio comunale, cosi come i principali artefici di questa indecifrabile amministrazione, lasciando un messaggio di poche righe in cui annuncia le dimissioni dal suo incarico. Che io ricordi, non è mai successa una cosa simile a Vietri, un altro primato negativo che si aggiunge a questo corso politico inconcludente, rissoso che ha smarrito il senso e la misura del proprio mandato civico.
Il Sindaco ha rifiutato la sede istituzionale e legittima per dibattere questa scelta politica di rilevante gravità con tutte le forze politiche, limitandosi a convocare i cittadini in un comizio pubblico, dove presumibilmente troverà mille rivoli per giustificare il suo fallimentare mandato senza alcuna possibilità di un vero contradditorio politico.
Che i cittadini diano un segnale di civismo ed evitino di andare a questo penosa quanto inutile messa in scena. Boicottare questa ennesimo atto di presunzione e richiedere che lo stesso avvenga nella sua sede naturale, l'aula consiliare del comune.
Sentirsi insostituibili è una debolezza umana che con il passare degli anni confonde molti uomini.
Si tenta di allungare inevitabilmente l'esistenza (politica) e negare la sua età.
Adesso il vaso è colmo è giunto il momento che questa gerontocrazia Vietrese, in carica da un trentennio e passa sia mandata in esilio.
Hanno la grave colpa di avere rimosso e allontanato chiunque tentasse un'avventura di responsabilizzazione civica, distruggendo una società che, come figlia di genitori morbosamente protettivi, non si è sviluppata ed ha ritardato il suo confronto con la realtà, al pari di un adulto privo di adolescenza.
Spero che quest’ultima spallata possa servire a svegliare le nuove generazioni, spiegare a tutti che è giunto il momento di rimuovere il tappo che blocca Vietri, il suo sviluppo, il futuro dei giovani.
Bisogna eradicare questa classe dirigente in fretta, non vi è altro tempo, serve il contributo sano di tutta la comunità civile Vietrese. Una necessità vitale per il nostro futuro civile e democratico che deve partire da tutti.
Se tu non sari il primo a farlo, non pretendere che siano gli altri a farlo per te. Non potrai chiedere agli altri un impegno che per te non vale. Perciò serve un gesto, uno strappo, forse una rinuncia.
I paesi che emergono anticipano i cambiamenti anche a costo di sbagliare, mettendo alla prova nuovi talenti. A Vietri siamo in forte ritardo, ma si può recuperare, basta volerlo. Forse così, senza stupore, un giorno avremo un governo guidato da un quarantenne come Stati Uniti, Gran Bretagna o Spagna. Un quarantenne con vent'anni di responsabilità avanti a sè.
Chi di noi , quindi, coerentemente a quanto chiede ricambio e competitività è disposto a sottoscrivere questo manifesto di ricambio della politica? Aspetto un vostro commento.
Il botto al consiglio comunale di oggi, annunciato come quello del mortaio, purtroppo non ha paracadute che ne attutisca la caduta verticale di stile e mancanza di senso dell’istituzione dei nostri amministratori.
Il Sindaco che non si presenta in consiglio comunale, cosi come i principali artefici di questa indecifrabile amministrazione, lasciando un messaggio di poche righe in cui annuncia le dimissioni dal suo incarico. Che io ricordi, non è mai successa una cosa simile a Vietri, un altro primato negativo che si aggiunge a questo corso politico inconcludente, rissoso che ha smarrito il senso e la misura del proprio mandato civico.
Il Sindaco ha rifiutato la sede istituzionale e legittima per dibattere questa scelta politica di rilevante gravità con tutte le forze politiche, limitandosi a convocare i cittadini in un comizio pubblico, dove presumibilmente troverà mille rivoli per giustificare il suo fallimentare mandato senza alcuna possibilità di un vero contradditorio politico.
Che i cittadini diano un segnale di civismo ed evitino di andare a questo penosa quanto inutile messa in scena. Boicottare questa ennesimo atto di presunzione e richiedere che lo stesso avvenga nella sua sede naturale, l'aula consiliare del comune.
Sentirsi insostituibili è una debolezza umana che con il passare degli anni confonde molti uomini.
Si tenta di allungare inevitabilmente l'esistenza (politica) e negare la sua età.
Adesso il vaso è colmo è giunto il momento che questa gerontocrazia Vietrese, in carica da un trentennio e passa sia mandata in esilio.
Hanno la grave colpa di avere rimosso e allontanato chiunque tentasse un'avventura di responsabilizzazione civica, distruggendo una società che, come figlia di genitori morbosamente protettivi, non si è sviluppata ed ha ritardato il suo confronto con la realtà, al pari di un adulto privo di adolescenza.
Spero che quest’ultima spallata possa servire a svegliare le nuove generazioni, spiegare a tutti che è giunto il momento di rimuovere il tappo che blocca Vietri, il suo sviluppo, il futuro dei giovani.
Bisogna eradicare questa classe dirigente in fretta, non vi è altro tempo, serve il contributo sano di tutta la comunità civile Vietrese. Una necessità vitale per il nostro futuro civile e democratico che deve partire da tutti.
Se tu non sari il primo a farlo, non pretendere che siano gli altri a farlo per te. Non potrai chiedere agli altri un impegno che per te non vale. Perciò serve un gesto, uno strappo, forse una rinuncia.
I paesi che emergono anticipano i cambiamenti anche a costo di sbagliare, mettendo alla prova nuovi talenti. A Vietri siamo in forte ritardo, ma si può recuperare, basta volerlo. Forse così, senza stupore, un giorno avremo un governo guidato da un quarantenne come Stati Uniti, Gran Bretagna o Spagna. Un quarantenne con vent'anni di responsabilità avanti a sè.
Chi di noi , quindi, coerentemente a quanto chiede ricambio e competitività è disposto a sottoscrivere questo manifesto di ricambio della politica? Aspetto un vostro commento.
4 commenti:
Il primo passo per operare il rinnovamento della classe politica vietrese è abbandondare in massa il Partito Democratico, covo di opportunisti e arrivisti dell'ultima ora (dal momento che sono saltati sul "carro del vincitore" sbagliato, considerato il recente fallimento elettorale di questo fantomatico partito di massa che di sinistra non ha più niente)! La politica si è trasformata in pettegolezzo e in accordi di potere, se non proprio in un modo per crearsi velocemente una posizione economica e sociale. Risolvere i problemi della gente è l'ultimo dei pensieri di questi pseudo-politici. Prima vengono i propri interessi personali e di classe (guarda caso sempre la classe più forte dal punto di vista sociale ed economico), poi, se Dio vuole, si pensa al bene della collettività.
A questo stato di cose si può contrapporre solo la buona volontà dei singoli cittadini che non hanno rinunciato alla propria dignità e alla propria onestà. Si prevede già la presentazione di non so quante liste civiche alle prossime elezioni. Ma c'è da scommettere che ci sia già qualcuno che domani si 'venderà' il suo pacchetto di voto per il classico 'piatto di lenticchie'!
L'unica risposta possibile è impegnarsi affinché si rafforzino tutti gli strumenti tipici della democrazia diretta (bilancio davvero partecipato e non solo "comunicato", petizioni, referendum, proposte di leggi d'iniziativa popolare, comitati di quartiere, di rione o di frazione, con regole chiare per la partecipazione e l'adozione di deliberati vincolanti per il Consiglio Comunale). La "democrazia diretta" è
l'unico mezzo che ha il proletariato per costituirsi in classe dominante e spezzare la soggezione cui lo condanna il capitalismo. E' anche l'unico modo, per la piccola borghesia ed il ceto medio, in via di sparizione sotto i colpi della globalizzazione capitalistica, per ritrovare un ruolo sociale ed una funzione progressiva. In mancanza di questa volontà di cambiamento sociale e politico, rassegniamoci a consegnare il Sud nelle mani della destra populista, fascista e razzista della Lega Nord e di Berlusconi! Firmato: Un anarco-comunista-ambientalista vietrese non pentito e in prima fila contro i bastardi di turno.
in prima fila contro il bastardo di turno non significa criticare l'operato di chi democraticamente e' stato eletto,
in prima fila significa esporre le proprie idee pubblicamente, dialogare e confrontarsi ottenendo il maggior consenso politico possibile allora si che si e' in prima fila.........
esporre concetti che criticano e a parer mio offendono perche generalizzi e non sei diretto a chi probabilmente merita non significa stare in prima fila....
chi definisci fascista razzista e populista anche con mio dispiacere ha avuto il consenso dei cittadini italiani ed eletti democraticamente.......
ora chi la pensa in modo diverso da loro sono pregati di fare una ottima e delicata opposizione politica , cercando e dimostrando di meritare il consenso del popolo italiano alla prima occasione utile ......
per il resto leggo nel tuo commento solo ed esclusuvamente utopia pura.......
anche il tuo modo di firmare il commento e' strano, sei anarchico o comunista?
se sei comunista dovresti riconoscere il ruolo almeno di un governo centrale o di un partito che governi. l'anarchia preclude qualsiasi forma di governo.
vedi a vietri almeno per quello che riesco a percepire ci sono moltissime persone che stanno cercando di cambiare i vecchi modi di fare politica e queste persone sono presente in diverse aree politiche,..... sicuramente non saranno i bastardi di turno di domani cercali, dialoga con loro e confrontati.
Sono un cittadino di raito,ormai il comune ci ha abbandonati del tutto, (come raito anche altre frazioni vivono nell'abbandono ). I problemi sono tanti ,risolverli con i politici che ci ritroviamo e' impossibile; vi accenno alcuni pr oblemi del mio paese: 1°) viabilita' passeggiare per il paese e' impossibile ,semafori mal funzionanti che spesso creano ingorghi,parcheggi selvaggi che impediscono l'accesso a quel piccolo marciapiede esiste,veri parcheggi insufficienti . 2°)spazzatura sono due mesi che sento parlare di raccolta differenziata sono stati distribuiti anche i sacchetti colorati ma non riesce a decollare. quando ero bambino (circa 25 anni fa ) la mattina andando a scuola incontravo lo spazzino, dopo 25 anni lo spazzino e' scomparso ,siamo diventati noi spazzini che con tanta buona volonta rende il propio vicolo abitabile ,la strada principale ci pensa "CARLINO"che con tanta buona volonta dopo aver fatto la sua giornata di lavoro cerca di rendere guardabile il centro del paese (senza essere retribuito da nessuno).SIAMO GRANDI ORMAI BABBO NATALE NON ESISTE, RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE E CERCHIAMO DI RIALZARE IL NOSTRO PAESE.
andate a casa, gianella e tomy boy
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